Il Respiro dell'Assoluto

"Se una stanza è rimasta nel buio per mille anni, quando la finestra viene aperta ci vorranno mille anni perché il buio cessi? Allo stesso modo, in un attimo la luce della Verità annulla il buio dell’Ignoranza. Tu sei libero, adesso..."
Mooji

Mooji ci invita a guardare noi stessi con occhi diversi, per spingere la nostra mente al di là delle differenze concettuali, verso la pulsante e viva chiarezza dell’Impensabile.

Ci invita a mettere in discussione noi stessi e la vita, incoraggiando nel contempo qualsiasi inclinazione si manifesti in noi, per farla sbocciare pienamente, fino a raggiungere la meta ultima: capire che siamo un tutt’uno con la Verità.

Mooji ci comunica la vera natura del Sé, riuscendo a individuare i punti comuni per un riconoscimento chiaro e duraturo dell’unica verità che siamo.

Dall'introduzione:

"Il respiro dell’assoluto è una raccolta di dialoghi svoltisi tra Mooji e alcuni sinceri ricercatori di verità durante gli inverni scorsi ad Arunachala, la collina sacra che si trova presso Tiru-vannamalai, una città dell’India meridionale.

L’argomento di tutti i discorsi di Mooji, e questo libro non fa eccezione, è il tuo Sé. Come un genitore affettuoso e amorevole, egli utilizza le parole come una saponetta che lava via le convinzioni errate e i falsi preconcetti che ci hanno tenuti prigionieri in un mondo fabbricato da noi stessi. Prima di prendere Mooji in parola e di indagare su ciò che crediamo di sapere, potremmo non esserci neanche resi conto che siamo noi stessi a crearci la sofferenza. Questo non vuol dire che la ricerca della verità abbia altro scopo se non quello di comprenderla.

Mooji mette questo in evidenza: noi esistiamo. Tutti noi, nessuno escluso, sappiamo già che è vero, ma la novità sta nel suo invito a porci una domanda toccante: in qualità di cosa esistiamo?

Anche dopo che questa domanda abbia iniziato a stimolarci, la nostra propensione ad ascoltare la mente e a crederle ci fa pensare che tocca a noi creare o raggiungere il Sé."

Prefazione

Introduzione

• L’Advaita Vedanta: il sentiero senza sentiero
• La bomba a orologeria è innescata
• Il passe-partout
• Quando si vede il Sé
• Sei perfetto cosi come sei
• Devi provare questo sapore
• Ambasciatori della libertà
• Stacca la corrente alla mente
• L’illusione della coscienza
• Ma a un certo punto
• Lascia che il sacco a pelo dell’io si apra
• Il seme ‘io sono’
• Più sottile dello spazio
• Appuntamento con il Buddha
• Essere il miele
• Quando il dolore e la pace sonouna cosa sola
• Il caviale dell’essere
• L’essere originale
• Nascosto nel guanciale di Dio
• Eliminare la cataratta dell’io
• Dovunque io sia, sono qui
• Essere colui che non ha storia
• Il gergo dell’unità
• Cedere la ditta
• L’io al banco dei testimoni
• Dai uno sguardo all’osservatore
• L’irraggiungibile
• L’amnesia dell’essere
• Arriverai già morto
• Gravido del Sé
• Dormire completamente svegli
• Il satsang è lo specchio del Sé
• Vedere a partire dalla libertà
• La mia ultima domanda
• Il soffio dell’assoluto
• Chi è Mooji?

Nota su Arunachala

Ringraziamenti

L’Advaita Vedanta: il sentiero senza sentiero: 

"Il tuo maestro, Papaji, viene definito spesso un maestro di Advaita Vedanta. Il maestro di Papaji, Sri Ramana Maharshi, ha il merito riconosciuto di aver riportato in vita ai giorni nostri l’antica filosofia del nondualismo. Posso chiederti, allora, cose lAdvaita Vedanta e qual è il suo tema centrale?

Il tema dell’Advaita sei tu: chi sei, o che cosa sei. La sua grande attrattiva è che non richiede alcuna formazione o esperienza pregressa in campo religioso. Non occorre credere in qualcosa. Le persone che vi giungono provengono da ambienti ed esperienze di ogni tipo, e sono benvenute. Affinché si possa comprendere la verità messa in luce da questa filosofìa antica, ma molto concreta, deve esserci nel cuore un profondo desiderio di conoscere se stessi o di liberarsi dalla sofferenza."

Mooji

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