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Descrizione
Per tutti noi l’assunzione quotidiana di caffeina coincide nientemeno che con la «condizione normale della coscienza». Eppure, quell’alcaloide naturale è a tutti gli effetti una droga, come rivela l’«esperimento di privazione» cui Michael Pollan si è sottoposto, trovandosi afflitto via via da mal di testa, letargia e «intensa angoscia».
Per cercare di rispondere alla domanda cruciale da cui è partito - che cosa sia esattamente una droga -, Pollan intreccia reportage, memorie saggio scientifico, spaziando attraverso varie discipline e concentrandosi soprattutto su tre molecole psicoattive: oltre alla caffeina, l’oppio, il cui effetto - secondo il poeta vittoriano Robert Bulwer-Lytton - è assimilabile al «sentirsi accarezzare l’anima dalla seta», e la mescalina, la più «sacra», che permise ad Aldous Huxley di vedere il mondo nella sua autentica «bellezza, minuzia, profondità e “quiddità”».
Da questo affascinante percorso emerge ogni aspetto di queste sostanze, e in particolare la loro «natura bifronte»: il loro essere cioè «veleni» e «attrattori» al tempo stesso, in grado da un lato di dissuadere gli animali dal mangiare le piante che le producono, dall’altro di spingerli a utilizzarle accrescendo così la loro espansione ecologica: la caffeina contenuta nel nettare di certe piante, per esempio, rende le api impollinatrici «più affidabili, efficienti e industriose».
Un’ambiguità che contraddistingue anche il millenario rapporto con le «droghe» degli esseri umani - e spiega come mai, sul piano evolutivo e culturale, «quella che era iniziata come una guerra» nei loro confronti si sia «trasformata in un matrimonio».
Dettagli Libro
Editore | Adelphi Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2022 |
Formato | Libro - Pagine: 293 - 14x22cm |
EAN13 | 9788845937194 |
Lo trovi in: | Psicologia Transpersonale |
Autore
Michael Pollan insegna alla Scuola di Giornalismo dell’Università della California di Berkeley e collabora a numerosi giornali e riviste americani. Apparso in lingua inglese nel 1991, Una seconda natura è stato il suo libro d’esordio - e il quarto pubblicato presso Adelphi, dopo Il dilemma dell’onnivoro (2008), In difesa del cibo (2009) e Cotto (2014).
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Maria Antonella
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