Scopri l'interpretazione del passo biblico che fa luce sull'archetipo della saggezza leggendo l'anteprima del libro di Samya Ilaria Di Donato.
Chi era Abigail?
Abigail era famosa per essere divenuta moglie del grande re Davide, dopo che il suo primo marito, Nabal, morì per una vicissitudine legata a una sua colpa. I due sono così presentati nel primo libro del profeta Samuele (25:3):
La donna era di buon senso e di bell’aspetto, ma il marito era brutale e cattivo.
Qual è la sua storia?
I due furono coinvolti in una esperienza che vedeva come protagonista il re Davide. Questi, trovandosi in difficoltà nel deserto, mandò i suoi servi da Nabal a chiedergli provviste, ricordandogli della protezione precedentemente offerta dalla sua gente ai suoi uomini e ai suoi greggi. Nabal fu stolto e respinse con tanta arroganza gli uomini del re. Davide fu colpito dall’offesa ricevuta, quindi decise di sterminare lui con tutta la sua famiglia. I servi di Nabal andarono ad avvisare immediatamente Abigail dell’accaduto e dell’imminente pericolo dell’attacco di Davide e dei suoi uomini. La donna saggia, senza perder tempo, caricò sugli asini un gran numero di vettovaglie (pane, vino, montoni, grano tostato, uva passa, fichi secchi) e andò a gettarsi ai piedi del re dicendo queste parole:
"Sono io colpevole, mio signore. Lascia che parli la tua schiava al tuo orecchio e tu degnati di ascoltare le parole della tua schiava. Non faccia caso il mio signore di quell’uomo cattivo che è Nabal, perché egli è come il suo nome: stolto si chiama e stoltezza è in lui; io tua schiava non avevo visto i tuoi giovani, o mio signore, che avevi mandato. Ora, mio signore, per la vita del Signore e per la tua vita, poiché il Signore ti ha impedito di venire al sangue e farti giustizia con la tua mano, siano appunto come Nabal i tuoi nemici e coloro che cercano di fare il male al mio signore." (lSam 25:24-26)
Quindi gli chiese di perdonare le sue colpe, perché, se lo avesse fatto, sarebbe stato benedetto dal Cielo. Dio avrebbe combattuto contro i suoi nemici e avrebbe scagliato l’anima dei nemici come dal cavo della fionda. Inoltre predisse che Davide sarebbe stato il capo d’Israele e che Dio lo avrebbe fatto prosperare. Davide fu grandemente colpito dalle sagge parole di Abigail, e le rispose:
"Torna a casa in pace. Vedi: ho ascoltato la tua voce e ho rasserenato il tuo volto." (lSam 25:35)
Come finì la storia biblica?
Quando Nabal tornò a casa, Abigail rese consapevole il marito del pericolo che avevano corso, quindi l’uomo fu colpito come da una folgore:
Il cuore gli si tramortì nel petto ed egli rimase come una pietra. Dieci giorni dopo il Signore colpì Nabal ed egli morì. (lSam 25:37-38)
Abigail fu premiata
Dopo la morte di Nabal, Davide mandò i suoi uomini a prendere Abigail per condurla a lui come promessa sposa. I due celebrarono il matrimonio ed ebbero un figlio, che chiamarono Daniele.
Come interpretare il passo biblico?
Questo passo biblico è ricordato come “la saggezza di Abigail”, pertanto ci invita a riflettere sulla madre di tutte le virtù: la saggezza, che va distinta dalla conoscenza. Quest’ultima è il frutto di una acquisizione d’informazioni, ovvero nasce dalla concentrazione e dalla facoltà razionale; la saggezza invece nasce dalla consapevolezza, ovvero da una comprensione o intuizione della realtà.
Il gran filosofo Socrate disse: “Il saggio non si espone al pericolo senza motivo, poiché sono poche le cose di cui gl’importi abbastanza; ma è disposto, nelle grandi prove, a dare perfino la vita, sapendo che a certe condizioni non vale la pena di vivere.” La storia di Abigail conferma questa proposizione, difatti la donna non si espose al pericolo dell’attacco dei soldati del re, ma al contrario evitò questo pericolo, come? Affrontandolo a viso aperto: lei si recò direttamente dai soldati e dal re a costo di essere brutalmente uccisa. Quindi era disposta, in una grande prova, a dare perfino la vita, pur di salvare la sua famiglia.
Come può aiutarci Abigail oggi?
Abigail ci aiuta nel comprendere meglio come sviluppare la nostra saggezza.
La saggezza nasce dalla comprensione di se stessi, come afferma Lao Tse nel suo insegnamento. Come fare dunque per divenire saggi? La risposta ci è stata offerta dal grande Confucio: “Saggezza e buon senso si ottengono in tre modi: primo con la riflessione, che è la cosa più nobile; secondo attraverso l’imitazione, che è la cosa più semplice; e terzo con l’esperienza, che è la cosa più amara di tutte.”
Quali domande consapevoli possiamo farci riflettendo sulla storia di Abigail?
- Hai mai corso inconsapevolmente un pericolo?
- Sei mai stato/a arrogante come Nabal? Se sì, in quale occasione e perché?
- Credi di essere una persona saggia?
- In quale episodio di vita hai mostrato tutta la tua saggezza?
- Cosa significa per te essere saggi?
- Conosci una persona che definiresti saggia?
- Ti piacerebbe essere definito “saggio” o “saggia”? Perché?
Il colore di Abigail: Giallo
Nel mondo della filosofia iniziatica, il colore più vicino al concetto di saggezza e verità è il giallo, perché questo è il colore del sole. Il sole, negli antichi miti, era l’astro corrispondente al dio più importante del pantheon. Era il simbolo della verità e di ogni conoscenza iniziatica, infatti il Cristo è considerato in esoterismo una divinità solare. Non a caso, era rappresentato con raggi solari intorno al capo. Ecco che questo colore simboleggia le informazioni contenute nel cosmo e divenute note grazie alla luce solare. Essa è la luce della conoscenza e della saggezza divina.
Esercizio evolutivo sul colore
Vai in un luogo soleggiato, chiudi gli occhi e posizionati in corrispondenza del sole. Con gli occhi chiusi, rivolgi la tua testa di fronte al sole per qualche secondo. Dopodiché sposta il capo e continua ad avere gli occhi chiusi. Cerca di comprendere attraverso il Sole la saggezza della Natura.
Esercizio per stimolare l’archetipo del saggio dentro di noi
Chiudi gli occhi e immagina di essere sempre saggio/a e di essere sempre consapevole delle problematiche della vita altrui. Ricorda che il nostro corpo è destinato a morire e sii consapevole di quanto è fugace ed effimera la vita, smetti di preoccuparti per il superfluo.
Se i pensieri continuano ad intaccare la tua serenità dipingi (con l’immaginazione) tutte le immagini e i pensieri di giallo.
Il nome in Ebraico: perché?
L’idea di introdurre la traduzione dei diversi nomi delle donne della Bibbia nasce dal desiderio di tornare alla fonte, alla vibrazione di quei nomi che troviamo nella Torah e comprendere gli antichi insegnamenti che ci sono stati tramandati. Ci siamo accorti che più scendiamo in profondità in questi significati più l’archetipo entra dentro di noi.
Che cos’è la Cabala?
La Cabala è l’antica tradizione ricevuta dai maestri rabbini e mistici del Medioriente che ci aiutano a comprendere i misteri che sono stati tramandati per mezzo dei testi sacri. La Cabala permette di analizzare le lettere dell’alfabeto ebraico dal punto di vista simbolico, così da ottenere un significato nascosto, che ci consente di approfondire quello manifesto (della parola in ebraico). Questo è un ottimo espediente per la meditazione.
Questo che segue è uno dei moltissimi messaggi che provengono del nome Abigail nella Cabala. Rifletti sul significato delle lettere ebraiche e della numerologia.
Data di Pubblicazione: 15 marzo 2021