SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO   |   Tempo di Lettura: 4 min

Come interagiscono tra loro i chakra?

Chakra Ruote di Vita - Anodea Judith - Speciale

Come interagiscono tra loro i chakra? In che modo possiamo agire perché migliorino la nostra vita? Impara i loro segreti, leggendo il decimo capitolo del libro di Anodea Judith.

Estratto del 10° Capitolo del libro "Chakra Ruote di Vita"

Come interagiscono i chakra

Ora che abbiamo esaminato dettagliatamente ogni chakra, il sistema è completo. Possiamo vedere noi stessi come un insieme, osservare come le varie parti interagiscono, tanto in noi stessi quanto con gli altri. Questo capitolo è una panoramica di come i chakra operino insieme, e tratta interazioni quali: forze e debolezze relative tra i chakra, chakra e rapporti personali, chakra e cultura. Queste informazioni ci aiutano a mettere insieme i pezzi del sistema per poterlo comprendere come un tutto integrato e interpenetrante.

I chakra sono i componenti di un sistema d’energia bio-psichico. In quanto componenti, non funzionano da soli, ma come ruote o ingranaggi di una macchina più grande – che è, naturalmente, l’insieme corpo umano/mente. Lo scopo dello studio delle ruote è di capire in che modo si inseriscano l’una nell’altra, per sapere quali parti vadano dove e comprendere come intervenire quando qualcosa non va.

Non sarà mai sottolineato abbastanza che, qualunque uso si voglia fare del Sistema dei Chakra, che sia per terapia, per crescita personale o per diagnosi medica, il Sistema dev’essere considerato nel suo insieme. Diagnosticare una disfunzione del terzo chakra senza esaminare il ruolo di ogni altro chakra nella struttura totale della personalità sarebbe un errore. Qualunque blocco che interessi una parte del Sistema, lo interessa tutto. Sarebbe come sostituire la protagonista di una commedia quando a sbagliare è il regista.

 

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La teoria generale sottostante al Sistema dei Chakra, almeno in questo libro, è che i chakra devono essere in equilibrio l’uno con l’altro. Idealmente, dovrebbe esistere un flusso costante di energia attraverso tutti i chakra, che non ne favorisca e non ne ostacoli nessuno in particolare, perché uno squilibrio in un’estremità del Sistema crea uno squilibrio nell’altra.

Le caratteristiche personali, però, possono dominare in un chakra o nell’altro. Un artista può essere altamente visivo, e un cantante più orientato verso il quinto chakra. Entro un certo limite, queste discrepanze rappresentano una naturale espressione di individualità e non sono da eliminare, ma andrebbero addirittura sottolineate, finché non vanno a detrimento di qualche altro livello di consapevolezza.

La prima cosa da considerare esaminando i chakra è che ogni persona ha il suo sistema d’energia con una particolare “quantità di flusso”. Un tubo di rame del diametro di un centimetro non può trasportare la stessa quantità di acqua di una tubatura di quindici centimetri, e nessuno può aspettarsi il contrario.

Perciò, possiamo anche rinunciare a pensare che vi siano regole fisse, che un chakra “debba” essere in qualche modo, o che sia possibile fare un confronto preciso fra persone diverse. E quindi, secondo me, dobbiamo rinunciare a credere di sapere in quale senso debbano ruotare i chakra.

Un confronto può essere operato solo fra i chakra di un soggetto e gli altri chakra del suo stesso Sistema. Si comincia, quindi, cercando di intuire il flusso e il gusto particolare di una persona, interrogandola sulle sue abitudini, sui desideri, sui sogni, e sull’estensione delle sue attività.

 

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Attraverso questo procedimento emergono certi schemi. La persona può sistematicamente rifiutare certi stati emotivi; un’altra può stancarsi continuamente, o affrontare attività superiori a quello che le consentono le sue forze. Un’altra eviterà ogni contatto fisico e si aggrapperà con tutte le sue forze al regno dello spirito, e un’altra ancora sarà eccessivamente scettica riguardo a tutto ciò che non può essere visto nel mondo materiale.

In questo modo certi blocchi diventano evidenti. Un blocco può essere dovuto alla chiusura di un chakra, incapace o timoroso di maneggiare l’energia a un particolare livello; oppure il chakra può essere troppo aperto, tanto da attirare continuamente attenzione e attività a scapito degli altri livelli.

Sandy, per esempio, ha dei problemi per la scarsità di energia nel terzo chakra. Si lascia intimidire facilmente, ha paura di tutto e soffre di un complesso di inferiorità. A causa di questo blocco, è troppo timida per farsi degli amici, ha un lavoro mal pagato e soffre di frequenti malattie.

Perciò, il blocco del terzo chakra interessa parecchi altri chakra, come il quarto (amore e amicizia) e il primo (sopravvivenza). Pertanto, la cura del suo problema sta nel costruire un migliore rapporto con il suo corpo, nel migliorare la sua salute e nel darle basi più salde su cui possa costruire la sua autostima e il suo potere personale.

 

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Data di Pubblicazione: 18 novembre 2021

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