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Descrizione
Cosa vuol dire essere intelligenti? Pensare troppo è davvero un problema? O una ricchezza che può renderci felici?
"Avere capacità sopra la media significa avere costantemente l’emozione a fior di labbra e il pensiero ai confini dell’infinito."
Come può un’intelligenza sopra la media essere un peso da portare anziché un dono di cui essere fieri? Com’è possibile che ostacoli, anziché favorire, la nostra felicità? E come invece possiamo sfruttare al massimo il nostro sentire fuori dal comune?
L’autrice, celebre psicologa francese, studia da anni la plusdotazione intellettiva degli adulti: una condizione quasi impossibile da diagnosticare, e che riguarda in realtà un numero altissimo di persone. Caratteristica peculiare di questa condizione, oltre all’iperattività cerebrale, è l’ipersensibilità emotiva – e quindi nervosismo, tendenza alla depressione, empatia eccessiva, amplificata reattività emotiva.
L’intelligenza è una grandissima forza, certo, ma anche un continuo, estenuante interrogarsi che può generare sofferenze, incomprensioni, derive esistenziali.
“Strani rapporti” – ha scritto Maurice Blanchot – “l’estremo pensiero e l’estrema sofferenza aprono forse il medesimo orizzonte? Forse soffrire è, in definitiva, pensare?”
Dettagli Libro
Editore | Bur Rizzoli |
Anno Pubblicazione | 2024 |
Formato | Libro - Pagine: 320 - 13x19,5cm |
EAN13 | 9788817143486 |
Lo trovi in: | Manuali di psicologia |
Autore
Jeanne Siaud-Facchin è una celebre psicologa francese. I sui libri sono tradotti in tutto il mondo.
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