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Descrizione
Esiste un ozio dissipativo, alienante, che ci fa sentire vuoti e inutili. Al contrario, esiste un ozio attivo, che ci fa sentire liberi e che è necessario alla produzione di idee, così come le idee sono necessarie allo sviluppo della società.
Oggi che la maggior parte della fatica manuale è eseguita dalle macchine, ci è maggiormente richiesto di essere fantasiosi e innovativi. Si marcia verso un futuro in cui si lavorerà meno e meglio, in cui, grazie alla tecnologia, potremo gestire nella maniera più efficace lo spazio e il tempo.
Questo libro, ripercorrendo le grandi svolte epocali della nostra storia, dimostra che questo futuro è già presente.
Per gli antichi romani il termine otium non significava "dolce far niente", bensì un periodo libero dagli impegni politici e civili nel quale era possibile aprirsi alla dimensione creativa. Secondo Domenico De Masi, nella società postindustriale è proprio questo ozio "creativo" ad assumere il ruolo del protagonista, sia nel lavoro che nel tempo libero.
Superate le rigide distinzioni tra lavoro e vita personale, razionalità ed emozione, marciamo verso un futuro in cui, grazie alla tecnologia, potremo riappropriarci del nostro spazio domestico restando in contatto con il resto del mondo.
Dettagli Libro
Editore | Bur Rizzoli |
Anno Pubblicazione | 2002 |
Formato | Libro - Pagine: 304 |
EAN13 | 9788817128698 |
Lo trovi in: | Società |
Autore
Domenico De Masi è professore ordinario di Sociologia del Lavoro presso l'Università di Roma "La Sapienza". Ha fondato la S3 – Studium, scuola di specializzazione in scienze organizzative, che ha sede in Italia e in Brasile. Dirige la rivista "Next. Strumenti per l'innovazione".
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