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Descrizione
Opera rara e di grande pregio, raccoglie due trattati del celebre dottore della Chiesa, che si trovavano riuniti nel terzo volume del Theatrum Chemicum sotto il titolo generale di Secreta Alchimiae. Sono stati tradotti dal latino da Grillot de Givry e corredati da note inedite del celebre alchimista francese.
Già durante gli ultimi anni del suo insegnamento e dopo la sua morte, il complesso delle dottrine filosofiche e teologiche di san Tommaso d'Aquino, chiamato "tomismo", suscitò aspre e violente polemiche, poiché le tesi aristoteliche in esso contenute erano, all'epoca, giudicate pericolose per il dogma. Nel XVII secolo, poi, fu nuovamente al centro delle critiche per queste due sue opere sull'alchimia, da alcuni studiosi addirittura dichiarate non autentiche.
Come poteva - dicevano - un santo, un genio prestar fede all'alchimia che molti consideravano "opera del demonio" o quanto meno una fantasticheria?
È certo, invece, che San Tommaso conobbe l'alchimia, non soltanto perché fu discepolo di Alberto Magno, ma anche perché nel XIII secolo era una delle scienze più esatte - studiata come l'aritmetica, la cosmologia, la fisica e la musica - era la "chimica" dell'epoca e faceva parte del patrimonio scientifico di ogni uomo veramente erudito.
E Tommaso non la condannava affatto ma insegnava che essa, lungi dal poter trasmutare la materia, cambiarne la natura intima, fabbricando, per esempio, l'oro, poteva però modificarne i cosiddetti "accidenti", le specie.
Dettagli Libro
Editore | Arkeios Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2010 |
Formato | Libro - Pagine: 108 - 16,5x24cm |
EAN13 | 9788864830032 |
Lo trovi in: | Pratiche Esoteriche |
Recensioni Clienti
5,00 su 5,00 su un totale di 4 recensioni
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Roberta Margherita
Acquisto verificato
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Tommaso d'Aquino non è recensibile. Se sai di cosa sta parlando per esperienza, allora questa raccolta è un buon estratto
Alessandro
Voto:
La salvezza del mondo minerale, punto di partenza dell'Arte Regia, sarà sempre, nell'ampia prospettiva alchimistica, indissociabile dalla reintegrazione dell'essere umano in quanto Adamo decaduto. La trasmutazione metallica consisterà certamente nel portare la materia al più alto grado di perfezione: l'argento e poi l'oro, la regina e il re dei metalli.
Mariano
Acquisto verificato
Voto:
Veramente pregevole;ogni paragrafo e' scritto in latino e in italiano, tutta l'opera e' scritta col linguaggio autentico dei veri alchimisti,chi ne mastica gia' qualcosa trovera'affascinante la lettura.
Famiglia
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Questo libro raccoglie due Trattati: - Trattato sulla Pietra Filosofale - Trattato sull'Arte dell'Alchimia "Poiché i saggi - afferma San Tommaso - vedono che ogni cosa é l'effetto di una causa, vanno a scrutarne le cause occulte". E ancora: "L'Alchimia consiste nella capacità di comprensione e nella dimostrazione sperimentale". San Tommaso conosceva l'alchimia e la sua teoria é che gli alchimisti non fanno dell'oro, ma cambiano gli accidenti esteriori dei metalli. Non condanna l'alchimia, ma insegna che non si può trasmutare la materia né cambiarne la natura. Si possono cambiare solo gli accidenti, le specie (nel senso di figura, forma, apparenza). L'epoca in cui visse San Tommaso era intrisa di alchimia e di magia. L'alchimia era una delle scienze più esatte di quell'epoca. Veniva studiata come l'aritmetica, la cosmologia, la fisica e la musica. In senso generale, era la "chimica" dell'epoca. Patrimonio scientifico di ogni uomo erudito, non veniva attribuita al demonio. San Tommaso fu discepolo di Alberto Magno che praticò alchimia e magia. Il Trattato, pertanto, é il riassunto degli insegnamenti raccolti da San Tommaso dal suo maestro (citato come "Maestro in ogni cosa e soprattutto in questa scienza"). Ma che cos'è la Pietra Filosofale? Una medicina che prolunga la vita e sorgente di ricchezza (in senso lato). Ad essa si arriva attraverso la saggezza. "L'uomo che vuol realizzare l'opera con avarizia non vi riuscirà affatto - afferma San Tommaso -, ma vi arriverà solo colui che lavora con saggezza e discernimento". Prima di leggere il Trattato, si raccomanda la preghiera e la purezza del cuore. Per la comprensione del Trattato é opportuno non essere totalmente digiuni della materia. Come fu per gli Iniziati, si augura ai Lettori la riuscita delle loro esperienze ("Ciò che appare certo e manifesto attraverso le operazioni della nostra Arte"), se vorranno riporre la loro fiducia in Dio ("Che diede agli uomini un tale potere"). In appendice, note inedite ed esaustive di Grillot De Givry. Se rispettati i presupposti citati, ne consiglio vivamente la lettura.