La gemmoterapia è una preziosa pratica terapeutica basata sulle gemme. Scopri come può aiutarti nel tuo percorso di guarigione e nel tuo benessere psicofisico.

Alla scoperta di una magica terapia naturale

La gemmoterapia, meravigliosa pratica terapeutica

Questo libro è una sintesi bibliografica di parecchi testi, arricchita da aneddoti e punti di vista personali.

Dopo dieci anni che raccolgo gemme e consiglio la gemmoterapia, ho accumulato numerose testimonianze. L'obiettivo di questo volume è rendere accessibile a tutti il meraviglioso aiuto offerto da questa terapia.

Durante le conferenze e le fiere si ripresentano regolarmente alcune domande: ecco quindi un compendio di risposte, sviluppato via via nel corso di queste pagine.

Buona scoperta, e che questo lavoro possa contribuire a una migliore salute per voi, i vostri familiari, amici e conoscenti.

Che cos'è la gemmoterapia?

Si tratta di una pratica terapeutica basata sulle gemme e sui giovani germogli di alberi e arbusti. Queste parti vengono macerate in una miscela di alcol e glicerina (o di miele).

La gemmoterapia è una cura derivata dagli alberi. Ѐ stata messa a punto negli anni Cinquanta del Novecento dal dottor Pol Henry ed è stata sviluppata a partire da quel periodo.

Le sue principali caratteristiche sono:

• la rigenerazione degli organi indeboliti;
• il drenaggio degli organi ingorgati;
• il conferimento di una migliore vitalità generale.

Rigenerando gli organi indeboliti, la gemmoterapia permette di limitare l'invecchiamento prematuro degli organi, di contrastare processi morbosi nel corpo e di porre rimedio ad affezioni acute o croniche.

Drenando gli organi, aiuta il corpo a eliminare gli ingorghi, le tossine, la stanchezza, l’acidità e inoltre contribuisce a una maggiore fluidità, a una minore contaminazione interna e a un miglior funzionamento dell’organismo.

Apportando una migliore vitalità generale, la gemmoterapia:

• riduce la sensibilità alle malattie, ai virus e ai batteri;
• stimola le difese immunitarie;
• migliora la salute fisica e mentale;
• limita invecchiamento dei tessuti;
• apporta una forma di ringiovanimento.

Che differenza c'è con l'aromaterapia?

Prima di menzionare le differenze, possiamo citare una somiglianza importante: entrambe sono terapie basate sulle piante.

Si inseriscono in un approccio olistico alla salute, nel senso che sono aiuti naturali che sostengono l’organismo per alleviare problematiche diverse. Vengono impiegate come complemento di altri supporti, come l'attività fisica e un'alimentazione idonea, gli integratori alimentari... Queste due terapie possono essere praticate abbastanza facilmente in ambito familiare.

Ciò che le differenzia è soprattutto l’origine e il modo in cui agiscono. Gli oli essenziali usati in aromaterapia provengono dalla distillazione di piante aromatiche.

I prodotti utilizzati in gemmoterapia derivano dalla macerazione di gemme di alberi e arbusti in un liquido alcolico.

Schematicamente, l’aromaterapia tratta i problemi di salute acuti, agendo vigorosamente sul breve termine. La gemmoterapia agisce piuttosto su problemi cronici e sul lungo termine. Per esempio, nel caso di un problema di dolori articolari al ginocchio, per alleviare il dolore è normale usare oli essenziali antidolorifici e antinfiammatori come la gaulteria, l'eucalipto citrato o il lemon grass; per un'azione antinfiammatoria in profondità e per rigenerare l’articolazione sono più adatti i macerati di ribes nero, pino o vite.

Aromaterapia e gemmoterapia sono dunque complementari.

Le basi scientifiche della gemmoterapia

L'utilizzo terapeutico delle gemme è stato veramente studiato a partire dagli anni Sessanta del Novecento. Ne emerge che questa terapia presenta pochissimi effetti collaterali o controindicazioni. Dolce e allo stesso tempo efficace, la gemmoterapia trova quindi in modo naturale il proprio posto tanto presso i professionisti della salute quanto in ambito familiare, proprio come l’aromaterapia.

Fin dall'inizio, gli scienziati che hanno studiato la gemmoterapia hanno preso una direzione opposta rispetto ai modelli della fitoterapia. Con la comparsa dell’informatica e dell’elettronica, la fitoterapia si è basata sull’analisi delle molecole, attribuendo loro proprietà medicinali e sviluppando in questo modo l’approccio medicinale “chimico” che è alla base dei farmaci.

La gemmoterapia ha seguito un'altra strada.

I precursori hanno stabilito come postulato che non serviva a nulla esaminare una pianta per conoscerne le molecole. Il loro obiettivo non era fabbricare farmaci di laboratorio, bastava il laboratorio della foresta.

Nella natura c'è una sorta di mistero che riguarda la complessità e composizione delle piante e il modo in cui le loro molecole agiscono. E poi, i nostri strumenti moderni riescono ad analizzare tutto? Ci sono dunque voluti decenni di studi sugli effetti di queste preparazioni a base di gemme. I risultati ci sono.

Oggi, dopo cinquant'anni di arretramento e volgarizzazione della gemmoterapia, la base di dati è enorme.

Ѐ interessante osservare che questa terapia, diventando popolare, prende una direzione originale.

Decine di migliaia di testimonianze vengono trattate ogni anno allo scopo di affinare le conoscenze in materia di proprietà delle gemme. Questo favoloso slancio generale si situa all’opposto del lavoro dei chimici in laboratorio, consistente nell’analizzare le piante ed effettuare test sugli animali. Questo slancio popolare è tanto maggiore per il fatto che è facile autoprodurre macerati di gemme.

La gemmoterapia funziona sugli animali?

Negli anni Ottanta del Novecento, i ricercatori hanno effettuato prove sugli animali prima dei test su esseri umani volontari. Apparve che i benefici erano globalmente simili. Ѐ quindi possibile utilizzare la gemmoterapia nella cura degli animali.

Tuttavia, una problematica dell’impiego veterinario sta nella difficoltà della diagnosi. Gli animali mostrano raramente la loro sofferenza.

Allora la gemmoterapia viene usata come terapia preventiva o dopo la diagnosi del veterinario.

La gemmoterapia funziona anche sulle emozioni, come i rimedi floreali di Bach?

Relativamente all’influenza dei macerati di gemme sulla psiche, sono da evidenziare varie piste complementari. Prima di tutto, ci sono dei macerati specifici che hanno come obiettivo il cervello. Possiedono azioni dinamizzanti (rosmarino, per esempio) o calmanti (come il fico o il tiglio).

Ci sono poi parecchie testimonianze sull’azione dei macerati sulla psiche. Queste informazioni sono in corso di elaborazione. Infine, a basse dosi, i macerati agiscono sulle emozioni, grazie all’effetto elisir raccomandato dal dottor Bach.

Questo approccio sensoriale è presentato fin dagli anni Novanta del Novecento, soprattutto su impulso del dottor Tétau. Personalmente, distinguo tra macerati ed elisir.

I primi, più concentrati, sono orientati piuttosto verso i sintomi, quelle manifestazioni della disarmonia del corpo e della necessità di un aiuto per migliorare. I secondi, più diluiti, corrispondono più a un sostegno emotivo o spirituale.

Sono legati piuttosto al “carattere” degli alberi.

E l'aspetto vibrazionale?

Anche la questione vibrazionale ritorna abbastanza di frequente, visto che parecchi terapeuti utilizzano diversi strumenti di test vibrazionali (pendolo, antenne...).

La presente opera non affronta questo aspetto. Tuttavia, possiamo avanzare diverse osservazioni per fornire elementi di risposta. Le testimonianze indicano che un approccio dolce verso gli alberi, il fatto di spigolare piuttosto che di raccogliere in quantità, lo stato di animo tranquillo del raccoglitore, la qualità delle gemme, il tempo tra raccolta e macerazioni sono fattori che sembrano influenzare la qualità vibrazionale della preparazione.

Abbiamo anche testimonianze originali che aprono nuove prospettive sull’impiego dei macerati. Un agopuntore li utilizza al posto degli aghi, con risultati sorprendenti. Si moltiplicano gli aneddoti relativi ai benefici del macerato lasciato semplicemente nelle vicinanze (in tasca o sul comodino).

Per esempio, mentre finivo di scrivere questo libro, ho ricevuto una testimonianza di una donna che aveva avuto un’esperienza con il macerato di sanguinella. Da mesi si svegliava la notte con vampate fastidiose. Aveva provato diversi trattamenti senza successo.

Scettica, aveva acquistato un flacone di macerato di sanguinella e l’aveva lasciato sul comodino per utilizzarlo quando il suo scetticismo fosse diminuito. Alla fine, senza averne presa una sola goccia, il macerato agì e per la prima volta dopo mesi lei ebbe un solo risveglio notturno, poco agitato. Le testimonianze si moltiplicano e sono in corso studi sulla questione. Il fatto è che i risultati positivi ci sono.

A cosa serve dunque la gemmoterapia? A limitare la sofferenza e a vivere meglio, grazie al supporto degli alberi.

Breve accenno al funzionamento della gemmoterapia

La gemmoterapia è particolarmente efficace per le affezioni croniche e i problemi di salute dovuti all’eta. I recenti lavori di ricerca sugli alberi hanno evidenziato funzionamenti che consentono di comprendere meglio “l’effetto gemmoterapia”. Gli alberi non possono spostarsi, e vivono in condizioni climatiche estreme e mutevoli in base alle stagioni: freddo intenso, eccesso di caldo, siccità o canicola... Per sopravvivere, hanno sviluppato un'originale capacità di adattamento.

Le gemme sono presenti su tutto l’albero. Ce ne sono di visibili, alla base delle foglie, e anche parecchie che non si vedono (in quanto minuscole) distribuite su tutta la superficie legnosa del vegetale — tronco, rami e ramoscelli.

Queste gemme agiscono come sensori e regolatori. Sono ben visibili in estate, autunno e inverno. Infatti durante la stagione primaverile le gemme principali si aprono e allungano diventando giovani germogli.

Alla fine della primavera ramoscelli, foglie e gemme si sono sviluppati e cominciano a diventare rigidi. Le gemme invisibili, distribuite sul legno, assicurano da parte loro la crescita del diametro dei rami e del tronco.

La gemmoterapia riguarda le gemme principali nel periodo della schiusa, all’inizio della primavera.

Ora, al momento dell’apertura delle gemme, circola un’informazione lungo tutto l'albero. I sensori arborei, che si immagina siano le gemme, interrogano l'ambiente.

Valutano il contesto e adattano la crescita in funzione di queste informazioni: sarebbe a dire che l'informazione genetica dell'albero è modificata per garantire il migliore adattamento all'ambiente.

In effetti, non è il codice genetico che cambia, è piuttosto una scelta tra le possibilità di questo codice genetico a esprimere questa o quella qualità.

Così, quando diciamo che il Ginkgo biloba o il platano resistono a un forte inquinamento, non è esattamente così. Questi alberi hanno effettivamente sviluppato una capacità di adattamento al parametro "inquinamento" superiore a quella di altri alberi. Così, nella diversità di soluzioni possibili nel programma genetico, alcuni alberi sono più idonei in ad adattarsi a eccessi di umidità, siccità, freddo e caldo.

Ѐ anche questa capacita di adattamento a permettere la talea: un frammento di foglia o di ramo può sviluppare radici e dare vita a un nuovo individuo. Un po’ come se, tagliandoci i capelli, questi ultimi facessero spuntare un corpo al di sotto per fare un nuovo individuo.

All'apertura delle gemme c'è dunque questa straordinaria capacità dell'albero di interrogare l'ambiente circostante e di riprogrammare gli organi (radici, tronchi, futuri rami, futuri frutti...) per soffrire meno dei rischi ambientali e schiudersi in modo duraturo.

Data di Pubblicazione: 8 giugno 2022