Descrizione
Il secondo libro del Premio Nobel per la pace Rigoberta Menchù, leader carismatica della causa indigena dotata di eccezionale statura morale e politica, ne ripercorre il cammino attraverso i lunghi anni d'esilio e di battaglie politiche.
La seconda tappa della sua straordinaria autobiografia: riprende il racconto a partire dal presente. L'impegno per la pacificazione del Guatemala, il commosso ritorno alle terre degli antenati, la riunificazione con i familiari sopravvissuti alle stragi, la riscoperta del profondo legame con la madre, la lotta per portare in tribunale i responsabili del massacro di un villaggio indigeno, la rivelazione dei segreti della tradizione maya.
Intrecciate all'emozionante racconto di questi anni stanno le riflessioni di Rigoberta, che medita sulla civiltà umana alle soglie del Duemila e avanza proposte politiche in relazione al contributo delle ''nazioni indigene'', ben consapevole del fondamentale apporto della propria millenaria cultura maya alle sorti del nostro mondo.
Rigoberta si conferma quindi erede di un popolo millenario e insieme interprete carismatica della nostra epoca. Il volume è uscito in Italia in anteprima mondiale. Rigoberta Menchú ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 1992.
Dettagli Libro
Editore | Giunti Edizioni |
Anno Pubblicazione | 1997 |
Formato | Libro - Pagine: 350 - 13x20,5cm |
EAN13 | 9788809742260 |
Lo trovi in: | Attualità |
Autore
Rigoberta Menchú Tum ha vinto il Premio Nobel per la Pace nel 1992 per la sua lotta in difesa dei poveri, degli emarginati e, in modo particolare, dei popoli indigeni del pianeta. Ha avuto inoltre numerosi riconoscimenti e lauree honoris causa in diverse nazioni. Il suo impegno è conosciuto in Italia anche grazie a suoi libri autobiografici, cui si aggiungono i racconti e le fiabe per l'infanzia.
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