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Descrizione
Non siamo persone razziste, sessiste o omofobe, eppure ci piace tanto la nostra collega Margherita perché «è una donna con le palle», al contrario di Carlo che «al computer è un po' handicappato» e siamo frustrati perché «lavoriamo come negri» ma possiamo permetterci solo «cineserie».
Insomma, forse a parole non siamo discriminatori, ma con le parole?
Senza rendercene conto, siamo immersi in dinamiche linguistiche e comportamentali che rafforzano pregiudizi, stereotipi e discriminazioni.
Luoghi comuni, modi di dire, comportamenti automatici hanno un duplice effetto: da una parte rischiano di compromettere la nostra percezione e dunque comprensione della realtà, influenzando i nostri giudizi e le nostre scelte, dall'altra ci portano a inserire gli altri in schemi precostituiti, che restituiscono un'immagine spesso deformata, banalizzata, inadeguata, e possono innescare meccanismi escludenti.
Basandosi sugli studi di psicologia comportamentale più recenti, Francesca Vecchioni smaschera, con tono ironico e dissacrante, tutte le volte in cui senza volerlo cadiamo nella trappola degli stereotipi e ci aiuta a capire le nostre dinamiche cognitive, per individuare gli errori più frequenti in cui possiamo incorrere e quindi modificare il nostro sguardo sul mondo.
Perché la mente spesso ci inganna.
Ogni ragionamento è un percorso e visto che il nostro cervello tende a fare economia, ossia a ottenere la massima resa con il minimo sforzo, quei percorsi sono vere e proprie scorciatoie.
Per esempio, la mente ci illude di avere capacità statistiche, è convinta di saper calcolare la probabilità che qualcosa si avveri, ma lo fa sulla base di dati che desume, seleziona e ricorda in maniera assolutamente arbitraria.
E generalizza: se per noi le persone anziane sono lente, le donne non sanno guidare, gli stranieri sono pericolosi e i gay sono sensibili, lo penseremo di ogni singolo membro di quella categoria, malgrado i dati ci dicano che la nostra percezione è scorretta o sovrastimata.
Essere consapevoli di questi meccanismi mentali, nonché conoscere gli errori a cui ci conducono, è il primo passo per comprendere meglio la realtà e le altre persone.
E per rendere il mondo più inclusivo.
Dettagli Libro
Editore | Mondadori |
Anno Pubblicazione | 2020 |
Formato | Libro - Pagine: 147 - 14,5x22,5cm |
EAN13 | 9788804729112 |
Lo trovi in: | Comunicazione |
Autore
Francesca Vecchioni (1975), nata a Firenze, cresciuta a Roma, vive a Milano. Laureata in Scienze politiche, attivista per i diritti civili, esperta in comunicazione e giornalista, è madre di due bambine. Crede che la diversità sia una ricchezza e per questo ha fondato l’associazione Diversity di cui è presidente.
Suoi contributi sono apparsi tra l’altro su “La 27esima ora” del “Corriere della Sera” e nel volume Le cose cambiano (2013, Isbn Edizioni).
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Voto:
Un libro scorrevole ma intenso che apre la mente su argomenti che spesso diamo per scontato. Interessante anche l'apertura verso punti di vista differenti. Consigliato