SAGGI E RACCONTI   |   Tempo di Lettura: 10 min

Cambio di Logica - Anteprima del libro di Giuliana Conforto

Il risveglio della forza

Il risveglio della forza

Oggi mutamenti senza precedenti sconvolgono l’universo, travolgono i limiti di energia e le convinzioni umane comuni. In media, otto milioni di volte al giorno, i fulmini scaricano elettricità in cielo, scaldano l’aria a 18-20 mila gradi e colpiscono il suolo. Le sonde spaziali osservano “fulmini oscuri”, noti come flash gamma terrestri, che precedono di alcuni millisecondi quelli luminosi e sono segnati da una strana “firma”: l’antimateria che può invertire la freccia del tempo e stimolare la nostra abilità a prevedere i sismi. L’antimateria sembrava scomparsa e, invece, ora sgorga insieme ai flash gamma nella nostra atmosfera, tra i 9 e gli 11 km sopra le nostre teste e, a volte anche a livello del suolo, producendo piogge, neve e grandine. La sonda Fermi della nasa osserva in media 1100 flash gamma terrestri (tgf, Terrestrial Gamma Flashes) al giorno nell’alta atmosfera, ma molti possono avvenire più in basso e non essere osservati perché l’atmosfera è opaca a queste frequenze. I flash gamma avvengono anche lontano negli spazi celesti.

Osservati per caso, ormai vari decenni fa, da satelliti ttùlitari che controllavano le esplosioni nucleari sulla terra, i flash gamma in cielo durano pochi secondi o minuti ed emettono più energia di quella emessa dal sole in miliardi di anni di attività. Prima i flash gamma erano associati alle esplosioni di lontani buchi neri, ma recenti osservazioni in frequenze gamma hanno individuato strutture stabili con dimensioni enormi. E apparso così il canale gamma, altissime energie e tempi brevissimi, spazi giganti e minuscoli, inferiori alle scale nucleari. I raggi gamma sono fotoni, cioè messaggeri del campo elettromagnetico, con energie però diecimila volte superiori a quelli ottici che la nostra vista capta normalmente. Convinti che l’antimateria fosse scomparsa miliardi di anni fa, gli astronomi devono ammettere la loro cecità che tuttora riguarda il 95% oscuro e, fino alla seconda metà del Novecento, tutti gli altri canali, tra cui quelli radio in estremo ultravioletto, in raggi X e, in particolare, in raggi gamma che li sorprendono con forme giganti e smentiscono i modelli consueti.

L’Universo va ripensato tutto da cima a fondo, secondo i ricercatori aperti a sfidare il conosciuto, in contrasto con quelli che usano vecchi modelli e quelli che propongono i nuovi, senza però discutere il metodo scientifico che richiede una prova oggettiva. Il fatto incredibile ma vero è che noi, soggetti, partecipiamo ai vari canali. Con quello gamma condividiamo i nuclei atomici, ben il 99,99% della massa del nostro corpo. Il canale in raggi X coinvolge i nostri scheletri e quello in estremo ultravioletto, le bellissime strutture alle nano dimensioni, tipiche dei minuscoli motori naturali, presenti in tutte le cellule e nella Plasmasfera che è libera dalla gravità.

Inoltre il canale radio a bassa frequenza ha svelato l’esistenza di cori aurorali simili al cinguettio di uno stormo di uccelli, peraltro già riconosciuto da chi vive sul Circolo Polare Artico. Non c’è divisione tra i vari canali. C’è, una comunione che abbiamo ignorato fino a pochi decenni fa. Solo con l’era spaziale, la tecnologia ha osservato i vari canali elettromagnetici del cielo in alto; quello in microonde ha mostrato la sua natura speculare. «Siamo immersi in una sala di specchi, una gigantesca illusione ottica», dicono i ricercatori che hanno elaborato questi dati.

Rimane inesplorato il 95% oscuro, immerso nelle tenebre, tra l’altro tutto o quasi ciò che è sotto la superficie terrestre, la sottile biosfera che ha uno spessore di appena 100 km e un raggio di ben 6300 km. Sotto ci sono altri strati sferici che, secondo le scoperte attuali della geofisica, si muovono in modi indipendenti gli uni dagli altri. Secondo i miti greci e romani sotto la biosfera c’è l’Ade, il regno dei morti che soffrono, e ancora più sotto, i Campi Elisi dove dimorano invece le anime beate. Descritti da poeti quali Omero, Virgilio e Dante e testimoniati da civiltà pacifiche come quella degli Etruschi, i mondi sotterranei sono abitati da esseri “morti” che ricordano le proprie “vite” sulla superficie. Forse non sono ingenuità dei poeti ma indizi che l’essere umano può “scendere” nei mondi sotterranei, se sente le emozioni e non si limita a usare strumenti artificiali che non le sentono. Non solo; può anche “ascendere”, andare sulla Luna e magari scoprire che è molto diversa da come appare da qui. Ad Astolfo appare come «un acciar che non ha macchia alcuna» (un acciaio senza macchie). Ma come può ascendere con un corpo che ha peso ed è vincolato al suolo? Forse con un altro corpo che non ha peso. Può non essere solo un sogno dei poeti.

Modello Standard

Con il suo Modello Standard la fisica potrebbe ammettere che un singolo essere umano può avere tre corpi, composti di tre generi di materia, e tre anticorpi, composti di tre generi di antimateria. Di questi solo uno - quello composto di “materia normale” - è visibile. La fisica potrebbe ammetterlo, se non fosse vincolata al metodo scientifico che considera come “prova” l’osservazione della sola luce elettromagnetica. Gli eventuali corpi e anticorpi invisibili comunicano con il lato luminoso della Forza e richiedono l’altra “vista”: quella cara ad artisti, poeti e ai tanti che si addestrano all’uso di questo lato e non rimangono incantati solo dall’altro, l’elettromagnetico. È quello usato dall’impero, il potere temporale, che non regge più alla verifica dei fatti.

Con il numero crescente dei flash gamma, c’è un cambio a livello cosmico e quindi collettivo. Il canale gamma è congiunto all’antimateria e può precedere gli eventi che noi osserviamo. La celebre “caduta dell’uomo” è la nostra attenzione esclusiva a un solo canale? Forse sì, favorita da una scuola che educa a credere in ciò che è stabilito dalle autorità, chiese e accademie in reciproco conflitto. C’è un’astuta cospirazione, secondo me, utile a coltivare il dualismo, tipico delle menti grigie e a favorire la dipendenza, il vincolo al solo canale ottico. Così siamo stati sottomessi a chi gestiva un video, sovente tragico, e controllava l’audio, il canto sommesso e sofferto delle emozioni.

Non è il solito “audio” che conosciamo, ma quello composto di moti invisibili, tra i tanti, quelli del sangue che sentiamo come “emozioni” {emo è sangue in greco). Non sono udibili con l’orecchio ma sensibili con il corpo e silenziati dalla convinzione che siano fatti privati, divisi tra vizi e virtù e uniti alla paura del giudizio di “dio” o, peggio ancora, quello dei suoi “rappresentanti”. Ora, grazie a una tecnologia - la Risonanza Magnetico Nucleare _ sappiamo che questi “suoni” sono connessi alla salute del corpo e agli spin nucleari, congiunti all’istante in modo indipendente dalle distanze reciproche e tali da coinvolgere minuscole particelle elementari e galassie. I “suoni” sono individuali e collettivi, coinvolgono il corpo, ma non la mente comune, la psiche che vaga disperata, si sente sola e piena di limiti, s’inchina ai “potenti” o a chi la protegge. Con la “caduta” abbiamo dimenticato chi siamo, ossequiato lo “spirito” e non amato quella meraviglia che è il nostro corpo, nato per amare e non per ammalarsi.

Perché la “caduta”?

Ma... perché la “caduta”? Forse per partecipare a una Scuola Cosmica, acquisire «virtude e nobiltà» come diceva Dante. L’oblio era necessario per sviluppare i propri talenti, ma l’attenzione esasperata alle apparenze, ha favorito il credo in un “dio” che separa la luce dalle tenebre, comportato sofferenze inaudite e inganni feroci. Nelle nostre teste e nelle nostre colonne vertebrali ci sono molteplici connessioni tra la materia grigia, che usa la luce, e quella bianca che usa le tenebre, l’energia oscura.

È la rivelazione che la separazione non c’è. C’è un nodo nel cervello antico, un labirinto che rende diffìcile il contatto tra i “suoni”, le emozioni percepite dal cervello emozionale ovvero da psiche, e l’eros sentito dai genitali. Lì nel labirinto c’è un “mostro” metà uomo e metà bestia, il Minotauro, secondo l’antico mito. L’eroe che lo penetra può ora riconoscere che il “mostro” riflette i comportamenti dilaniati della psiche umana, incapace di riconoscere un’evidente verità. Le emozioni sono sempre state simili per tutti, in tutte le epoche storiche, hanno note comuni e permanenti; comprendono moti centrifughi, che si espandono verso l’esterno e la collettività, e moti centripeti concentrati su se stessi e sui propri esclusivi interessi, moti “buoni”, tesi al bene comune che è apparso raramente nell’arco della storia conosciuta, e quelli “cattivi” che hanno prevalso in modo sistematico. Perché? Per paura.

La paura di essere immersi in un mondo “nemico” e una natura “ostile” ha indotto ad accettare le regole comuni, inchinarsi al conformismo pubblico e relegare il privato nelle mura domestiche. C’è un “mostro” nei labirinti della nostra psiche: la paura che non si può uccidere, ma si può affrontare. In quei labirinti oscuri che sono i nuclei atomici del nostro corpo, l’attrazione predomina sull’espansione; la prima è stabile e “forte” mentre l’altra è fuggente, instabile e “debole”. Afflitte dalla paura e dal bisogno di stabilità, le menti comuni hanno accettato la segregazione, creduto che fosse “normale” un mondo diviso tra pochi abbienti e tanti indigenti, “ovvio” che le masse popolari fossero confinate nelle periferie urbane oppure relegate alle condizioni brutali dei paesi “incivili” e che perciò quelli “civili” avessero il diritto di controllarli con armi e bombardamenti.

Il forte, thanatos, che segrega le masse nucleari, ha vinto. E così siamo diventati vittime e artefici sia del “bene” sia del “male”, sudditi dell’impero che divide l’eros dalla psiche e conserva il proprio dominio. Ebbene l’impero, il potere temporale, non è un caso amaro del destino, ma un effetto deU’asimmetria tra i moti centrifughi e quelli centripeti, di uno sbilanciamento presente a tutti i livelli, quello umano e anche quello nucleare che è invisibile ma determinante perché rappresenta il 99,99% della massa del nostro corpo.

Possiamo ritrovare l’equilibrio, ma non credendo a spiritualità che creano “nuove” visioni e non cambiano i moti nucleari. L’equilibrio risorge con un’attenzione a ciò che è stato nascosto, l’eros universale che ora fa scintille nel senso autentico del termine: produce flash gamma e ciò che nessuno si aspettava, l’antimateria che sfida l’impero, il potere temporale. Si è instaurato millenni fa, inventando il vincolo tra il denaro, creato dalle banche, e i debiti contratti dai governi e scaricati sulle spalle dei popoli. Questa è democrazia? No, è debitocrazia centrata sulla produzione di “beni” quali armi e droghe e sull’infelicità degli esseri umani. I flash gamma sono segni di un risveglio, di relazioni più intense tra la Forza e i nuclei, così commoventi da scuoterli, provocare qualcosa di simile alle doglie, un Travaglio Cosmico.

Questo testo è estratto dal libro "Cambio di Logica".

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

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