Descrizione
C’era una volta un Orso che un giorno, era un martedì, si rintanò in una caverna nel bosco per il suo lungo sonno invernale. Ma quando a primavera riaprì gli occhi… niente più alberi, niente più erba, niente più fiori – tutto attorno c’erano solo capannoni, macchinari, ciminiere e un grande recinto, quello di un’immensa fabbrica tirata su alacremente nel corso del suo letargo.
Ha inizio così una lunga trafila che porterà l’Orso, scambiato per un operaio scansafatiche, a scontrarsi col Caporeparto e poi «a rapporto» dai vari superiori, fino al presidente della fabbrica – lui sempre a ripetere che è un orso, e tutti gli altri a insistere furibondi che è solo «un babbeo col cappotto di pelliccia e la barba da tagliare» in cerca di scuse per sottrarsi alla catena di montaggio.
Una brillante fiaba moderna che reca intatta nel tempo la capacità di parlare a piccoli e grandi, poiché a misura dei loro sguardi sa farsi burla esilarante, inno alla libertà, celebrazione degli istinti, parodia dell’ottusità, elegia della natura… e via leggendo.
Una storia che sa mescolare una vena comica e malinconica, sulle orme del Chaplin di 'Tempi moderni', a quella demenziale dei migliori cartoni animati d’annata, grazie alla levità del tratto di un autentico maestro tanto della commedia che del disegno d’animazione.
Dettagli Libro
Editore | Donzelli |
Anno Pubblicazione | 2011 |
Formato | Libro - Pagine: 58 - 11,5x17cm |
EAN13 | 9788860366252 |
Lo trovi in: | Racconti illustrati per bambini |
Autore
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