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Descrizione
Frutto di lunghe esperienze vissute a contatto con i campesinos delle Ande, "Il sangue del condor" è un viaggio nell'anima segreta di queste genti, eredi delle grandi civiltà precolombiane.
All’inizio per loro il giovane studioso Mario Polia è solo un gringo, uno straniero che gli indios guardano con la diffidenza riservata ai discendenti dei Conquistadores: poi la sua sincerità e la sua determinazione nell'affrontare un lungo e sofferto itinerario iniziatico gli aprono un varco nel cuore di questi uomini.
Con il i passare degli anni, l'autore diviene così partecipe e insieme testimone dei loro rituali sciamanici e di una antica, profonda visione del mondo, per la quale le montagne, i fiumi, la natura si rivelano divinità benevole o malevole a seconda dell'atteggiamento che l'uomo ha verso di loro.
È il mondo dei curanderos, fatto di altruistica dedizione e di inquietante stregoneria, che l'autore descrive per la prima volta in questo libro, con passione e impegno umano; il mondo senza tempo che ha come emblema il sanpedro, il cactus della visione, venerato come fonte di conoscenza.
Dettagli Libro
Editore | Xenia Edizioni |
Anno Pubblicazione | 1997 |
Formato | Libro - Pagine: 281 - 14x21cm |
EAN13 | 9788872732038 |
Lo trovi in: | Insegnamenti Sciamanici |
Posizione in classifica: | 932° nella classifica Libri ( Visualizza la Top 100 libri ) |
Autore
Mario Polia, antropologo, archeologo, storico delle religioni. Docente di Antropologia Culturale nella Pontificia Università Gregoriana. Direttore del Museo Demoantropologico di Leonessa. Direttore dell’Istituto di Studi Piceni, Ascoli. Etnografo, in Perù, dal 1971.
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