Descrizione
Siamo noi i principali artefici del nostro destino, oppure le scelte che ci riguardano dovranno sempre essere delegate ad altri?
Una analisi appassionata di come l’attuale declino economico, sociale e religioso rappresenti di fatto un’occasione per riscoprire noi stessi, il rapporto con gli altri e l’armonia con il nostro habitat.
L’individuo è l’agente primario del radicale cambiamento degli stili di vita che coinvolgerà comunità più ampie e il vero cambiamento è sempre e soltanto quello che sorge dalle nostre coscienze: mediante la passione e la conoscenza, si propaga fino a rendere possibile una trasformazione della realtà.
Il nuovo modello sociale destinato ad affermarsi nei prossimi anni nascerà dall’alleanza fra il settore agricolo, la società civile, la microimprenditorialità locale e la finanza etica, per giungere all’affermazione di una realtà socioeconomica fondata sui beni non monetari.
- Il dogma del PIL
- Il culto dell’immagine e l’americanizzazione del mondo
- I soldi sono davvero il problema?
- La crisi è una benedizione: l’economia dei beni non monetari
- Disoccupazione: il lavoro di ieri, di oggi e di domani
- Dall’egocentrismo al sociocentrismo
- Un’imprenditoria che non si lamenta
Prefazione:
"(Questi decenni così importanti hanno fatto emergere nella mente delle persone l'idea di una rivoluzione radicale.
La “crisi” è una crisi delle coscienze. Una crisi che non può permettere che vengano ulteriormente accettate le vecchie norme, i vecchi modelli, le antiche tradizioni.
E, nonostante quello che è diventato oggi il mondo — con tutta la sua miseria, i suoi conflitti, la sua sconcertante brutalità e le aggressioni — l’Uomo è ancora quello che è sempre stato. È rimasto brutale, violento, aggressivo, avido, competitivo. E ha costruito una società basata su queste caratteristiche.
Quello che stiamo cercando di dire, con tutti questi dibattiti e discorsi, è capire se noi possiamo radicalmente portare a una trasformazione della mente. Per non accettare le cose per quello che sono. Ma per capirle, penetrarle ed esaminarle a fondo. Devi dare il tuo cuore e la tua anima per scoprire tutto quello che cè da scoprire.
Uno stile di vita diverso.
Che dipenda da te e non dagli altri.
Perché qui non ci sono insegnanti. E non ci sono allievi. Non c’è alcun leader. Né alcun guru. Non ci sono padroni, non un Messia.
Sei tu stesso l’insegnante, l’allievo, il padrone, il guru e il leader...
...tu sei tutto."
Indice
Prefazione
PARTE PRIMA: IL TRAMONTO 01 QUESTO MONDO
- Una storia inusuale dell'economia (e, forse, della religione)
- Il dio Denaro e il dogma del PIL
- Per fortuna, "quella" Crescita non tornerà
- Perché non è la Crisi del 1929
- Il guinzaglio corto: lavorare come cani
- Due terzi schiavo
- Il culto dell'Immagine e l'americanizzazione del mondo
- L'incredibile e inumano laboratorio della Cina
- Germania: l'altra faccia degli Stati Uniti
- Consigli per gli acquisti in tempi di Crisi: una contraddizione in termini
- I soldi sono davvero il problema? Siamo davvero alla fame?
- La burocrazia, il mito del posto fisso e lo Stato
- La società digitalizzata
- Un emblema della decadenza: la dittatura del cellulare
- Gli improbabili palliativi alla disperazione dilagante
- Il mondo al crepuscolo
PARTE SECONDA: L'ALBA DEL NUOVO MONDO
- Il mondo che sta sorgendo
- La nuova economia: l'alleanza fra agricoltura, ambiente, prenditoria e finanza etica
- La Crisi è una benedizione: l'economia dei beni non monetari
- Un'imprenditoria che non si lamenta
- Democrazia diretta o Responsabilità diretta?
- Chi sono oggi i talebani, gli estremisti, gli integralisti?
- Disoccupazione: il lavoro di ieri, di oggi e di domani
- Danni si può fare!
- Dall'egocentrismo al sociocentrismo
- Dagli ideali ai valori
Bibliografia essenziale
Siti internet di riferimento
Ringraziamenti
Nota sugli autori
Dettagli Libro
Editore | Il Punto d'Incontro Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2016 |
Formato | Libro - Pagine: 239 - 14x21cm |
EAN13 | 9788868203061 |
Lo trovi in: | Decrescita Felice |
Approfondimenti
Una storia inusuale dall'economia (e, forse, della religione):
""Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Quindi: vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore... ciò che vuoi... Una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Quindi: canta, ridi, balla, ama... e vivi intensamente ogni momento della tua vita... prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi."
Charlie Chaplin
La Grande Recessione iniziata nel 2007 può forse rappresentare la soluzione ai tanti e radicali problemi che affliggono il nostro tempo.
Per comprendere il significato di questa affermazione apparentemente provocatoria, che in un certo senso “sorregge” tutto il volume, può essere utile ricordare il celebre monito di Albert Einstein, in base al quale un problema non può essere risolto dallo stesso livello di conoscenza che lo ha generato."
Paolo Ermani e Andrea Strozzi
Questo testo è estratto dal libro "Solo la Crisi ci Può Salvare".
Autori
Paolo Ermani è presidente dell’associazione PAEA (Progetti alternativi per l’energia e l’ambiente), socio fondatore ed ex vicepresidente del Movimento per la decrescita felice. È tra gli ideatori del quotidiano on line Il Cambiamento. Da due decenni è impegnato nell’ambito delle energie rinnovabili e del risparmio energetico.
Andrea Strozzi nasce a Modena nel 1972. Dopo la laurea in Statistica Economica lavora nella business administration di alcuni gruppi bancari nazionali. Alcuni anni fa decide di comprare una vecchia stalla adiacente a un bosco, di ristrutturarla e di andarci a vivere. Lascia il posto fisso e abbraccia uno stile di vita più sobrio e sostenibile.
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Recensioni Clienti
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Stefania
Acquisto verificato
Voto:
E' un libro che fa riflettere, anche se in alcuni punti può essere di non facile comprensione perchè troppo "tecnico". Ma non importa, non è necessario essere economisti per cogliere il messaggio. La prima copia è stata per me, le altre due le ho regalate :)
Elena
Acquisto verificato
Voto:
Semplice nell'esposizione ed illuminante. Scuote gli animi e stimola riflessioni profonde sul nostro avvenire senza note catastrofistiche e qualunquiste. Mi è piaciuto molto. elena sereni (firenze)