L'Orto Autoirrigante

La soluzione per coltivare praticamente ovunque utilizzando pochissima acqua e senza fare fatica? L'Orto Autoirrigante!

Si tratta di un metodo rivoluzionario che, con una modalità di realizzazione semplice e low-tech, permette di ottenere rese abbondanti di numerosissime colture, in città e campagna, sui balconi, negli orti urbani e non, nelle aiuole e persino nelle zone aride, anche laddove lo spazio a disposizione è molto limitato. E con un impegno lavorativo davvero ridotto al minimo.

In questo libro Alessandro Ronca e Paolo Ermani guidano il lettore nella comprensione dell'importanza di questa soluzione, ora più che mai attuale con i problemi di siccità che viviamo.

Inoltre, spiegano, punto per punto, come progettare e autocostruire bancali, cassoni e vasi autoirriganti all'interno di una nuova concezione di agricoltura leggera per le persone e l'ambiente.

Questa guida è suddivisa in due parti. La prima riguarda una visione complessiva dell'agricoltura vista da una prospettiva diversa, in cui il cibo non sia solo merce, ma una necessità di garantire a tutti, e l'agricoltura sia priva di veleni.

Un'agricoltura pensata e agita d'intesa con la Natura e non contro la Natura, che fa bene al corpo, all'anima, all'ambiente e fa risparmiare.

La seconda parte si occupa invece proprio della tecnica dell'Orto Autoirrigante, spiegata nel dettaglio con un linguaggio semplice e alla portata di tutti, come realizzarlo, le sue particolarità e le varie applicazioni.

In questo modo, gli autori esplorano la questione del cibo e dell'agricoltura a 360°, in quanto questa tecnica è strettamente legata all'etica, al benessere, alla prosperità di tutti e alla tutela dell'ambiente.

Il loro obiettivo è proporre una differente visione d'insieme sulla questione dell'alimentazione, dell'agricoltura e della salute (nostra e del pianeta), in modo tale da mostrare un'alternativa sana a tutte quelle tecnologie che stanno invece producendo solo danni alla Natura.

Una lettura assolutamente consigliata a tecnici, cittadini, insegnati, giovani, adulti e a tutti coloro che lottano per il bene della Terra.

PRIMA PARTE di Paolo Ermani

• Capitolo 1. L’agroindustria e il cibo come merce
• Capitolo 2. La monocultura danneggia l’agricoltura
• Capitolo 3. Cambiamenti climatici ed eventi estremi, il drammatico problema della scarsità di acqua
• Capitolo 4. Gli enormi sprechi idrici, non solo in agricoltura
• Capitolo 5. Il vero ruolo dell’agricoltura: da merce a valore. Un reddito di cittadinanza dalla natura?
• Capitolo 6. I tre pilastri (più uno) della nuova agricoltura
• Capitolo 7. Autoproduzione alimentare, aumento di benessere e prosperità e diminuzione del Prodotto Interno Lordo
• Capitolo 8. I metodi non convenzionali dell’agricoltura: permacultura, food forest e l’importanza della complementarità
• Capitolo 9. Vicinanza alla natura, qualità della vita e bellezza, dove la terra non è più bassa e l'orto non vuole l’uomo morto
• Capitolo 10. Le potenzialità nel sud del mondo: può l’agricoltura di prossimità sfamare tutti?
• Capitolo 11. La strepitosa ricchezza dell’Italia e della sua terra
• Capitolo 12. L’agricoltura leggera: milioni di occupati per una vera sovranità alimentare
• Capitolo 13. Un orto per ogni famiglia
• Capitolo 14. Orti e rinascita della comunità in ottica di ecovicinato
• Capitolo 15. Orti collettivi in ogni città e paese
• Capitolo 16. Gli orti autoirriganti in città anche senza suolo
• Capitolo 17. L’importanza dell’ombreggiatura

SECONDA PARTE di Alessandro Ronca

• Capitolo 18. L’idea, la storia e la filosofia degli orti autoirriganti. La tecnologia sottrattiva
• Capitolo 19. Le varie applicazioni e i contesti (città e campagna)
• Capitolo 20. Il vaso/cassetta autoirrigante
• Capitolo 21. Uso ornamentale e trasformazione di vasi o recipienti in autoirriganti
• Capitolo 22. Tetto o contesti più ampi con materiali riciclati
• Capitolo 23. Ambiente rurale con e senza suolo e poca acqua a disposizione: il bancale autoirrigante
• Capitolo 24. Il vermicompost

Bibliografia

Gli autori

L'Orto Autoirrigante: Natura, qualità della vita e bellezza

Quando si pensa all'orto o alla campagna, lo si fa ricordando i vecchi detti del tipo: l’orto vuole l’uomo morto, la terra è bassa, che sono sinonimo di schiene spezzate e sacrifici. Poteva essere così una volta oppure oggi se invece di lavorare con la natura si lavora contro di essa. Ormai l’orto fatto in sinergia con la natura, e non contro di essa, non ammazza più nessuno, anzi ammazza solo i pregiudizi e le chiusure che ancora si hanno su di una attività che può dare grandi risultati con poco lavoro. Per inciso va precisato che gli orti autoirriganti necessitano di assai poco lavoro e inoltre si possono facilmente realizzare bancali, quindi la terra non sarà più “bassa”, ma rialzata e risulterà molto più comoda. Sfatiamo dunque credenze che non hanno più fondamento.

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