SALUTE E BENESSERE   |   Tempo di Lettura: 7 min

Auricoloterapia - Benefici e come funziona

Auricoloterapia

L'auricoloterapia è una forma di medicina alternativa basata sull'idea che l'orecchio (in particolare il padiglione auricolare) riproduca in piccolo l'intero organismo umano

L'Auricoloterapia è conosciuta anche con il nome di auricolopuntura o agopuntura auricolare, è una tecnica appartenente al corpus della Medicina Tradizionale Cinese. Consiste nell'intervento su specifici punti del padiglione auricolare a scopo terapeutico. L’auricoloterapia si basa sull'idea che il padiglione auricolare riproduce in maniera dettagliata l'intero organismo umano.

L'orecchio è il luogo di confluenza di precisi canali energetici corrispondenti a organi e funzioni dell'organismo. Tali punti di agopuntura vengono stimolati, tramite diverse modalità, per trattare malattie organiche e squilibri energetici di vario tipo.

Come disciplina, l'auricoloterapia nasce in Francia negli anni Cinquanta del XX secolo, ad opera di un medico di base di Lione, il Dott. Paul Nogier.

Cenni storici

Non vi è accordo sul momento esatto della nascita dell’auricoloterapia. Nella letteratura orientale molti testi parlano del ruolo del padiglione auricolare nella diagnosi e nel trattamento delle malattie. La prima testimonianza di un accenno di auricoloterapia, seppure non sistematizzato, si ha in due antichi testi cinesi:

Neijing (il trattato di “medicina interna” dell’Imperatore Giallo, 500-300 a.C.) dove si afferma che l’orecchio è collegato al resto del corpo con vasi e meridiani a formare un tutt’uno inseparabile finalizzato alla circolazione dell’aria e del sangue. Il libro non descrive l’agopuntura dell’orecchio ma parla di come diagnosticare o predire le malattie attraverso esso.

Zhongcangjing (scritto durante la dinastia Sung 920-1279 A.D.) dove si afferma che la prognosi si poteva evincere dall’osservazione e dalla palpazione dell’orecchio.

Questo fa propendere per il fatto che una rudimentale e non sistematizzata conoscenza dell’auricoloterapia sia antichissima.

Struttura dell’orecchio

Struttura orecchio 

L’orecchio innanzitutto si divide in tre parti: orecchio interno, orecchio medio ed orecchio esterno. L’orecchio interno, per semplificare, è la porzione deputata alla traduzione dei suoni in impulsi nervosi. È, come dice il nome, la parte più interna dell’apparato uditivo. A noi interessa unicamente la parte esterna dell’orecchio, ossia quella che dal meato acustico si estende a tutto il padiglione auricolare. La parte esterna dell'orecchio è fatta da varie strutture, ognuna delle quali ha il suo nome.

La parte più esterna dell’orecchio si chiama elice. L'elice comincia dalla sua radice sopra al meato acustico e, decorrendo sul margine esterno del padiglione auricolare, continua sfumando nel lobo che è la parte più in basso dell’orecchio esterno. L’elice, o meglio la sua radice, divide in due la conca creando un’emiconca superiore e un’emiconca inferiore. Davanti all’elice si trova l’antelice. L’antelice continua inferiormente nell’antitrago. In alto invece si divide in due branche dette, rispettivamente, croce superiore e croce inferiore dell’antelice. Tra i due bracci dell’antelice ha sede la fossa triangolare. Tra antelice ed elice, sulla parte più esterna del padiglione, c’è nuovamente uno spazio che prende il nome di fossa scafoide. Il “foro” dell’orecchio prende il nome di meato acustico o uditivo. Subito davanti al meato c’è una piccola lamina cartilaginea che prende il nome di trago. Trago ed antitrago sono separati da una conca detta incisura intertragica.

Esiste, al margine superiore ed esterno dell’elice, una piccola protuberanza, non sempre presente o evidente in tutte le persone, che prende il nome di tubercolo di Darwin o tubercolo dell’antelice. Anche se si chiama tubercolo di Darwin non fu lui a scoprirlo ma uno scultore inglese. Sostanzialmente si tratta di un “rigonfiamento” della cartilagine dell’elice che nei primati corrisponde alla punta dell’orecchio. Il tubercolo è presente circa nel 10% della popolazione.

Caratteristiche, indicazioni, controindicazioni dell’auricoloterapia

Perché dovrei usare questa tecnica?

L’Auricoloterapia è:

  1. semplice da applicare e da imparare;
  2. può essere praticata su se stessi e potrebbe essere utilizzata anche da figure “non mediche”;
  3. quasi priva di effetti collaterali o indesiderati;
  4. efficace su un ampio range di patologie e nella maggioranza dei pazienti "dipendenze da fumo, cibo e alcool";
  5. riduce o annulla l’utilizzo di farmaci o di altri medicamenti;
  6. rapida come applicazione e come comparsa dei risultati;
  7. molto economica;

Le mappe

Mappa dell'orecchio

Una mappa è un’esperienza che facciamo del territorio. Se qualcuno di noi si trovasse a dover tracciare una mappa di un luogo lo farebbe probabilmente a modo suo, dando più risalto ad alcuni particolari piuttosto che ad altri. Alcuni oggetti potrebbero addirittura trovarsi leggermente spostati o la via per raggiungere il medesimo luogo potrebbe essere diversa. La stessa cosa vale per le mappe auricolari, ossia l’esperienza maturata da studiosi differenti in differenti parti del pianeta e su diverse popolazioni ha prodotto un gran numero di mappe leggermente diverse tra di loro. Ovviamente ogni scuola di pensiero sostiene che la propria mappa sia la migliore. La migliore in realtà “lo scopriremo solo vivendo” ossia mettendola in pratica nella nostra realtà clinica e con la nostra manualità. Tuttavia sottolineo che la maggior parte dei punti delle mappe sono concordanti. Non fissarti troppo su di un punto rappresentato a mezzo millimetro di differenza tra due mappe... ti renderai presto conto che non ne vale la pena.

Tipi di punti

Non è possibile descrivere la funzione di ogni punto secondo studi scientifici in doppio cieco. Il motivo è semplice: alla data odierna non esistono studi in tal senso per ogni punto. Solo l’effetto di alcuni punti è stato studiato con la risonanza magnetica funzionale, per tutti gli altri esiste l’evidenza clinica empirica accumulata in anni di esperienza. Iniziamo col dire che i punti si dividono in due grandi gruppi: i punti riflessoterapici ed i punti funzionali.

  • Punti riflessoterapici o somatici: sono quei punti ai quali corrisponde un organo, un’articolazione ovvero ancora un nervo, come per esempio il punto “nervo sciatico”.
  • Punti funzionali: non corrispondono ad un organo o tessuto e la loro azione si manifesta su una o più funzioni corporee, come accade per esempio col punto Shen Men.

Strumenti

Si dividono in strumenti di ricerca e stimolazione dei punti e in strumenti accessori.

Penso che non vi sia nulla di tanto soggettivo quanto il tipo di strumento che si può utilizzare per la ricerca ed eventualmente la stimolazione dei punti.

Secondo molti autori vi è accordo sul fatto che i punti di auricoloterapia attivi abbiano una minore resistenza rispetto alla cute circostante. Partendo da questo assunto differenti aziende si sono proposte l’intento di costruire strumenti più o meno complessi finalizzati alla ricerca (ed eventualmente stimolazione in base al modello) del punto trovato. Alcune prove hanno dimostrato che pochi di questi strumenti hanno una significativa precisione e che, visti i fattori di disturbo (ad es. sudorazione cutanea, non perfetta pulizia cutanea, ridottissime dimensioni dell’agopunto auricolare...), non sempre danno indicazioni dirimenti sul punto. Pur comprendendo l’utilità di detti strumenti, personalmente preferisco fare uso di semplici e poco costosi strumenti manuali che mi permettono comunque, nella maggior parte dei casi, di selezionare i punti attivi e da trattare in maniera veloce ed economica. Oltre che agli strumenti per la ricerca e stimolazione dei punti ci sono degli strumenti accessori. Avrai, per esempio, bisogno di una pinza chirurgica, garze, disinfettante, un contenitore per gli aghi (qualora tu ne possa fare uso).

Data di Pubblicazione: 3 ottobre 2017

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