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Il mantra dell’Ho'oponopono

Mi dispiace

Perdonami

Grazie

Ti amo.

I mantra hanno una grande potenza esoterica e sono conosciuti e praticati in molte tradizioni e filosofie. Si basano sulla ripetizione di parole e frasi. Tramite questa ripetizione, infatti, si ritiene che si attivino frequenze mentali che ci connettono con altri esseri viventi e non, ma soprattutto con l'Universo intero. Il Buddismo e altre tradizioni, culture, filosofie e pratiche spirituali ne fanno uso da tempo immemore.

Le affermazioni di cui è composto il mantra dell’Ho'oponopono sono tanto semplici da sembrare disarmanti. Queste asserzioni sono: Mi dispiace - Perdonami - Grazie - Ti amo.

L’Ho'oponopono è semplice di per sé, perché non c’è bisogno di cose complicate per arrivare all’Essenza e il processo non può essere consapevole, indirizzandosi prevalentemente a materiale subconscio. Non c'è bisogno di rituali, di culti articolati, di sovrastrutture mentali.

Ho'oponopono è una pratica che, con lo strumento del mantra, ripulisce le memorie, ci riporta al nostro stato originario di purezza e, laddove si è creata pulizia, il Vuoto può portare la sua luce.

Entriamo nello specifico: il mantra ha un funzionamento preciso nei confronti della triade della mente.

  1. Mi dispiace: sono veramente dispiaciuto per il problema, per la malattia, per l’evento sfavorevole, per il disturbo, per la carenza, per la depressione, per tutto quello che mi reca sofferenza. Qui abbiamo l’inizio del processo di ripulitura del tuo Subconscio. Con queste parole ci assumiamo la responsabilità di ciò che è successo. Non c’è colpa, non ci deve essere senso di colpa, ma accettazione della realtà interiore. Il problema è occasione per fare pulizia in me.
  2. Perdonami: la mente conscia ha avviato il processo di Ho'oponopono e iniziamo a pulire noi stessi. Di questo processo beneficerà anche chi ci sta intorno. Pur senza colpa, abbiamo dato origine a tutta questa sofferenza, con la creazione delle memorie dolorose, tossiche. Il nostro passato è fatto non solo di memorie personali, ma anche di memorie di vite precedenti e delle influenze degli antenati: le memorie della specie. Le credenze sedimentate, i condizionamenti esterni hanno fatto la loro parte. Li abbiamo dentro di noi e vogliamo liberarcene. Siamo nel bambino interiore, nel Subconscio. Non possiamo fare niente direttamente con la coscienza né con il ragionamento, è la Divinità che agirà, e noi, solamente con la ripetizione di questo mantra, ci mettiamo in collegamento con lei.
  3. Grazie: ci rivolgiamo al Superconscio. Ti ringrazio, perché mi permetti di allineare la mia triade mentale al Divino. Grazie del perdono. Grazie di amarmi. Grazie di essere me, un Sé che vuole guarire dal dolore, che vuole guarire il problema, che può guarire perfino il mondo. Dove guarisce una memoria e viene cancellata, la cancellazione avviene anche in tutte le memorie uguali, ovunque si trovino. E infine, grazie del problema. Sì, grazie di darmi la possibilità, tramite questo problema, di fare pulizia dentro di me.
  4. Ti amo: ti amo Superconscio, ti sono grato. Il mio amore è Amore, Universo, Divino. È puro, incontaminato come quando sono stato creato. Ti amo. Amo nella mia totalità. Amo con le mie tre menti. Amo così da allinearmi con il Divino, con l'Amore. Nessuna delle tre parti della triade della mente dovrebbe essere prevalente sulle altre. In armonia, siamo grati all’Universo di questo stato di equilibrio.

 

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Come recitare il mantra?

Il mantra deve essere recitato continuamente con fiducia e abbandono al Divino. Durante il processo avviato con le sue affermazioni, non siamo consapevoli di rivolgerci a una parte o a un’altra di noi stessi. Ma è quello che succede: siamo strumenti di guarigione del mondo, oltre che di noi stessi. Le memorie sofferenti che liberiamo, in noi stessi e in tutte le realtà con le quali le condividiamo, si dissolvono, per lasciare il posto al vuoto. Questo vuoto sarà riempito con il Vuoto, con il Divino, con la sua luce. Così l'ispirazione può essere colta dal nostro Superconscio e noi ci eleviamo a un livello superiore di consapevolezza.

Recitiamo il mantra ovunque e in qualsiasi momento. Puoi avere un pensiero ossessivo, una difficoltà, un disturbo, una malattia, ma anche nulla: c'è sempre qualcosa da ripulire nel Subconscio. Per 15 bit al secondo processati dal Conscio, ci sono 15 milioni di bit processati dal Subconscio. Cioè: per 15 dati, elementi, processati dal Conscio, ci sono 15 milioni di dati, elementi, processati dal Subconscio. Immagina quante memorie tossiche, personali o della specie ci portiamo dentro!

L'unica cosa che ci viene chiesta da Ho'oponopono è di assumerci il cento per cento della responsabilità, ma questo è uno dei concetti su cui torneremo più avanti.

Con la ripetizione del mantra, in piena fiducia e responsabilità, si avvia un processo di cancellazione dei dati subconsci e ci si connette con il proprio Sé superconscio. Sono coinvolte tutte e tre le menti, conscia, subconscia e superconscia, fino a raggiungere lo stato di Zero Limiti, il Vuoto, dove siamo in armonia con l'Universo.

Consigliamo all'inizio di stare da soli in un ambiente poco illuminato, accendere l’Ho’oponopono cantato e lasciarsi andare alla forza della musica e delle parole. Cantare libera molte energie e riduce lo stress. Non c'è un momento esatto per dire che la ripetizione del mantra abbia raggiunto uno Scopo 0 possa essere interrotta: alcuni percepiscono dei cambiamenti a livello fisico, altri hanno una sorta di visione, altri ancora faticano a trovare un segnale. Se tu non percepisci nessun mutamento, non preoccuparti: Ho'oponopono agisce sul Subconscio e pertanto è abbastanza normale che coscientemente tu non ti accorga di ciò che è avvenuto.

Non desistere, comunque. Fiducia. Costanza. Affidamento al Divino. E ora, ancor più di prima, cantiamo insieme il mantra dell'Ho'oponopono, il canto del Perdono e dell’Amore.

 

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Siamo responsabili al 100%

Il Dr. Hew Len spiegò che responsabilità totale per la tua vita significa che ogni cosa nella tua vita, semplicemente perché è nella tua vita, è tua responsabilità. In senso letterale, il mondo intero è una tua creazione.

Da "Zero Limits" di Joe Vitale

Questo problema mi schiaccia! È insormontabile. Non ce la farò mai!” Quante volte ti è capitato di pensarlo? Credo che, almeno una volta, sia capitato a ognuno di noi. Ho’oponopono ci insegna che la realtà non abita al di fuori di noi, ma dentro, che sono le nostre memorie subconscie a creare il problema.

Accettando questo principio, la conseguenza logica è che noi siamo responsabili al 100% di ciò che accade a noi e attorno a noi, in quanto co-creatori. Ma cosa significa tutto questo? E soprattutto, dove conduce?

Questo significa che, se affronto una situazione difficile, non è il mondo esterno ad aggredirmi, né a essermi ostile, tutt'altro: la verità soggettiva, ovvero il mio modo di pensare ha creato questa situazione con le mie credenze, i miei giudizi, i miei pregiudizi, le mie memorie subconscie. Avere la responsabilità della nostra vita vuol dire che ogni cosa, proprio perché si trova nella nostra vita, dipende totalmente da noi e, poiché il mondo intero è una nostra creazione, siamo responsabili al 100% anche della realtà che ci circonda. Ognuno di noi è co-creatore e tutti siamo collegati nell'Universo. Ognuno di noi è co-creatore in misura della sua mente. Vero è che per risolvere un problema ci sono molti modi, tanti quanti sono gli esseri umani, ma ce n'è uno anche mio. Io ho creato il problema e, praticando il mantra Ho'oponopono, posso fare in modo che si risolva.

Ciò che abbiamo appena esposto conduce ad assumersi la responsabilità al 100% di ciò che ci accade e a non demandare a qualcun altro la responsabilità stessa.

Intendiamoci bene riguardo a termini e concetti: responsabilità non significa né colpa né peccato. Non ho colpa per ciò che mi è accaduto, devo solamente assumermi la responsabilità totale di ciò che è avvenuto, accettando che, come co-creatore, con il mio Subconscio, pieno di programmi tossici, ho creato quel problema.

Questo principio è tanto più difficile da accettare quanto più siamo impregnati di preconcetti e infestati da “erbacce” in genere. Per questo motivo, praticando il mantra e “ripulendo”, liberiamo spazio nel Subconscio, ci liberiamo di ciò che ha creato il problema e riusciamo ad accettare il nostro vero ruolo di co-creatori.

Ma Ho'oponopono va ben oltre: non siamo co-creatori solamente della nostra realtà e di ciò che di buono o doloroso ne faccia parte, ma anche della realtà e dei problemi eventuali di chi ci circonda, sia questi un familiare, un amico, un vicino, un conoscente. E andando ancora oltre, siamo responsabili di tutto ciò che accade nel mondo, compresi guerre, omicidi, violenze di ogni genere. Ancora più difficile da accettare.

Facciamo un esempio: se in una parte del mondo è scoppiata una guerra, non significa che io potessi sapere prima che si sarebbe verificata o che l’abbia provocata coscientemente, ma che il mio Subconscio, intossicato da pensieri nocivi, ha contribuito al suo verificarsi. Se io non avessi avuto determinate memorie, che non so identificare a livello conscio, e le avessi dissolte praticando Ho'oponopono, avrei dissolto le stesse memorie in tutti gli altri Subconsci e, poiché queste memorie hanno contribuito al verificarsi della guerra, io sono responsabile al 100% in misura di quelle mie memorie. In questo caso probabilmente, trattandosi di guerra, si tratta di memorie di violenza.

Il nostro microcosmo è collegato al macrocosmo, al mondo intero. Se esiste la violenza, sei tu il responsabile, sono io il responsabile, siamo noi i responsabili.

Non ho la colpa del verificarsi della guerra, ho la responsabilità al 100% di ciò che è avvenuto per le mie memorie condivise. Se cancello le memorie dal mio Subconscio, le cancello in tutti i Subconsci che condividono quelle memorie. E contribuisco al ritorno della pace.

 

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Per cambiare il mondo, cambia te stesso.

Siamo responsabili al 100% dei pensieri positivi e negativi che creano squilibri nella realtà; se i nostri pensieri sono perfetti e puri creano, un mondo perfetto e puro; tutto esiste come pensiero nella nostra mente, non esiste niente al di fuori di noi.

In quanto esseri umani, anche se razionalmente è difficile da capire, soprattutto per noi occidentali, abbiamo una responsabilità talmente ampia da essere totale e da oltrepassare la nostra realtà quotidiana. Siamo co-creatori e quindi responsabili, come abbiamo appena visto.

Il male, il bene e il reale stesso non sono altro che proiezioni delle nostre memorie, dei nostri pensieri subconsci. E poiché l'Universo, così come ci insegna Ho’oponopono e così come vedremo tra poco, è Uno, tutti siamo collegati e interconnessi e siamo strumento dell'Universo per la creazione della realtà.

Dobbiamo, però, assumerci la responsabilità al 100%. Ripulendo tutte le memorie nocive condivise, ripuliamo queste memorie laddove sono presenti, anche al di fuori di noi; lavoriamo sul mondo e ripristiniamo l’equilibrio riducendo ciò che determina le condizioni negative.

Il mondo intero è nelle tue, nelle nostre mani. Con la pratica di Ho'oponopono abbiamo uno strumento semplice ed efficace per apportare il nostro importante contributo al miglioramento della realtà che ci circonda e non solo.

La tecnica di Ho'oponopono è estremamente semplice, e proprio per questa semplicità a molti occidentali, abituati a considerare la complessità come sinonimo di efficacia e utilità, abituati a ritualità, sovrastrutture e metodologie sempre più articolate, può sembrare troppo elementare se non addirittura inutile. In realtà proprio nella semplicità e, nello specifico, nella “basicità” di Ho’oponopono sta la sua efficacia. Pensiamo, forse, che un rituale molto strutturato possa portarci a risultati enormi, o che una volta completato un compito difficile i risultati siano conseguiti solo in virtù dello sforzo che abbiamo fatto. Le cose semplici sono le più difficili da accettare. Grazie al costante impegno richiesto, la ripetizione di Mi dispiace - Perdonami - Grazie - Ti amo ha grande utilità ed efficacia.

Il processo di Ho'oponopono, infatti, deve essere avviato costantemente, cantando il mantra o ripetendo alcune sue parti, quelle che sentiamo più congeniali in un dato momento. Cantiamo di fronte a un problema o, perché no, cantiamo perché abbiamo voglia di farlo: c'è sempre qualcosa che deve essere ripulito a livello inconscio.

Crediamo che la vera difficoltà di Ho'oponopono sia l’impegno a ripulire, ripulire, ripulire costantemente assumendoci la piena responsabilità di quanto sta avvenendo in noi, intorno a noi e nel mondo.

Con il processo di pulizia l’Intelligenza Divina si prende cura di noi, allineando Subconscio, Conscio e Superconscio. La Divinità stessa cancella le memorie tossiche e riempie il vuoto creato con il suo Amore, che è Amore totale, portandoci l’ispirazione.

E ora cantiamo insieme il mantra dell’Ho'oponopono, il canto del Perdono e dell'Amore.

Cantando l’Ho'oponopono mettiamo in moto il processo di pulizia. Se ripuliamo, ripuliamo, ripuliamo, cancelliamo tutte le memorie condivise.

Cantando l’Ho'oponopono ritorniamo al livello Zero, al Vuoto, e permettiamo alla Divinità, con la quale la nostra mente è finalmente di nuovo allineata, di ripulirci e di inondarci di Amore. E questo stesso Amore si riverserà nel mondo.

Con l'Amore dentro e fuori di noi, non ci sarà spazio per odio, rancore, violenza, dolore, afflizione, tristezza, indifferenza e così via. Avviando il processo di pulizia del nostro Subconscio, creiamo le situazioni più propizie affinché serenità e pace siano dentro e fuori di noi.

 

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Data di Pubblicazione: 13 ottobre 2021

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