Descrizione
In quest'opera il Wirth ha raccolto tutti i suoi scritti relativi all'Alchimia. In particolare, egli tratta del simbolismo ermetico nei suoi rapporti con l'Alchimia e la Massoneria, argomento di vasto interesse che solo un vero iniziato come Wirth avrebbe potuto affrontare con adeguata conoscenza e competenza. Lo stesso Autore conferma che, trattandosi di materia esposta in tempi diversi, essa non appare né omogenea, né sistematica; ma tale forma di esporre sarà certamente utile al lettore, poiché lo metterà in condizione di coordinare i dati messi a sua disposizione, eliminando eventuali ripetizioni e conciliando apparenti discordanze.
Oswald Wirth, noto per la sua opera I Tarocchi, fu un potente caposcuola della scienza Alchemica massonica. L'Alchimia di cui egli tratta, più che alla trasformazione dei metalli in oro, tende alla trasformazione dell'uomo per renderlo degno di entrare in possesso di quell'Oro dei Sapienti che apre tutte le porte del mondo.
Dettagli Libro
Editore | Mediterranee Edizioni |
Anno Pubblicazione | 1997 |
Formato | Libro - Pagine: 196 - 15,50x21cm |
EAN13 | 9788827209813 |
Lo trovi in: | Simbolismo |
Posizione in classifica: | 4.070° nella classifica Libri ( Visualizza la Top 100 libri ) |
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Recensioni Clienti
5,00 su 5,00 su un totale di 3 recensioni
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Lorenzo
Acquisto verificato
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In questo libro di O . W . ( il simbolismo ermetico ) è molto interessante e completo ! ! !
Alessandra
Acquisto verificato
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Libro fantastico, illuminante, ma allo stesso tempo piuttosto impegnativo. Adoro le opere di Oswald sempre molto intriganti. Lo consiglio vivamente. Alessandra
Stefano
Acquisto verificato
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Testo fondamentale per tutti coloro che sono interessati allo studio del simbolismo ermetico/alchemico, con quest'opera del 1910 l'esoterista svizzero dimostra l'assoluta concordanza, nelle procedure e nelle finalità, tra le correnti esoteriche occidentali (di matrice ermetico/alchemica) e le correnti orientali (sufiste e vedantine, ad esempio). In particolare, l'autore svela come il vero scopo che si proponevano gli alchimisti fosse quello di raggiungere un perfezionamento interiore/spirituale per mezzo dell'unione dello ZOLFO (il Jiva per la Tradizione orientale) con il MERCURIO (il Brahman, Atman, Dio, l'Uno-Bene di Platone o comunque Lo si voglia denominare) attraverso un sapiente utilizzo del SALE, cioè il raggiungimento di una totale padronanza della propria mente-ego. Wirth spiega anche come le finalità della Massoneria tradizionale (di matrice egiziana) fossero esattamente le stesse, pur facendo uso di un simbolismo almeno in parte diverso da quello prettamente alchemico. Onde spazzare il campo da eventuali inutili speculazioni, vale la pena di accennare che anche in ambito prettamente "religioso" sono state redatte importanti opere di stampo alchemico: "Trattato sulla Pietra Filosofale" di San Tommaso d'Aquino, "Il Castello Interiore" di Santa Teresa d'Avila e "l'Imitazione di Cristo" di Tommaso da Kempis sono solo alcuni esempi. Lo scopo di opere come questa, è quello di insinuare nella mente del lettore il dubbio se la vera "religiosità" consista in qualche sbiadito e distratto rituale oppure nel cercare di dominare faticosamente e giorno dopo giorno le proprie passioni e tendenze istintive, senza mai perdere la Fede di riuscire prima o poi ad unire il nostro ZOLFO con il MERCURIO. Più facile a dirsi che a farsi, evidentemente.....