Potrebbero interessarti anche:
Descrizione
Questo libro delinea l'inizio di un viaggio, e colui che lo intraprende deve prepararsi a un pellegrinaggio che lo condurrà, di tappa in tappa, fino al punto più profondo di Sé, lì dove la parola umana non sa dire nulla (ma "la Divinità è un nulla" dice Silesius), se non per pallide immagini, timide icone di una realtà eternamente presente ma occulta a chi non abbia intrapreso con serietà il cammino. Strannik in russo significa "pellegrino".
E Dio deve amare i pellegrini, se a Tobia mandò angeli a guidarlo: non è stato forse l'essersi fatto errante a condurre l'anonimo pellegrino russo a divenire presenza vivente del divino, attraverso i villaggi e le steppe dell'immenso paese? È quindi un pellegrinaggio che padre Schnöller delinea con la chiarezza che gli deriva dall'essere egli stesso uno strannik assai avanzato nella "via del ritorno", capace però di guidare a sua volta altri viandanti. Il paesaggio delineato, da Occidente a Oriente, è ampio e affascinante, a rappresentare l'identica aspirazione dell'uomo al bene, al trascendente.
Uno strano viaggio, uno strano pellegrinaggio: seduti al mattino presto o alla sera su un cuscino o uno sgabello, con la schiena eretta, immobili ai quattro punti cardinali, a tentare di disincantarci da quell'io in cui albergano tutti i desideri, le illusioni e le infinite effimere richieste, per riscoprire il Sé silenzioso dove, come in un lago che rispecchia la luna nella notte, ogni domanda diventa muta, e solo la silenziosa chiarità delle acque narra, a chi sa ascoltare, la magnifica e terribile storia del mondo.
Gianpietro Sonō Fazion
Dettagli Libro
Editore | Appunti di viaggio |
Anno Pubblicazione | 2014 |
Formato | Libro - Pagine: 248 - 14x21cm |
EAN13 | 9788887164664 |
Lo trovi in: | Meditazione |
Autore
Dello stesso autore:
Vuoi essere il primo a scrivere una recensione?
Scrivi una recensione e guadagna Punti Gratitudine!
Scrivi una recensione!