Descrizione
È la prima traduzione italiana di un classico della letteratura mistica medievale in lingua araba. L’opera è un unicum nella storia del sufismo. L’autore – un mistico egiziano del XIII secolo – in questa sua opera, l’unica pervenutaci, dissemina insegnamenti sapienziali attraverso l’uso felice di allegorie animali e vegetali.
Nei 37 brevi capitoli del testo, al-Muqaddasi immagina che una lunga serie di fiori (camomilla, lavanda, basilico) e di uccelli (nobili come l’usignolo, il falco, la rondine, il pavone, ma anche meno nobili, come l’oca, il gallo, il pipistrello), gli parlino rivelandogli i loro segreti e le loro qualità.
Il testo, non diversamente da 'La lingua degli uccelli' di ‘Attar, si richiama al genere della fiaba allegorica ma, al di là del suo valore poetico, può essere considerato come una delle migliori espressioni della letteratura esoterica araba.
Dettagli Libro
Editore | Mediterranee Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2011 |
Formato | Libro - Pagine: 160 - 15x21cm |
EAN13 | 9788827221686 |
Lo trovi in: | Sufi |
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Alessandro
Voto:
L'obiettivo ultimo dell'iniziato al Sufismo sarebbe l’abbandono totale dell’individuo a Dio (fanà) attraverso un’introspezione profonda del contenuto del messaggio rivelato nel Corano. In questo rapporto con Dio, la poesia acquisisce un protagonismo speciale come veicolo di espressione di lode. Pur condividendo con il resto delle correnti mistiche un ideale di conoscenza e di perfezione dell’individuo, il sufismo ha la particolarità di rivolgersi a rivivere il messaggio spirituale di Maometto contenuto nella sua ascensione al cielo (mirach). Questo itinerario ascetico, questa via (tariqa), condurrà al fine attraverso dimore (manazil), gradi (maqanat) e stati (ahwal).