SALUTE E BENESSERE   |   Tempo di Lettura: 6 min

Una tecnica naturale per il benessere del corpo: i Bagni Derivativi

I bagni derivativi sono dei rimedi naturali per la cura della persona e la purificazione del corpo; vennero scoperti nel diciannovesimo secolo, da un abate tedesco, mentre osservava i propri animali domestici, intenti in una profonda pulizia del corpo.

 

La scoperta dei bagni derivativi

I bagni derivativi sono dei lavaggi, delle abluzioni con acqua fredda, nella zona inguinale.

Furono scoperti dall’abate Khun, alla fine del XIX secolo; egli osservò come i suoi cani e i suoi gatti, quando avevano delle ferite o non stavano particolarmente bene, si pulivano le zone genitali con la lingua: si leccavano continuamente e dopo qualche giorno stavano bene.

L’abate dedusse che ci fosse un qualche collegamento tra il dolore e l’intensa pulizia perianale; scoprì che, abbassando la temperatura delle parti genitali con una sorta di lavaggio, la temperatura interna del corpo diminuiva e automaticamente diminuivano le infezioni interne. 

Provò questa tecnica sugli esseri umani e vide che funzionava; ebbe un grande successo, persino tra le persone più influenti e importanti di quel periodo: da Bismark ad Alessandro II di Russia, illustri personaggi storici si trattenevano nella sua clinica, per curarsi e riequilibrare il corpo nella maniera più naturale. 

Questa tecnica è tornata in voga, negli ultimi trent’anni, grazie alla francese France Guillain, che li ha chiamati con il termine con cui li conosciamo oggi: bagni derivativi.

Lei e la sua numerosa famiglia, grazie al suo lavoro da reporter, hanno vissuto per qualche decennio in barca a vela; nei libri, pubblicati nel corso degli anni, non solo racconta le proprie avventure, ma descrive i bagni derivativi come un utile strumento di prevenzione e di miglioramento del benessere psico-fisico. 

 

Che cosa sono i bagni derivativi

La teoria, su cui si basano i bagni derivativi, consiste nel ritenere la zona inguinale e genitale come una parte del corpo soggetta a forte riscaldamento per colpa di stress e affaticamento da attività quotidiane. Questa parte del corpo è molto importante, perché funge da “collegamento” tra il busto, dove risiedono quasi tutti gli organi, e gli arti inferiori. 

Attraverso i bagni derivativi 

  • Si ha un effetto positivo sull’umore, sul sonno e sull’energia, perché si stimola l’area a più alta concentrazione di nervi che è la zona inguinale;

  • Si riattiva la circolazione sanguigna perché in quest’area passano le arterie principali 

  • Si aiuta l’eliminazione delle sostanze tossiche e la digestione;

  • Viene migliorata l’energia sessuale e gli organi riproduttivi perché viene stimolato il plesso sacrale.

 

Come si effettua un bagno derivativo

Il procedimento richiede poco tempo ed è molto facile. E’ sufficiente sedersi sul bidet, riempirlo di acqua fredda e frizionare la zona inguinale, con una spugna naturale o con guanti di cotone bianco biologici.  

I movimenti frizionatori vanno effettuati dall’alto verso il basso, sulla parte più bassa delle due pieghe dell’inguine, sia sul lato sinistro che su quello destro.

La procedura va effettuata tutti i giorni, se si desidera anche più volte al giorno, per 15-20 minuti circa. 

Un altro metodo, alternativo al primo, per effettuare i lavaggi, è l’acquisto di accessori che aiutano ad eseguire i bagni derivativi, mentre si sta svolgendo qualche altra attività domestica, o si sta semplicemente riposando.

In commercio si possono trovare i cosiddetti “poche de gel” cioè cuscinetti anatomici, poco più grandi di un assorbente, contenenti gel atossico (costituito da acqua distillata, cellulosa e coloranti alimentari): dopo essere stati preventivamente raffreddati in congelatore, per almeno un’ora, possono essere indossati. Normalmente sono venduti insieme ad una guaina di tessuto, per prevenire ustioni “da ghiaccio”, provocate da materiale freddo a stretto contatto con la pelle. 

Per questo metodo, il cuscinetto va tenuto circa 2-3 ore al giorno ed è bene averne qualcuno di riserva in congelatore, poiché la sensazione di freddo di ciascun poche dura solo per un periodo di 30-40 minuti. 

Il metodo gel è, per certi versi, meno dispendioso del primo, che richiede un minimo di costanza e tempo che non tutti hanno; certamente, l’esigenza di dover cambiare i cuscinetti, man mano che si riscaldano, è comunque una situazione anch’essa complicata, che va gestita al meglio, per ottenere dei benefici completi. 

 

Accorgimenti per efficaci bagni derivativi

Ci sono alcuni accorgimenti, che è bene rispettare, prima di procedere con i bagni derivativi. 

I bagni derivativi si basano sulla contrapposizione di due diverse temperature: una fredda della zona inguinale, dovuta agli stessi lavaggi, l’atra più calda, dell’ambiente circostante. Importante quindi non avvertire mai una sensazione di freddo nel resto del corpo, soprattutto sulle spalle e nei piedi. 

Un secondo accorgimento, ugualmente importante, è il momento in cui effettuare i bagni derivativi: la mattina appena svegli o comunque lontano dai pasti, perché la digestione richiede calore e libero afflusso di sangue al sistema digerente; è sconsigliato anche alle donne, durante il ciclo mestruale. 

Anche se non ci sono studi scientifici che affermano la validità dei bagni derivativi, sarà il corpo stesso a farne richiesta, una volta iniziata la terapia. Poiché questa pratica ha effetti anche sul metabolismo, l’uso è sconsigliato a coloro che sono eccessivamente in sovrappeso o, al contrario, in sottopeso: è sempre preferibile consultare un medico, in presenza di malattie che alterano lo stato di salute.

 

I benefici dei bagni derivativi

I risultati sono pressoché immediati: diminuisce la temperatura interna del corpo, migliora la circolazione sanguigna e linfatica, elimina velocemente le tossine e vi è una graduale, ma sempre crescente, percezione di un aumento di energia.

Riattivare la circolazione è senz’altro uno dei benefici più rilevanti, specie in una società come la nostra, dove errate abitudini alimentari e uno stile di vita sedentario, portano inevitabilmente problemi cardiocircolatori; il sistema linfatico trova giovamento proprio dall’alternanza del freddo e del caldo e per lo stesso motivo, il fisico si libera dalle tossine.

Depurare l’organismo attraverso i bagni derivativi significa risolvere sia problemi locali come la candida, le infezioni, le cistiti, i pruriti, le emorroidi, sia problemi cronici o di maggiore entità come acne, affaticamento, sovrappeso, ritenzione idrica, squilibri ormonali, emicranie, disturbi legati al ciclo mestruale, depressione, vampate tipiche della menopausa, stitichezza, vene varicose, caduta dei capelli.

 

 

Per qualche minuto/ora al giorno di bagni derivativi, si corre il rischio di star bene!

 

Data di Pubblicazione: 3 ottobre 2017

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