Quale rapporto esiste tra equilibrio, salute, benessere e alcalinità? Scoprilo leggendo l'anteprima del nuovo libro di Giuseppe Sacchetti.
I Benefici dell'Alimentazione Alcalina
Le caratteristiche di Sattva, Rajas e Tamas
Sattva, Rajas e Tamas sono i tre guna che rappresentano le tre qualità del mondo materiale manifesto. Il termine guna in sanscrito significa “corda” o per esteso “ciò che lega”, a indicare come queste tre qualità ci influenzino a vari livelli.
Influenzano le nostre azioni, i pensieri e gli stili di vita. Il concetto di “guna” è importante sia nello yoga sia nell’ayurveda, in quanto le tre qualità primarie condizionano anche la nostra evoluzione spirituale. I tre guna sono chiamati rispettivamente sattva, rajas e tamas.
Essi determinano le caratteristiche della natura, della materia e della vita.
Influenzano a livello di microcosmo la mente e la coscienza di ciascun individuo. Si può dire che determinano la diversificazione della materia. In pratica, mente, materia e spirito sono costituiti da diverse combinazioni di questi tre guna e la loro differente combinazione spinge alla trasformazione e all’evoluzione.
Quali sono le caratteristiche dei tre guna?
Sattva indica l’intelligenza, l’armonia, la conoscenza, la bellezza e la calma; dona equilibrio, stabilità. Grazie a sattva sviluppiamo le nostre virtù. Inoltre, è sattva che ci fa sperimentare la felicità non effimera e ci aiuta a risvegliare l’anima, la dimensione più profonda di noi. Si sviluppa quando la mente è in equilibrio. Si tratta dello stato mentale più elevato e puro.
Rajas indica l’energia, produce il cambiamento, il movimento, la creatività; crea la trasformazione. Quando rajas predomina si verificano turbolenze, frammentazioni, sino a giungere alla disgregazione. Ѐ la forza che provoca il conflitto.
Opposto a rajas vi è tamas. Questo guna indica e crea rigidità, lentezza, freddezza, pigrizia, oscurità e inerzia. Ѐ una forza che, se dominante, provoca decadimento. Questi tre guna si intrecciano e si sostengono, plasmando sia i fenomeni visibili della materia sia i fenomeni più invisibili, legati alla coscienza e alla psiche.
Salute e alcalinità del nostro organismo
Negli ultimi trent’anni diverse malattie nuove si sono manifestate con un’incidenza sempre crescente, basti pensare alle diverse forme neoplastiche, al diabete, anche infantile, alle cardiopatie, alle malattie autoimmuni (non solo a carico della tiroide), alle intolleranze alimentari e alle diverse forme di allergie.
Questo scenario è stato analizzato e ha manifestato un profondo malessere della società, che sembra aver trasformato notevolmente le sue abitudini, conducendola verso un nuovo stadio evolutivo e verso nuove patologie.
In tale contesto, la scienza ha definito una multifattorialità responsabile delle malattie sopra citate: la sindrome metabolica. Si tratta di uno stato di alterazione fisiologica che può tradursi per esempio in una cardiopatia, nel diabete, ma anche in celiachia o tumori di vario genere e natura.
La sindrome metabolica solitamente porta con sé altri disturbi e alterazioni ormonali, che a loro volta comportano diversi fastidi multi-organo e alterazioni tiroidee, oltre a diverse altre sindromi. All'interno della sindrome metabolica c'è quella che sembra essere riconosciuta uniformemente come l'origine di tutti gli stati infiammatori di cellule tessuti e organi: l’acidosi metabolica. L'acidosi metabolica è l’alterazione dell’equilibrio acido-base, deputato a regolare e gestire molti dei processi fisiologici e biochimici del nostro organismo, direttamente o indirettamente.
Per comprendere appieno come il nostro corpo funzioni, senza entrare in tecnicismi biochimici, possiamo usare la metafora della bilancia.
Nel nostro corpo, tutto è in equilibrio o, come si definisce scientificamente, in omeostasi, quindi il sottile rapporto tra ciò che entra e ciò che esce è soggetto ad autoregolazione.
Ogni sostanza che immettiamo nel nostro organismo innesca una reazione biochimica, alla quale il corpo risponde all’occorrenza con la stimolazione e la produzione di una sostanza dall’effetto contrario. Questo permette all’organismo non solo di gestirsi, ma di ripararsi e di compensare anomalie impreviste. Chiamiamo questa preziosa capacità compensatoria omeostasi fisiologica.
Che cos'è il pH?
Tornando al precedente concetto di equilibrio acido-base e per illustrarlo nella sua interezza è necessario spiegare che cos'è il pH.
Il pH è l’indice dell’acidità o dell’alcalinità di una qualsiasi sostanza, tessuto o liquido corporeo. Si basa su una scala logaritmica inversa in scala decimale, che esprime la concentrazione di ioni H+ o OH- in una data soluzione acquosa e indica che per ogni valore superiore o inferiore l’acidità o l’alcalinità aumenta o decresce di dieci volte.
Detto in maniera più semplice, significa che un pH 5 di una soluzione o un pH 6 della stessa soluzione non sono valori simili, ma esprimono che quella data sostanza è dieci volte più acida di quella con pH 6 e viceversa.
Ma come funziona il pH?
La scala del pH va da 0 a 14, con un valore di 7 che indica la neutralità, quindi definiremo da 0 a 6,9 una sostanza acida e da 7,1 a 14 una sostanza alcalina. Ora sarà più semplice capire come anche leggere oscillazioni del valore di pH di una soluzione cambino radicalmente la natura della soluzione stessa. Facciamo qualche esempio.
Si tende sempre a definire il pH della pelle “neutro”, infatti diversi spot pubblicitari definiscono neutro un sapone per la pelle del viso o delle mani, ma questo non corrisponde alla verità. Il pH di queste sostanze è normalmente 5 o 5,5, come indicato sulla confezione, e quindi acido; tuttavia la sensazione che il detergente lascia sulla pelle è normalmente sopportabile, quando invece una sostanza acida, ce lo dice anche l'esperienza, dovrebbe essere sgradevole.
Come mai? Questo avviene perché la pelle ha un pH simile al detergente e infatti il pH acido della pelle la protegge da virus e batteri, creando in sostanza il primo meccanismo di difesa.
Cosa ben diversa avviene quando la schiuma o il sapone entrano a contatto con gli occhi, ove il pH è più alto e questo può creare fastidio e rossore.
Tutto chiaro? Facciamo un altro esempio.
Nella scala del pH a valori relativamente bassi troviamo l’acido solforico, quello cloridrico e quello fosforico, che mediamente, in quanto acidi forti hanno valori di pH che oscillano dal 2 al 3, mentre a pH elevati, per esempio pH 12, troviamo la soda caustica, tutte sostanze estremamente aggressive e corrosive.
Questo sta a significare che gli estremi non rappresentano mai soluzioni fisiologiche, ma indicano che verso la neutralità troviamo valori più affini al nostro benessere biochimico.
Il corpo umano è un ambiente alcalino
Il nostro corpo, già alla nascita, si presenta a tutti gli effetti come un ambiente alcalino, con pH a valori alti, superiori al pH 7 in diverse sostanze e tessuti. L'esempio più importante in tal senso è il sangue, che ha una valore di pH che oscilla leggermente tra 7,35 e 7,45. La sua maggiore oscillazione, verso la neutralità o verso un’eccessiva alcalinità, avrebbe pesanti conseguenze per la sopravvivenza, portando il corpo a gravi problemi e pericolo di morte per complicanze di alcalosi o acidosi, quindi è ovvio che l'organismo debba mantenere inalterato il pH del sangue, difendendolo con tutti i sistemi possibili.
Questo è un concetto che dovremmo tenere bene a mente per comprendere il comportamento del nostro organismo: la priorità è evitare che il sangue subisca alterazioni del suo pH. Come facciamo ad asserire che il corpo sia un ambiente alcalino? Semplice. Se prendiamo per esempio uno dei meccanismi più importanti del nostro corpo e cioè la digestione, possiamo notare come praticamente l’interezza del processo di trasformazione del cibo in nutrienti sia in tutto, o quasi, un processo alcalino garantito e reso funzionale proprio grazie a secreti, enzimi e sostanze a pH alcalino.
Il cibo stesso, infatti, per essere trasformato e assorbito, riceve durante il suo tragitto numerose sostanze dal tessuto che lo contengono, proprio al fine di renderlo “fisiologico” e quindi utilizzabile.
Nel capitolo che dedicheremo proprio alla digestione, spiegheremo inoltre che solo un’alimentazione alcalina nutre efficacemente la nostra importantissima flora batterica intestinale, fonte di benessere e di innumerevoli reazioni chimiche funzionali e sinergiche al nostro stato di salute.
Un’alimentazione prevalentemente acida
Appurato che il nostro corpo è un ambiente alcalino, è semplice comprendere come una corretta alimentazione dovrebbe essere preferibilmente alcalina, almeno per l’80%. Purtroppo, invece, la sindrome metabolica diffusa e gli studi sullo stile di vita alimentare moderno hanno dimostrato come l’alimentazione contemporanea sia quasi completamente acida.
Questa evidenza, che oserei definire assolutamente insana e degenerata, deve venire assolutamente messa in luce. Quindi, se l’alimentazione come detto risulta essere acida, vuol dire che è importante comprendere quali sono gli alimenti acidi e quali quelli alcalini.
In realtà non è cosi semplice, perché una differenziazione poco attenta potrebbe indicare come alimenti acidi tutte le proteine animali, i legumi, lo zucchero, le farine raffinate, il sale, l’alcol, i formaggi, il latte, l’acqua gassata, i dolci, le bevande zuccherate e tutto il cibo industriale e considerare invece frutta, frutta secca e verdura di stagione come sostanze alcaline.
Purtroppo, pero, non è tutto cosi semplice. In realtà anche alcune sostanze alcaline si trasformano in sostanze acide, ma il loro apporto in termini di nutrienti e fibre è talmente importante che vengono a tutti gli effetti considerate alcaline, così come alcune sostanze acide devono essere previste nel nostro diario alimentare per il loro valore nutrizionale.
Quindi, che succede se l’alimentazione di base è acida? Attenendoci al primo principio enunciato e cioè che il corpo tende a comportarsi come una bilancia, si deduce che cercherà di mantenere in equilibrio il sistema compensando l’eccesso di sostanze acide con abbondanti sostanze alcaline.
Anche qui però non è cosi automatico. Perché il rapporto di equilibrio non é di 1:1, ma è di 20:1, cioè servono l’equivalente di venti sostanze alcaline per bilanciare una pari sostanza acida. Facciamo un esempio: in un filetto di manzo da 300 g ci sono da 2 a 3 g di acido urico (sostanza acidificante presente solo nella carne rossa) e, in base a quanto appena detto, cioè che per eliminare 1 g di acido urico servono approssimativamente venti litri di acqua, significa che il nostro organismo dovrebbe ingerire circa sessanta litri di acqua per eliminare tanta acidità.
Se a questo aggiungiamo che una persona beve mediamente un litro e mezzo di acqua al giorno, vuol dire che impiegherà circa quaranta giorni a eliminarlo. Per di più, se durante questo periodo ingerisse altra carne rossa, riaccumulerebbe altro acido, vanificando il processo di eliminazione in corso. Ma torneremo più avanti a parlare di acido urico.
Ribadiamo che la ragione per cui il nostro organismo impiega tante energie a scopo di compensazione è impedire l’acidificazione del sangue che, come detto, gli sarebbe fatale.
Ogni malattia, dunque, non avviene come fardello di una propria genesi, bensì è il risultato del tentativo del nostro corpo di proteggere il suo tessuto più importante: il sangue.
Questo è solo un esempio, ma bisogna considerare che le sostanze acide sono tantissime ed estremamente presenti sulle nostre tavole. La nostra alimentazione, tanto blasonata e celebre per essere “sana”, è essenzialmente acida e non sto parlando solo di quella italiana ma, in generale, di quelle di tutte le popolazioni industrializzate.
Anche il mito della dieta mediterranea è stato stravolto. Quella che pensiamo essere la nostra alimentazione originale, famosa in tutto il mondo, è in realtà molto diversa da quella che utilizziamo attualmente e che dovrebbe essere caratterizzata da pesce azzurro, molta frutta e verdura, pochissima carne e legumi in abbondanza. Privilegiando la modalità liquida e in totale assenza di dolci e zuccheri. Quindi, come vedete, è lontana parente della dieta originale italiana. A questo punto credo si possa entrare con decisione all’interno dell’argomento che vedrete essere estremamente interessante.
Data di Pubblicazione: 6 giugno 2022