SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO   |   Tempo di Lettura: 9 min

I campi di torsione e il dialogo con i mondi sottili

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Che cosa sono i campi di torsione? Cosa trattano le Tecnologie Radiestesiche Russe? Scopri di più, leggendo l'anteprima del nuovo libro di Olga Samarina.

I campi di torsione e il dialogo con i mondi sottili

Questo libro è l’evoluzione di una vecchia idea: scrivere qualche pagina sulla natura dei simboli evitando la ripetizione dei concetti già presenti in decine di testi.

Il mondo dei simboli mi si è aperto con la pratica della radiestesia spirituale russa, scuola radiestesica fondata dalla dott.ssa Liudmila Puchkò. La Puchkò, oltre ad aver creato un modello radiestesico dell’uomo multidimensionale, ha anche ideato un modo per comunicare con il mondo sottile tramite il subconscio dell’operatore e il linguaggio simbolico.

Andando avanti nella pratica ho saputo che qualsiasi simbolo tracciato porta un messaggio. È un messaggio vibrazionale, di frequenze. Ma di quali frequenze parliamo: si misurano in hertz, come i suoni, o in unità Bovis? Proviamo ad applicare un concetto nuovo.

I simboli e le forme parlano una lingua che tutto l’Universo capisce, quella dei campi torsionali. Questi campi trasportano l’informazione e possono avere le cariche positive o negative. E noi sappiamo molto poco dei campi
torsionali e della loro natura. Anche perché ufficialmente non esistono. Vi propongo, quindi, di valutare i risultati ottenuti da un gruppo di scienziati ed ingegneri russi.

Negli anni 80 del XX secolo (primi anni 2000) queste persone hanno svolto una poderosa ricerca creando i nuovi strumenti per esplorare il mondo. Inoltre, i fisici hanno seguito una linea del pensiero scientifico ben definita, nata
ai tempi di Newton ma mai portata a termine.

Anche la radiestesia spirituale russa non sarebbe nata se la scienza d’avanguardia non avesse proposto un nuovo paradigma basato sull’esistenza del Vuoto Fisico dal quale scaturiscono i campi di torsione.

 

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Cosa sono i campi torsionali?

La descrizione dei campi torsionali, portatori dell’informazione nel mondo sottile, ha permesso di ampliare la comprensione della Natura più di quanto l’avessero fatto prima la teoria della relatività, la fisica nucleare e la meccanica quantistica messe insieme.

Si è capito che a livello dei campi torsionali la coscienza e la materia sono tutt’uno e che la coscienza può fare da intermediatrice tra il mondo materiale e tutti i livelli della realtà sottile, compresa la Mente Universale. Quei fisici, radiofisici, biologi, ingegneri si aspettavano di vedere sorgere presto l’alba di una nuova era segnata dal passaggio alle tecnologie con l’impiego dei campi di torsione, a impatto zero.

Le tecnologie torsionali erano da loro viste come una chiave per trovare una via d’uscita da tutti i vicoli ciechi della nostra civiltà. Ma i loro sogni miravano ancora più in alto, perché la coscienza umana avrebbe potuto fare un salto evolutivo gigantesco, all’interno del quadro dell’evoluzione di tutto l’Universo.

Il momento sembrava favorire nuovi scenari e radicali cambiamenti: la Russia era appena uscita da una lunga fase storica, pronta a scrivere un’altra pagina. L’entusiasmo era alle stelle e le sfide sembravano già vinte… Come da copione, gli innovatori, sia teorici che pratici, ebbero molti sostenitori ma anche tanti feroci oppositori.

La resistenza della vecchia scienza è comprensibile: un eventuale cambio del paradigma scientifico è uguale alla rottura di molti equilibri su cui si basa una civiltà tecnogena. Una civiltà inquinante, dispersiva e fragile nonostante tutte le atomiche stoccate nei bunker.

Ma il problema numero uno era ancora più serio e cruciale. Si sarebbe dovuto riconoscere che la fisica conferma l’esistenza di Dio! Che all’inizio era Verbo. Che l’informazione viene prima della materia.

Che il pensiero crea la realtà fisica. Alla fine si è preferito lasciare questa idea ad alcuni scienziati “pazzi” e di relegarli nella gabbia di una pseudo scienza...

Il tempo per certi cambiamenti radicali non è arrivato nemmeno adesso. Quanto al futuro, non disperiamo.

Ma intanto, le idee che anticipano il futuro a volte trovano un’inaspettata applicazione in altre sfere, apparentemente poco collegate alla scienza fondamentale – nella radiestesia, per esempio.

 

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La radiestesia

Mi possono dire che un radiestesista ha già a che fare con la fisica.

Infatti, un operatore capta le sottili vibrazioni… si, sicuramente. Ma non solo: lui si collega al subconscio, dirige il pensiero verso l’oggetto della ricerca, ottiene le informazioni di varia natura che potrebbero riguardare i più svariati argomenti. Da dove le prende? Secondo la fisica del Vuoto, il pensiero anch’esso è di natura torsionale e la coscienza è capace di interagire con il mondo materiale, perché anche l’uomo è un “vuoto altamente organizzato”.

Così un giorno mi sono resa conto di voler scrivere sull’odissea delle ricerche russe sul campo torsionale, argomento che da anni mi sta a cuore. E di rendere così ancora più evidenti alcune tesi della radiestesia spirituale.

Una lampadina mi si è accesa nel cervello nel corso di una discussione nel gruppo delle TRR (Tecnologie Radiestesiche Russe) su Telegram.

Si è parlato di un professionista, messo a dura prova dal difficile periodo che stiamo vivendo, intento a trovare un simbolo che aiutasse a mantenere e a preservare i valori della fratellanza. Ho risposto che secondo me l’unico modo di restare “centrati” e allo stesso tempo gentili, senza cedere alle circostanze esterne, è non fermarsi mai nel difficile lavoro dell’evoluzione della coscienza.

Secondo il mio pensiero, l’atto di portare addosso un talismano che confermi e mantenga i valori umani può giocare un ruolo facoltativo e per lo più psicologico, di sostegno alla mente e alla psiche, mentre nulla è davvero efficace come l’evoluzione della coscienza.

Mi fecero una domanda: ma allora i simboli con i quali si lavora nelle TRR hanno un valore puramente psicologico? I simboli antichissimi servono davvero solo per questo? Certo che no!

 

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I simboli

Qualsiasi simbolo è un messaggio codificato che ci collega all’immenso sapere esoterico, agli archetipi, alle risposte cifrate.

I simboli si sono susseguiti nel tempo, passando da una civiltà all’altra, senza cambiare, e forse l’uomo nell’inconscio ne ha una sorta di archivio, oltre ad essere capace di crearli (anzi, l’uomo potrebbe essere naturalmente dotato di capacità di creare dei simboli!).

L’interesse per il mondo simbolico non si è estinto nell’era digitale, direi che è rifiorito grazie alle idee olistiche. Da qui alla riscoperta di ciò che va oltre il corpo e oltre la vita il passo è breve. Perché l’infinito è dentro l’uomo, insieme a tutti i simboli che lo rappresentano, mentre nella gabbia tecnologica della mente materialistica l’infinito è assente, soffocato dagli algoritmi.

I simboli comunicano, fanno da interpreti, accompagnano il dialogo tra dimensioni diverse. Una realtà di ordine superiore può essere rappresentata da una realtà di ordine inferiore - è una delle principali leggi del simbolismo. Tracciando dei simboli, mandiamo dei messaggi a ciò che non vediamo con gli occhi ma sappiamo che esiste.

Proprio questa idea fu applicata dalla Puchkò nella sua “Medicina Multidimensionale”. Se dovessi definire in poche parole il messaggio della Puchkò direi: per guarire il corpo e la mente si deve prima ripulire le strutture invisibili - l’Anima, lo Spirito e i corpi sottili – dalla negatività che vi si è accumulata, non solo in questa vita ma anche in quelle precedenti.

 

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Un’altra domanda non tardò: “Ma allora i simboli che mettiamo nella sequenza vibrazionale quale effetto energetico producono sul sottile? La radiestesia spirituale russa lavora sull’informazione. Quindi, i simboli che disegniamo, carichiamo e su cui mettiamo poi il testimone trasmettono l’informazione.

I cambiamenti a livello informazionale precedono quelli nel mondo materiale. Due parole sulle classiche sequenze vibrazionali Puchkò: si chiamano vibrazionali perché siamo nel mondo delle frequenze, o irradiazioni. Una volta stabilito un solido contatto con il proprio subconscio, troviamo e definiamo i programmi negativi che risiedono nei nostri corpi non fisici. E dopo, iniziamo a costruire un’arma di precisione fatta di simboli.

Ognuno di essi potrebbe avere diecimila anni e un suo sacro significato, ma nel contesto di una sequenza vibrazionale è un “soldatino” che fa parte di un battaglione molto agguerrito. L’insieme dei simboli è come se fosse una “frase”: “vai dove ti dico di andare”, “lascia questo corpo”, oppure, semplicemente, “ti elimino per sempre…”. Questa non è energia, questo è un comando, questa è anche l’informazione.

Mandiamo un programma non verbale che “irradia” in controfase rispetto al programma negativo. E il resto dell’operazione è una questione di tecnica e protocolli…

Usare i simboli (disegnati a mano) è uno dei modi per comunicare con il mondo multidimensionale, pur restando nei mondi inferiori (tridimensionale e persino bidimensionale – sulla carta).

I fisici russi con le loro formule hanno aperto una porta che conduce nei mondi sottili che fino ad allora restavano una vaga idea.

Ora sappiamo che i simboli “parlano” emettendo le frequenze del campo torsionale. E quindi, possiamo sapere un po’ di più sui campi di torsione? Il nuovo modo di interpretare l’universo e la coscienza umana può trasformare il nostro modo di esistere, di produrre, di pensare, di comunicare.

Fantascienza? Per ora si, ma ci sono tutte le premesse per la nascita di un nuovo mondo e una nuova umanità.

 

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Data di Pubblicazione: 5 aprile 2022

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