ALIMENTAZIONE   |   Tempo di Lettura: 4 min

Anteprima del libro "Disintossicati e Recupera la Salute in 11 Giorni" di Bernard Jensen

Anteprima del libro "Disintossicati e Recupera la Salute in 11 Giorni"

Per recuperare e mantenere una salute perfetta.

La morte inizia nel colon

La frase “la morte inizia nel colon” fu coniata quasi certamente dal biologo russo Elia Metchnikoff (1845-1916) durante gli ultimi anni che passò come ricercatore nei laboratori dell’Istituto Pasteur di Parigi. Mentre studiava la flora intestinale umana, si convinse che l'invecchiamento e la morte sono la conseguenza della graduale influenza distruttiva sull’organismo da parte delle tossine metaboliche prodotte dai batteri intestinali. Caldeggiava l’uso di alimenti derivati dal latte fermentato, ricchi di microrganismi benefici come il Lactobacillus acidophilus per escludere la presenza di batteri pericolosi e ridurre la loro influenza negativa sulla salute e i processi di invecchiamento. La fama raggiunta da Metchnikoff con il Nobel del 1908 (in fisiologia condiviso con Paul Erlich) e i prestigiosi premi e onorificenze ricevuti da altre istituzioni, produsse una generale accettazione delle sue teorie, circa la correlazione tra tossine intestinali e stato di salute da parte dei medici allopatici e di quelli esperti in cure naturali, e anche dall’opinione pubblica, sia in Europa che in Nord America.

Fra le persone che subirono la forte influenza delle idee di Metchnikoff, si annovera Sir Arbuthnot Lane,(1856-1943), medico della famiglia reale di Gran Bretagna e John Harvey Kellogg, (1852-1943), chirurgo e fondatore del famoso sanatorio di Battle Creek (USA). Entrambi i medici sottolineavano l’importanza della pulizia dell’intestino per una buona salute e longevità, condannando la tossiemia intestinale come la causa primaria della maggior parte delle malattie.

Dottor Lane

Il dottor Lane sosteneva di aver curato condizioni come artriti, asma e gozzo, rimuovendo chirurgicamente certe sezioni dell’intestino. Durante gli ultimi venticinque anni della sua vita, egli si convertì dalla chirurgia alla nutrizione, ritenendola il più efficace antidoto alla tossiemia intestinale. Lane sosteneva:

«Tutte le malattie sono causate dalla mancanza di certi principi nutrizionali come i sali minerali o le vitamine, o dall’assenza delle normali difese organiche come la flora protettiva naturale. Quando ciò avviene, i batteri tossici invadono il canale alimentare inferiore e i veleni che si generano entrano nel flusso circolatorio sanguigno inquinandolo, la conseguenza sarà il deterioramento e la graduale distruzione di ogni tessuto, ghiandola e organo corporeo».

Dottor John Harvey Kellogg

Il dottor John Harvey Kellogg, che era vegetariano, era convinto che il responsabile principale della tossiemia intestinale fosse l’alimentazione carnea, e ripeteva: «Le trasformazioni putrefattive che si verificano nei residui indigesti di questi alimenti, sono colpevoli per il 90% di tutte le malattie». Secondo Josh Clark, uno dei biografi di Kellogg: «L’influenza di Kellogg e il suo entusiasmo, fecero dell’intestino non solo un gradito soggetto per amabili conversazioni, ma una ossessione nazionale». In altre parole, la tendenza verso una nutrizione più attenta e una maggiore cura dell’intestino, instaurò una straordinaria armonia tra l’uomo e la natura e, durante il primo quarto del Ventesimo secolo fu da sprone verso una salute migliore.

In questi ultimi anni, le nuove tecniche di ricerca sulla tossiemia intestinale stanno confermando le scoperte basilari fatte nell’ultima parte del Diciannovesimo e la prima del Ventesimo secolo.

Secondo le recenti notizie rilasciate dalla International Foundation for Functional Gastrointestinal Disorders [Fondazione internazionale per i disordini funzionali gastrointestinali, N.D.T., milioni di persone di ogni età (più del 20% della popolazione - uomini, donne e bambini) sono afflitte da disordini intestinali. Escludendo il raffreddore, la sindrome del colon irritabile (irritable bowel syndrome o IBS) è il disturbo responsabile del maggior numero di assenze dal lavoro. Anche l’indigestione, che a volte è dovuta ad alimenti scadenti o patogeni, è ai primi posti nella lista dei disturbi gastrointestinali. Un articolo pubblicato nel numero di ottobre 1998 della rivista scientifica inglese «The Lancet», ha collegato la fermentazione del cibo e le tossine che si producono in questa fase, con l’IBS. Recentemente, in un articolo del marzo-aprile 2000 nella rivista «Emerging Infectious Diseases», una enterotossina batterica denominata Bacte-roides fragilis è stata messa in relazione con la malattia infiammatoria del colon (inflammatory bowel disease o IBD). È risaputo che altri virus e batteri sono coinvolti nell’IBD e nella sua recidiva, e come la malattia si alterni a fasi silenti. L’articolo fa notare che il colon adulto è un «ecosistema complesso con all’incirca cinquecento specie [...] di microrganismi», mentre l’intestino di un neonato ne è completamente privo.

Bernard Jensen

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

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