Cambiare i pensieri, cambiare le abitudini alimentari
CAPITOLO IV
Cambiare i pensieri, cambiare le abitudini alimentari
Se volete cambiare le vostre abitudini alimentari basate sull'emotività, dovete riuscire a cambiare il vostro modo di vedere le proprietà consolatorie del cibo. Se pensate che solo il cibo possa farvi sentire meglio in momenti di stress, avrete difficoltà a trovare altri modi di migliorare il vostro umore. Spezzare il collegamento mentale tra cibo e conforto potrebbe richiedere un grosso sforzo, perché è un concetto molto radicato.
Potrebbe farvi bene anche considerare in chiave positiva i vostri pensieri negativi: i pensieri pessimistici non fanno altro che farvi sentire peggio, e potrebbero anzi scatenare la vostra necessità di conforto. Il vostro compito in questo capitolo è imparare a generare pensieri più confortanti di quelli negativi che avete di solito. Riempiendo la mente di immagini e idee confortanti e rilassanti diminuite le probabilità di cercare il cibo per affrontare lo stress o la negatività.
Scrivere un diario per rafforzare le difese mentali
Quando si tratta delle mie emozioni, mi sento persa. Tenere un diario mi aiuta a capire le vere motivazioni della mia fame da stress. Quando scrivo delle mie difficoltà, spesso scopro che mangio troppo perché sono ansiosa per qualcosa. Mangiare calma i miei nervi. Mentre scrivo non mi giudico: cerco semplicemente di capire perché continuo a ricadere nella fame emotiva, e riesco a trovare degli indizi su come essere più preparata la volta successiva.
(Olivia)
Scrivere dei propri problemi è un modo semplice e clinicamente dimostrato per confortare se stessi (Keeling e Bermudez 2006). Esiste addirittura un intero ramo della psicologia che si occupa del potere guaritore del diario: si chiama terapia narrativa. La teoria si basa sulla riscrittura e l’esternazione dei propri sentimenti: essenzialmente significa prendere qualunque sentimento intrappolato dentro di voi e descriverlo nero su bianco, in modo da poterlo vedere da un’altra prospettiva. I sentimenti non esaminati sono come potenti correnti oceaniche: possono spingervi in direzioni che voi non volete prendere.
Perché tenere un diario è utile? I benefìci sono molteplici. Innanzitutto può essere illuminante: scrivere aiuta a prendere consapevolezza di ciò che spinge a mangiare per consolarsi. Molte persone che soffrono di fame nervosa pensano di mangiare solo per il piacere di farlo, ma spesso dietro c’è molto di più; tenere un diario aiuta ad affrontare il problema direttamente esaminandolo in profondità. È l’opposto che mangiare per annullare i sentimenti, impedendovi così di analizzarli. Dopo aver scritto sul diario potreste comunque voler mangiare per ragioni emotive, ma capirete meglio perché sentite quella necessità in quel momento.
Il secondo beneficio di tenere un diario è che può aiutarvi a riflettere sulla vostra situazione in modo più positivo e realistico. Poniamo che Bob stia avendo una giornata pesante. Potrebbe dire a se stesso: “Questo è il peggior attacco di fame nervosa che io abbia mai avuto”, ma quando scrive sul suo diario capisce che quel recente attacco non era in realtà la peggiore abbuffata che avesse mai fatto. Quello che lo turbava non era la quantità di cibo, quanto piuttosto il senso di colpa e la delusione verso se stesso. Per lui era difficile rendersene conto prima di scriverlo.
Infine, tenere un diario vi offre uno spazio in cui prepararvi al successivo attacco di fame da stress. Esprimendo chiaramente le difficoltà che avete incontrato in passato potrete predire la vostra reazione futura e pianificare il modo di affrontare quelle difficoltà in modo più produttivo la volta successiva.
Come tenere un diario: consigli di scrittura
- Per abituarvi a tenere un diario, programmate di farlo regolarmente alla stessa ora ogni giorno. Per esempio potreste prendervi venti minuti ogni mattina prima di colazione, oppure potreste scrivere dopo aver messo a letto i bambini alla sera.
- Se non vi piace dilungarvi nella scrittura o pensate di non avere tempo, iniziate annotando ogni giorno alcuni appunti in un’agenda.
- Scrivete senza correzioni; cercate di non censurarvi e di non cancellare. Seguite semplicemente il flusso dei pensieri. In psicologia questo si chiama libera associazione, che significa lasciare che la vostra mente vi porti dovunque voglia.
- Ogni volta che scrivete sul diario fate un riassunto del passato, del presente e del futuro. Lo schema è il seguente: “In passato questo problema mi faceva sentire… Nel momento presente questo problema mi fa sentire… E in futuro ciò che vorrei fare o dire relativamente al problema è…”.
- Se trascorrete molto tempo al computer, provate un diario online: ci sono molte possibilità gratuite disponibili su Internet.
Data di Pubblicazione: 29 settembre 2017