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Il Calcolo Mentale Rapido - Jain Mathemagics

La Matematica Vivente della Natura - Anteprima del libro di Jain Mathemagics

Introduzione alla matematica vedica

La matematica vedica rende possibile l’esecuzione di rapidi calcoli mentali nel giro di pochi secondi, e la parola chiave è CONFIGURAZIONE. Qui per mostrarvi che cosa intenda per matematica vedica, su questa lavagna vi illustrerò 20 esempi di come possiamo eseguire calcoli mentali rapidi su una riga sola. Agli antichi saggi di 2 o 3000 anni fa potevate chiedere di fare qualsiasi calcolo, ed essi usavano il cervello destro, femminile, la parte visiva del cervello, per vedere letteralmente la risposta. Ma la parola chiave è configurazione e riconoscimento degli schemi, e se adesso noi non siamo in grado di eseguire questi calcoli mentalmente, loro riuscivano a farlo su una riga sola. Dunque la definizione di matematica vedica era “aritmetica mentale su un’unica riga”.

Presentazione di Jain il matemagico

Mi chiamo Jain e tengo conferenze intemazionali sulla matematica vedica e geometria sacra. Attualmente lavoro presso diverse scuole insegnando la magia della matematica per ravvivare quell interesse speciale e quell impatto visivo di cui i bambini hanno bisogno per imparare la matematica. E così ho creato uno show chiamato “Matemagica”, e il mio percorso consiste nel viaggiare per il mondo risvegliando questa nuova matematica, questi nuovi programmi visivi, in modo che i bambini possano continuare a seguire con successo il loro programma di studi: l’area delle superfìci, i volumi, le misure, tutte queste cose dobbiamo sempre conoscerle, ma sfortunatamente molti bambini sono spenti, distratti, e voi potete insegnar loro tutta l’algebra e i calcoli che volete ma non li impareranno, perché si sono chiusi a tutto ciò fin dall’inizio. Ora, è da 20 anni che propongo questo show in giro per l’Australia; è uno show itinerante durante il quale faccio sedere i bambini all’aperto, e guardiamo tutte queste bellissime forme - ad esempio, possiamo fare un’intera lezione mostrando ai bambini che cos è questa configurazione: non è una sfera - così come sappiamo che il cerchio è bidimensionale, sappiamo che la sfera è tridimensionale, ma questa configurazione in qualche modo è implosa, non è esplosa, ma è rientrata, dunque è una sfera implosa. Perché non esiste in natura? Che cos è? E una sfera della quarta dimensione ed esiste sotto forma di quelle cellule del sangue chiamate piastrine, quindi questa è una forma vivente che possiamo rinvenire nell’anatomia umana.

L’apprendista meccanico

In altre conferenze che ho tenuto ho scoperto che le persone confessano di essere state rovinate dal modo in cui sono state costrette ad imparare a memoria, ad imparare le tabelline, e di come si sentissero dei robot obbligati semplicemente ad imparare tutte queste cose che non avevano alcun significato, e così molti hanno semplicemente chiuso con la matematica e, ancora peggio, molti si sono sentiti ottusi. La mia ricerca è volta a dimostrare che il sé superiore delle persone che hanno chiuso con la matematica a scuola, rifiutandosi di abbracciarla, di amarla e di continuare a studiarla su un livello superiore, in realtà ha compreso che la matematica con cui venivano meccanicamente istruiti non era in risonanza con la loro conoscenza più elevata, con il loro sé superiore, provocando pertanto tale chiusura. Quindi se voi siete una di queste persone, io ritengo che quello sia uno stato mentale buono in cui trovarsi, piuttosto che essere costretti a studiare molta matematica indigesta, come ho fatto io, e poi dover passare più di vent anni a smantellare tutto il pesante condizionamento ricevuto.

Bambini dislessici

Credo che molti bambini dislessici che hanno lavorato insieme a noi con la matematica siano esseri così intelligenti ed avanzati che gli insegnanti non sono in grado di alimentare la loro capacità visiva, quindi questi bambini che chiamiamo “dislessici” e che droghiamo con grandi quantità di Rytalin e farmaci in realtà sono così intelligenti che si tengono mentalmente occupati invertendo le immagini e rovesciandole specularmente nel loro cervello solo per tenersi occupati, per divertirsi. Quindi se avete dei bambini dislessici, considerateli un dono.

Contare con le dita

In molte delle classi dove insegno i bambini sanno le noiose tabelline ma per fare i calcoli di fatto usano le mani. Quindi vi darò 2 esempi di come possiamo fare effettivamente i conti con le dita. Il termine “digitare” proviene dalla parola latina che significa “dito”, ed è un termine molto comune in quest’era digitale. Il concetto originario di matematica era che potevamo usare le nostre dita per risolvere le moltiplicazioni, e questo lo sa fare la maggior parte delle persone, ma la seconda cosa che vi insegno è molto interessante, e consiste nel metodo per risolvere tutte le tabelline partendo dalle tabelline del 6, del 7, dell’8 e del 9, attraverso la destrezza delle dita. Dunque bisogna sapere che quando si moltiplica per 9 un qualsiasi numero, ad esempio il 3, dobbiamo contare 1-2-3, non importa se a partire dalla mano destra o dalla sinistra, ma piegando il terzo dito. Proviamo: 1-2-3, piego questo dito, così rimangono due dita da questa parte e sette dall’altra; quindi 9 x 3 fa due decine, cioè 20, + 7. Così 9x6 farebbe 1 -2-3-4-5-6, piego questo dito, e alla fine abbiamo 5 da questa parte, che vuol dire 50, e da questa parte rimangono 4 dita, quindi il risultato è 54: 9 x 8 farà 1-2-3-4-5-6-7-8 e piego questo dito, dunque la risposta è sette decine, 70-2. Questo è semplice; abbiamo moltiplicato x 9 una cifra sola, ma voglio mostrarvi un esempio di come possiamo anche moltiplicare x 9 numeri di due cifre, usando le dita per risolvere problemi come 9 x 38.

Quello che ho appena spiegato è che possiamo moltiplicare con grande facilità cifre singole x 9 contando le dita, ma che cosa accade se prendiamo un numero di due cifre come 38? Per risolvere 9 x 38 abbiamo un trucco: quando vogliamo usare le dita per moltiplicare 9 per un qualsiasi numero di due cifre, come 38 o 47, prendiamo la prima cifra come il 3 del 38, contiamo 1-2-3, e invece di piegare il terzo dito creeremo una “V”, una separazione, come una barra verticale, quindi di qua ci saranno 3 centinaia e qualcosa; così adesso abbiamo 300, poi prendo l’8 del 38 e conto 8 da questa parte, 1-2-3-4-5-0-7-8, e adesso è questo il dito che piego. Dunque da questa parte ho 3 dita che rappresentano 300, in mezzo ho quattro cifre, che stanno per 40, e da questa parte ho 2. Quindi la risposta sarà 300 e 40-2: 3-4-2. Ma questo non è un metodo universale, perché non funziona quando devo moltiplicare un numero come 64, in cui il primo numero, 6, è maggiore dell’altra cifra, 4, ma funziona soltanto se la prima cifra, come nel caso del 38, è inferiore alla seconda, mentre con 83 non funzionerebbe. Quindi questo è un buon sistema, ma non funziona per tutti i casi.

Dunque ci si è chiesti come risolvere questo problema con il metodo della matematica vedica trovando un’altra scorciatoia, e la scorciatoia è stata trovata, così questo metodo ora è una tecnologia universale, e può insegnare ai bambini a risolvere tutte le tabelline come le moltiplicazioni per 6,7,8, e 9, e a farlo velocemente.

Calcolo universale delle tabelline

Questo è un sistema universale per eseguire tutte le moltiplicazioni delle tabelline usando soltanto le 10 dita. Quello che potete fare con un bambino è di fornirgli un’intelaiatura dicendo: metti 6, 7,8,9 e 10 su una mano e 6, 7, 8, 9,10 sull’altra. Ed ora moltiplicheremo, ad esempio, 8x7: vogliamo sapere quanto fa 8 x 7. Su una mano dunque abbiamo 6,7 e 8; prendo questo dito, che rappresenta P8, e sull’altra mano cerco il 7: 6, 7. Ora unirò l’8, cioè questo dito, con il 7, quest’altro dito; quindi unirò letteralmente 1*8 e il 7, e in questo modo moltiplicherò 1*8 per 7. Quindi le due dita che sono state unite, più quelle sottostanti, rappresentano 5 dita : 3 sotto, e le due unite; ciascuna di esse vale 10, quindi questo rappresenta 50. Quindi 8 x 8 fa 50, poi sopra al di sopra del 50 ho 2 qui e 3 qui, che è l’eccedenza, di cui si parla nel sutra della matematica vedica chiamato “Per mezzo dell’eccedenza”: ne sono avanzati 2 e 3. Poi moltiplico i due avanzi, cioè 2x3, che fa 6, dunque la risposta è 50 sotto e 6 sopra: quindi 8 x 7 fa 56. Facciamo un esempio con la tabellina del 9: per fare 9x8, qui c’è il 6, 6-7-8-9, quindi unirò questo dito al dito che rappresenta l’8, 6-7-8, quindi unirò l’indice al medio. Per moltiplicare 9x8 abbiamo unito queste due dita, e tutte quelle sotto rappresentano 2-3-4-5-6-7, 70, mentre sopra abbiamo 1 e 2, quindi 70 + una volta 2=2, quindi la risposta è 72.

Adesso facciamo la prova con 6x7, che è più difficile perché c’è il riporto. Dunque partendo con il 6 in corrispondenza del mignolo ed il 7 quaggiù, per fare 6x7 unirò il 6 al 7 così, e allora sotto avrò 10 per queste due dita, che fa 20, più questo che fa 30, quindi avrò 30 +, e adesso devo moltiplicare l’eccedenza ovvero 4 qui e 3 lì: 4 x 3 fa 12, quindi ho 12 sopra e 30 sotto, dunque 6 x 7 fa 42. Allo stesso modo, per elevare 7 al quadrato unisco 7 e 7 ed ottengo 40 qui sotto, e 3 x 3 che fa 9 sopra, cioè 49. Così quando un bambino diventa esperto in questo sistema acquisisce fiducia in sé stesso e aumenta la propria capacità mnemonica, e lo fa attraverso qualcosa di tattile, senza doversi esercitare e imparare a memoria. Ai bambini questo calcolo tattile per mezzo delle le dita piace molto, ed io lo raccomando molto, anche se sfortunatamente a scuola non viene insegnato.

Diplomi di piccolo matematico

Lucas appena entrato nel salotto ha detto alla mamma: «Guarda, mamma, mi è stato dato questo diploma di piccolo matematico», e questo attestato gli è stato dato perché è arrivato in classe perfettamente equipaggiato per la matematica, ovvero con una calcolatrice. Ci credereste? Questo è il punto a cui siamo arrivati oggi per quanto riguarda la matematica: per il semplice fatto che vi portare la calcolatrice, siete dei bravi matematici.

Bio-calcolatrice umana

Ora vi mostrerò qualche esempio di come possiamo fare tutti questi calcoli senza una calcolatrice; la calcolatrice ultima, infatti, è proprio qui tra le nostre orecchie, è dentro di noi. Il fatto che tutta la conoscenza in realtà sia dentro di noi è parte del nostro insegnamento: noi siamo la suprema biocalcolatrice umana.

Questo testo è estratto dal libretto del cofanetto DVD "La Matematica Vivente della Natura".

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

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