EDUCAZIONE E FAMIGLIA   |   Tempo di Lettura: 9 min

4 Perle che un Genitore deve Sapere sul Proprio Bambino

4 Perle che un Genitore deve Sapere sul Proprio Bambino

Anteprima del libro "Calmati Ca**o" di David Vienna

Il mio bimbo ha la testa schiacciata

Quando si tratta di posizioni per dormire, sulla schiena è meglio. O almeno così dicono. Magari non sapete chi lo dice, ma sicuramente ha una specializzazione medica e altri titoli che mettono soggezione. Quindi fidatevi e basta. E già che ci siamo, non sentitevi minacciati dal fatto che io abbia conseguito un dottorato in teologia alla Universal Life Church. Potete anche voi raggiungere lo stesso obiettivo se avete determinazione, una connessione internet, quaranta euro e una bottiglia di Pinot nero. Ma sto divagando.

E noto che dormire sulla schiena aiuta a prevenire la sindrome da morte infantile improvvisa (SIDS), quindi vi assicurate che di notte il vostro bimbo sia posizionato supino, con la faccina rivolta verso il soffitto, magari controllando di tanto in tanto che non si giri durante quei rari momenti di sonno vero. Per evitare che rotoli sulla pancia, avete anche provato quei piccoli cubi di gommapiuma fatti apposta, usandoli però più per aiutarlo a girarsi sul fianco e a fermarsi lì che non per contenzione.

Comunque diciamo che, grazie all’attenzione con cui avete vigilato, ha sempre dormito sulla schiena. Ecco, allora, che la sua testa assomiglierà a una padella.

Tutto quel tempo passato a dormire nella stessa posizione gli ha spiaccicato la testa come quando si schiaccia il pongo. Avete creato l’unico bambino bidimensionale al mondo. Avrà un nettissimo svantaggio aerodinamico nella gare di atletica leggera. Ma si farà prima a tagliargli i capelli.

Calmati ca**o: Questa condizione, la plagiocefalia, è comune. Mano a mano che il bimbo cresce, molto probabilmente la sua testa si arrotonderà da sola. Fate in modo che quando è sveglio non stia sulla schiena. Se vi sembra che la situazione non si sistemi arrivati ai 6 mesi di età, il vostro medico potrà consigliarvi la cosiddetta “terapia del casco”, che implica l’uso di copricapi futuristici per aiutare a rimodellare la testa. Se vi dovesse capitare, avete il permesso di raccontare alla gente che vostro figlio è un astronauta.

Inoltre, quando avrà ormai superato i mesi più a rischio di SIDS (intorno ai dodici mesi di età, o prima se il vostro pediatra ve lo dice), potete iniziare a modificare la posizione in cui dorme per favorire l’adattamento della testa. È però vero che a questo punto il piccolo avrà già imparato a rotolarsi e muoversi da solo, quindi modificarne la posizione potrebbe essere inutile. Oh, e quei cubi di gommapiuma? I medici non li raccomandano mai. E prima che me lo chiediate, gli esperti sono unanimemente contrari al nastro adesivo.

Il mio bimbo ha mangiato quello che ha raccolto per terra

Siete in cucina ad affettare le zucchine, orgogliosi di esservi organizzati la vita in modo da cucinare, almeno per una volta, una cena vera. Il vostro piccolo fa i suoi gorgheggi mentre esplora il pavimento di linoleum. Questa immagine di una casa felice e di un bimbo contento cresceva dentro di voi già nel momento in cui per la prima volta avete accennato ad ampliare la famiglia. Vi girate per condividere lo sguardo di vostro figlio e catturare quell’emozione come un film che si snoda nella mente. Sapete che il piccolo non ricorderà quel momento quando sarà grande, ma siete anche consci che in qualche modo ne influenzerà positivamente la crescita.

E quando vi girate, ecco che lo vedete cacciarsi in bocca un ciuffo di peli di cane.

Se siete in allerta e pronti (cosa che non è), gettate via il coltello prima di correre verso di lui, lo prendete in braccio e gli infilate le dita in bocca per tirar fuori quel ciuffo di peli grigi di Rex. Ma, cavoli, Rex ha il pelo bianco. La matassa di peli è diventata grigia per lo sporco e le briciole e si, anche per tutti quegli acari della polvere che si annidano negli angoli e nelle fessure. Oddio, quel film che si snoda nella mente ora è diventato qualcosa di più simile a un film dell’orrore giapponese.

Mentre il piccolo piange e voi gli raschiate la lingua con le dita, ecco che vi passano davanti tutte le più terribili malattie che potrebbe prendere dopo aver mangiato il pelo sporco del cane: raffreddore, influenza, infiammazione alla gola, filaria, Escherichia coli, rabbia. E vi chiedete chi mai potrebbe giudicarvi male se rasaste a zero il cane.

Calmati ca**o: Non solo il pelo del cane non è tossico, ma è anche commestibile. Solo però quanto lo può essere il cartone, cioè in senso biologico. Non dovete mica servire pelo di pastore australiano in casseruola a una festa. Osservate il vostro piccolo per vedere se mostra segni di qualche disturbo, come nausea o febbre, ma più probabilmente sarà traumatizzato dalla vostra reazione piuttosto che dall’antipasto a base di peli. Non solo; l'esposizione alla sporcizia, ai peli e ad altra roba simile in realtà aiuta a ridurre il rischio di allergie e asma. Quindi, il vostro bimbo può benissimo usare allo scopo i peli del vecchio Rex.

A proposito: in uno dei miei primi ricordi ci sono io che prendo a spallate il nostro bobtail per mangiare il suo cibo dalla ciotola. A parte la passione di inseguire palline da tennis e abbaiare al postino, ne sono uscito bene.

La cacca del mio bimbo esce come un proiettile

Avete sicuramente sentito racconti horror sul cambio dei pannolini. Ma una volta avevate un cane debole di stomaco, quindi vi sentite preparati a maneggiare un pannolino esplosivo o due. Per superare ogni possibile caos fecale, cambiate quello del vostro piccolo al primo segno di disagio, sperando di evitare un sudiciume incontenibile.

Poi però accade.

Mentre lo cambiate, vi spara addosso un getto di fango verdastro.

E continua a uscire, ancora e ancora. Non si ferma.

Ora il ripiano dove cambiate il piccolo e parte del muro devono sopportare una verniciata in un osceno stile Jackson Pollock, e voi cercate debolmente di capire come tutto quel fluido possa uscire da vostro figlio.

E cosa dire poi del colore? Quella sfumatura di verde non fa forse sembrare la casa una riserva naturale? Figurarsi poi se gocciola sulle vivaci tonalità del tappeto nella stanza dei bambini.

No, non può essere normale. Può significare una cosa sola: vostro figlio ha contratto una malattia rara che liquefa le budella dei bambini e devasta mentalmente i genitori.

Calmati ca**o: Congratulazioni! Vi siete appena guadagnati una medaglia al merito. Appuntatevela pure sul petto e mostratela con orgoglio, perché chiunque abbia cambiato un pannolino ha sperimentato la fontana di popò. La materia fecale di un neonato, che come colorazioni spazia da un paio di Dockers fino agli arcobaleni delle parate gay, è quasi sempre fluida. Ciò accade perché biologicamente il vostro bimbo cambia parecchio nei primi mesi. Con i primi movimenti, il suo intestino evacua praticamente cellule e altre sostanze che ha ingerito mentre era nella pancia della madre. Dopo, tutto quello che manda giù, dal latte materno ai vari tipi di latte che magari usate come integrazione, va a determinare la consistenza della cacca, il suo colore, la frequenza dell’evacuazione e... anche la traiettoria. E sì, a volte ce ne una quantità che può gelare l’anima. Gli altri genitori vi sono vicini nel vostro dolore, ma quando c è da pulire siete soli.

Il mio bimbo non si attacca al seno

Quando arriva il momento di nutrire vostro figlio, medici e nutrizionisti sono tutti d’accordo che niente è meglio del latte della mamma, almeno fino a quando gli scienziati non perfezioneranno una futuristica pillola alimentare. Il latte materno fornisce al piccolo tutto quello di cui ha bisogno, inclusi gli anticorpi che lo aiutano a costruire il suo sistema immunitario. Allora perché vostro figlio non vuole la tetta?

Avete cercato di imparare tutte le tecniche possibili, avete consultato esperti di allattamento e avete persino preso lezioni. Ma il vostro bimbo mostra per il latte della mamma lo stesso interessamento che mostrerebbe per il conteggio dei consumi elettrici. Insistere e tentare di farlo attaccare al seno si rivela inutile e, nelle rare occasioni in cui lo fa, poi si stacca subito. Raccontate le vostre sedute di allattamento come un appassionato di pesca sportiva che ha mancato per poco una grossa trota: «Ce l’avevo quasi».

Inoltre vi perdete qualcosa di inestimabile valore: l’attaccamento emotivo. Gli stessi esperti che illustrano i benefici dell’allattamento materno sostengono anche come esso serva a creare un legame speciale tra madre e bambino, di quelli che vi garantiscono che vostro figlio vi chiamerà tutti i fine settimana e vi manderà un mazzo di fiori ad ogni festa della mamma. Mentre invece, i bambini che non vengono allattati al seno e che non sviluppano il legame emotivo con la madre, diventano dei mentecatti socialmente disadattati o, peggio, dei politici.

Calmati ca**o: Sì, il latte della mamma è da sballo, ma la cosa più importante è che vostro figlio venga nutrito. Quindi, una volta che ha sviluppato i muscoli della suzione, se salta fuori che non riesce ad attaccarsi, riempite il vostro biberon con il vostro latte o usate dei latti alternativi e alimentate il piccolo così. È importante continuare a provare per vedere se si attacca al seno, ma sappiate che anche tenerlo tra le braccia mentre succhia dal biberon gli garantirà un buon legame emotivo. Inoltre, il pediatra comunque vi dira se il piccolo necessita di un ulteriore sostegno, e potrà suggerire delle integrazioni al latte materno per aiutare la crescita e l’aumento di peso. Abbiamo fatto così con uno dei nostri figli, che da piccolo per noi era magro come un’acciuga ma aveva una corporatura perfettamente accettabile.

Questo testo è estratto dal libro "Calmati Ca**o".

Data di Pubblicazione: 16 aprile 2018

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