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Ancoranda - Agenda 2017 - Anteprima

Avevate mai notato come una sola parola, in relazione a dove mettete l’accento dica una cosa ed il suo esatto opposto?

Avevate mai notato come una sola parola, in relazione a dove mettete l’accento dica una cosa ed il suo esatto opposto?

Se alla parola “ancora” mettete l’accento sulla prima lettera, ottenete il simbolo dell’immobilità e del radicamento per eccellenza, ossia l’àncora: gettiamo in acqua l’àncora e fermiamoci qui.

Se invece l’accento lo ponete più avanti, leggendo “oltre” l’immediato, ottenete la parola preferita da chi con fanciullesco entusiasmo non si vuole fermare mai, e non riesce a placare la propria sete di esperienza, ossia ancòra: bello questo gioco, continuiamo, facciamolo ancòra! Interessante vero?

Questa agenda vuole proprio fare in modo che per 365 giorni si possa sperimentare come il prendersi il tempo necessario nel soffermarsi ad osservare il significato unificato del corpo e della natura, ci possa radicare nel momento, nelle acque sicure della nostra essenza, proprio per scorrere in quel flusso continuo che continuiamo a sperimentare: l’universo è in continua espansione, e continua ancora oggi a farlo come fosse un tributo alla sua fantasia creatrice infinita.

Questa è l’unione degli opposti: restare fermi ed immobili sapendo che così si continua l’opera di divina creazione.

“Sii immobile e sappi: io sono Dio”.

Impareremo come nelle creazioni della natura, della musica, della biologia, della fisica, delle stelle, dell’arte, del cinema, dell’alchimia e di tutto ciò che riconosciamo come davvero Bello, troviamo una matrice comune da cui tutto si dipana in modo frattale ed infinito. Il ciclo delle reincarnazioni, che ora sappiamo non essere altro che lo scorrere fluido e morbido della natura nel suo momento di presenza senza tempo, può essere finalmente riconosciuto per ciò che è: semplicemente vita che si dispiega. Questo, solo fino a quando brilleremo ancora di quell’energia infinita nata prima di questa nostra luce, che in un momento ci farà scomparire da qui: saremo ben più che immortali, saremo ultra-mortali, ossia oltre la morte. Li non esisterà più. Riconoscere questo sottile ed indissolubile filo creatore nello scorrere di ogni singolo giorno, farà la differenza tra la sconfitta e la vittoria, tra vivere e morire: tutto si decide oggi nel qui ed ora. Come ricorda sempre il grande maestro Fabionesan:

“Ora noi, o risorgiamo come squadra, o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l’altro fino alla disfatta. Siamo all’inferno adesso signori miei, credetemi. E possiamo rimanerci facendoci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando… verso la luce! Possiamo scalare le pareti dell’inferno un centimetro alla volta. Io però non posso farlo per voi (…). E scopri che la vita è un gioco di centimetri (…) e scopri che i centimetri che servono sono dappertutto intorno a noi (…), ad ogni minuto, ad ogni secondo… e noi ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri, il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza tra vivere e morire! E vi dirò una cosa: in uno scontro è colui che è disposto a morire che guadagnerà quel centimetro, e io so che se potrò avere ancora un esistenza appagante sarà perché sono disposto a battermi per quel centimetro. La nostra vita è tutta lì, in questo consiste: in quei 10 centimetri davanti alla faccia! (…) E noi o risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente. È tutto qui. Allora: cosa volete fare?”

L’alchimia della trasformazione: morire nella nostra vecchia personalità per risorgere come esseri nuovi e lucenti. Questo è lo scopo di questa agenda: giorno per giorno farsi illuminare la strada da tutti quei centimetri di verità da sperimentare che si palesano davanti a noi, così da crescere ancora ed ancora nei progetti di infinita sperimentazione, ancorati nella certezza che la strada che stiamo seguendo è quella giusta ogni benedetto giorno.

Facciamolo insieme.

Come usare l’agenda

I principi olistici oramai li conoscono tutti: ogni cosa è un ciclo che fa scorrere tutto in un flusso di perfezione che ritroviamo nella natura, nel corpo umano e nell’universo e in tutto il creato in ultima istanza. Per millenni chiunque la pensasse come noi ha dovuto iscriversi in corporazioni segrete, in società iniziatiche per potersi proteggere da chi li perseguiva come emanazione del demonio. Del resto la posta in palio era davvero grande: ricordare alle persone che sono in toto artefici del proprio destino voleva dire togliere la necessità di dover ricorrere ad un intermediatore tra noi e il Divino. Quando il Divino ci ricordiamo di esserlo noi, beh, quale religione ci potrebbe mai servire? Quale guru ascolteremmo mai più? Che guida seguiremmo quando ricordiamo di essere gli unici a poter sapere dove vogliamo andare?

Oggi noi però abbiamo un’arma in più: la Fisica. Questa è un’epoca nella quale grandi menti hanno potuto sperimentare nei laboratori quella che loro credono sia scienza meccanica, ma che in realtà è solo metafisica.

La ricerca della particella di Dio portata alla ribalta al C.e.r.n. di Ginevra ci ha permesso di ricordare per un attimo questa cosa. Del resto la ricerca di quella particella che conferisce la massa all’energia, sembra proprio il tentativo di svelare come lo Spirito santo è divenuto Figlio del Padre: l’energia, il verbo che si è fatto carne ed ora abita in mezzo a noi. Ma molto più in mezzo di quanto crediamo…

«L’ipotesi più importante di tutta la biologia, per esempio, è che ogni cosa che l’animale fa, l’atomo lo fa. In altre parole non c’è niente che le creature viventi facciano senza che lo si possa ricondurre al fatto che sono composte di atomi in accordo con le leggi della fisica».

Traduzione ancora più semplice di come il grande Richard P. Feynman, premio Nobel per la fisica ci abbia già detto: ogni azione, forma, comportamento umano o di una macrostruttura in genere, deriva dallo stesso movimento fatto dall’atomo che li compone. È la benedizione finale della scienza accademica del motto ermetico.

Come in alto così in basso. Come dentro così è fuori”.

È il grande suono che nelle profondità delle miniere di Moria inizia a far pulsare ogni angolo e cunicolo conosciuto: è il cuore vivente della generazione alchemica di tutto ciò che noi riusciamo a vedere con i nostri occhi. Sono sia i Demoni che gli Dei del nostro mondo antico: sono le fondamenta della nostra personalità.

Da quando la fisica ci ha mostrato che il risultato della forma materiale delle cose è direttamente derivata dall’energia plasmante contenuta negli spazi subnucleari, è ripartita la ricerca di contatto proprio con quest’ultima: come fa qualcosa di inconsistente, non visibile, di solamente energetico a trasformarsi in qualcosa di sperimentabile in 3D?

Riportare l’attenzione sulla vibrazione atomica significa mandare informazioni istantanee a tutti quegli atomi a noi connessi: questo è l’Entanglement.

testo agenda

Un altro premio Nobel, Paul Maurice Dirac, l’ha pure quantificato matematicamente: qualsiasi sistema sia mai stato in relazione con un altro, manterrà con esso una relazione al di là dei limiti dello spazio e del tempo; al variare di uno dei due sistemi, varierà istantaneamente anche l’altro; qualsiasi memoria contenuta in uno dei due, resterà per sempre accessibile e scaricabile dall’altro. Avete letto la buona notizia vero?

Se riusciamo a metterci in relazione con qualcosa che vogliamo e che esiste già nella forma esatta che noi vorremmo, essa si scaricherà come avviene con internet, anche all’interno dei nostri atomi che configureranno tutto il nostro corpo in modo coerente a quell’informazione.

Volete essere sani?

Volete essere sani? Basta collegarsi a qualcuno di sano. Volete essere ricchi? Dovete collegarvi a qualche miliardario. Volete essere santi? Collegatevi a qualcuno che rappresenti il vostro concetto di santità. Da qui è nata la New Age con la sua spinta e volontà di riuscire ad ottenere questo collegamento con esercizi di tipo meditativo profondo. Bene, è stato un inizio. Ma soprattutto è stato un errore di interpretazione dell’equazione. Si, perché forse quello che stiamo dimenticando è che tutti deriviamo da un unico evento creativo, indipendentemente che lo si voglia chiamare Big Bang oppure Genesi. Tutti eravamo già uniti in quel nucleo iper-caldo ed iper-denso prima che il grande scoppio creativo avesse inizio; tutti eravamo già connessi in quei pensieri pre-creativi prima che il grande verbo li mettesse in essere nell’universo; in ogni caso, l’unica cosa certa è che tutto ciò che ci stanno cercando di far ottenere con fatica creatrice di focalizzazione 5 continua ed intenzionale, è già nostra in virtù del fatto che la connessione con qualsiasi cosa è sempre rimasta nostra fin dall’inizio del non-tempo.

Tutto, ogni cosa, ogni esperienza, ogni via mai tracciata da qualcuno o qualcosa in qualsiasi tempo è già accessibile a chiunque altro grazie alla connessione, all’Entaglement esistente tra noi e loro in virtù dell’inizio della creazione unificata. Non abbiamo scampo: tutto l’universo è nostra responsabilità creativa. Tutto ciò che facciamo e siamo si scarica in una sorta di hard disk cosmico a cui tutti possono attingere. Anzi, a cui tutti sono GIÀ connessi.

Bisogna solo imparare, anzi, ricordare come fare a lasciar fluire tutto questo nella nostra vita cosciente. L’intento di questo libro è darci la possibilità di reinserirci nei normali cicli di natura dove questa connessione è continuamente presente e perpetrata. Pensate a cosa potrebbe voler dire anche solo riconnetterci ad una quercia secolare: per noi significherebbe scaricare dentro il nostro cervello il suo concetto di immortalità. Riconoscere le regole che sottendono la vita stessa della natura ci mette nella favorevole condizione di poter cominciare a far risuonare i nostri atomi e, quindi noi stessi, con la meravigliosa complessa semplicità di tutto il creato. I grandi maestri della storia non hanno mai fatto mistero del fatto che anche solo osservando la natura e rispettandola poteva portare al momento eterno, solo perché ci stavamo collegando a lei che già eterna lo è. O meglio, non è che lei lo è e noi no, solo che lei continua ad esserlo incurante di chi dice che l’unica certezza della vita è la morte. Tutto ciò che è natura universale, semplicemente torna sempre; il rosso è il naturale futuro del viola; il lunedì è, ahimè, il futuro della domenica, e per fortuna il passato del venerdì sera a cena.

Noi chiamiamo questa cosa immortalità: dopo ogni morte, la natura torna sempre alla vita. Per la natura invece è solo la normalità di ciò che è sempre stata. La paura nasce dall’aver smesso di lasciare che la natura più profonda dell’uomo si discostasse da ciò che, senza neppure pensare, tutta l’energia continua a fare, ossia ad emanare se stessa senza la minima possibilità di disperdersi. Con questa agenda faremo proprio questo: ad ogni mese verrà presentata la corrispondenza precisa con ogni colore, con ogni suono, con ogni segno astrologico, con ogni pianeta, con ogni fiore di Bach, ogni Enneatipo, ogni classe di conflitti psico-fisici, così che si possa cominciare a vivere secondo le regole stesse che la natura segue.

Le corrispondenze di base alle pratiche più semplici

Ad ogni giorno della settimana verranno associate le corrispondenze di base alle pratiche più semplici che tutti possono scegliere: i sette colori base, le sette note base, i sette pianeti base, i sette rimedi fitoterapici base, così che si possano abbinare, di settimana in settimana, i macro rimedi del mese con i micro rimedi dei singoli giorni. E per i più minuziosi proveremo anche ad inserire le specifiche per le differenti ore del giorno. Vi faccio un esempio. Se la seconda metà di gennaio (poi capirete) è caratterizzata dal colore viola (il primo delle 12 frazioni della luce visibile), tendenzialmente metteremo sempre un indumento viola. Solo che il lunedì lo abbineremo al colore blu, specifico del lunedì. Così come il venerdì lo abbineremo al colore rosso che vedremo essere il suo corrispettivo. E vogliamo essere ancora più incisivi? Alle 15 del pomeriggio metteremo anche una sciarpa verde. Lo so, vi starete chiedendo: “Ma davvero devo vestirmi di viola e rosso?

E anche la sciarpa verde! Non si può fare, sta male!” La risposta chiaramente la trovate in natura nel becco dell’ornitorinco, nel naso del formichiere, negli aghi di un riccio e nelle ali di un calabrone: potranno anche sembrarci buffi o esteticamente poco belli rispetto ai nostri canoni, ma adempiono ad una funzione che ha permesso loro di perdurare fino ad oggi. Tutto ciò che esiste ha una ragione d’essere, come impareremo. E quindi che viola e rosso siano. Lo stesso concetto varrà per le piante: se la seconda parte di agosto è dominata dall’influenza della Luna, e quindi con la sua segnatura presente nella lavanda, useremo tutti i giorni del mese proprio quest’ultima, ma il sabato, sotto Saturno segnato nel cipresso, lo abbineremo a questo. Semplice alla fine vero?

Se quindi la seconda metà di marzo risuona nella nota musicale LA, il giovedì la abbineremo alla nota RE. E alle ore 14 al Sol b.

Ora sapete come è quando nell’universo è nato l’accordo di Re maggiore: alle 14 del primo giovedì del primo Marzo mai esistito.

Così la natura ha creato le sinfonie del cosmo, le miriadi di varietà vegetali e di colori paradisiaci che caratterizzano la tanto decantata bio-diversità che dovremmo preservare e salvaguardare. Ma il nostro intento sarà soprattutto quello di emularla per ricominciare a fluire nella sua perfezione che sfocia nel ritorno perpetuo ad una vita sempre più ricca perché nuova ed armoniosa. E mi raccomando, questa è un agenda, quindi scrivete pure gli appuntamenti, ma soprattutto annotate tutto quello che di strano vi sembra vi capiti: tutto è un segno di chi siete e di come la vostra realtà si dispiega secondo il modo in cui voi la osservate.

Ogni sera riguardate la storia che i vostri appunti raccontano: è la vostra storia, siete voi e il vostro cammino. Vi sembrerà una magia notare come bastava davvero poco a permettere ai vostri desideri di manifestarsi davanti a voi. Bastava entrare nel flusso del più grande e vecchio dei viaggi: Quello della creazione.

Questo testo è estratto da "Ancoranda - Agenda 2017".

Data di Pubblicazione: 3 ottobre 2017

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