EDUCAZIONE E FAMIGLIA   |   Tempo di Lettura: 7 min

Che cos'è la leadership?

Scopri che cos'è la leadership

Scopri se è un dono che viene concesso in modo casuale oppure se è una una vera e propria competenza che può essere coltivata da chiunque fin dalla più tenera età

Che cos'è la leadership?

Oserò esporre qui la più grande, la più importante, la più utile regola di tutta l’educazione ?
È non di guadagnare tempo, ma di perderne.
J. J. Rousseau, Emilio o Dell’educazione

Che cos e la leadership? Ed è concretamente possibile liberare questa forza che è dentro ciascuno di noi?

Lo stesso titolo del presente volume sembra suggerire una risposta affermativa a queste domande, in deciso contrasto con una interpretazione della leadership intesa come dono e qualità che si posa su alcuni di noi in modo casuale, a prescindere dal luogo in cui siamo nati, dal livello della nostra istruzione o dagli stimoli esterni che abbiamo assorbito durante la nostra vita. Qualcosa di ingovernabile, dunque, al pari di una personalità creativa e geniale o di un particolare talento artistico.

Un leader, in qualunque campo operi, non ha dovuto studiare per essere tale. E viene riconosciuto dalle persone che lo circondano non in virtù di uno sforzo costante che si conferma, giorno dopo giorno, risultato dopo risultato, bensì di una vera e propria aurea: la capacità di imporre agli altri un obiettivo e una direzione o di prendere, in rigorosa solitudine, decisioni impopolari. Perché un leader non ha bisogno del confronto con coloro che lo circondano, riconoscendo istintivamente ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.

Che tu accolga questa definizione statica di leader o che abbia tutt’altra idea delle caratteristiche e del processo per diventare tale, questo libro è proprio la lettura ideale per rimettere in discussione idee e metodi troppo spesso applicati per mera consuetudine più che per sostanziale efficacia.

L’interpretazione con cui Covey, Covey jr., Summers e Hatch leggono la leadership è, infatti, diametralmente opposta.

Innanzitutto - e proprio le pagine che hai tra le mani ne sono immediata testimonianza - non la considerano alla stregua di un dono ingovernabile bensì come una vera e propria competenza che, al pari di altre, può essere instillata fin dalla più tenera età per poi essere costantemente implementata sino a diventare parte integrante del nostro agire in società, a qualunque livello e in qualunque dimensione.

Non si tratta di una mera differenza teorica bensì di un vero e proprio cambiamento di paradigma che riconosce, per ogni individuo, una potenzialità che attende solo di emergere.

Ma è soprattutto sul tema dell'applicazione del metodo proposto che la visione degli Autori diviene ampia e affascinante; in tal senso, ti proponiamo una scena tratta da un bel film di qualche anno fa - “We were soldiers. Fino all’ultimo uomo” - che illustra perfettamente il principio di leadership condiviso dagli Autori del testo.

Siamo nei primi anni Sessanta del secolo scorso in un campo di addestramento dell’esercito americano. Alcuni allievi ufficiali stanno ultimando una corsa massacrante nei boschi. Uno di loro si accorge che un compagno sta arrancando vistosamente. Alla prima sosta - senza aver ricevuto alcun ordine dai propri ufficiali superiori - gli chiede di togliersi gli scarponi e, verificata la presenza di vesciche, non si limita ad applicare una crema lenitiva ma gli dice anche come prevenirle, mantenendo i piedi puliti e cambiando ogni giorno i calzini. Fatto questo, chiede a tutti i propri compagni di controllare lo stato dei piedi degli uomini al loro fianco.

Quel soldato - il cui nome oggi è presente nel Monumento ai Caduti della guerra del Vietnam - era un Leader. Perfettamente consapevole dei propri doveri personali (nel caso specifico, terminare la propria prova) e, nel contempo, delle proprie responsabilità nei confronti della comunità d’appartenenza.

Si aggiunge, così, al tradizionale principio di leadership personale — in cui ciascuno di noi costruisce nel tempo strumenti e talenti per governare la propria vita, attraverso il controllo e la responsabilità di scelte e condotte - un principio di leadership diffusa, in cui la condivisione di conoscenze e l’implementazione delle attitudini divengono forze strumentali a quella che lo stesso Stephen R. Covey definisce ispirazione (nell’identificazione di limiti e potenzialità) e a sua volta strategica nel e per il conseguimento di un obiettivo significativo.

Questo ampliamento di prospettiva è ben presente nello stesso sottotitolo del libro, nel momento in cui consegna tale responsabilità nelle mani degli educatori ma anche dei genitori e di chiunque eserciti una funzione di natura relazionale: un allenatore sportivo, una insegnante di musica, un amico, uno zio, un nonno.

Non si tratta di un compito semplice proprio perché non si risolve nella mera assegnazione di mansioni e obiettivi da raggiungere; è, piuttosto - come ben raccontato nelle pagine del libro - una attività fluida e costante di ascolto, che non segue orari ben programmati ma si distribuisce nel corso della giornata, della settimana, del mese e dell’anno. E in cui ogni spunto può risultare decisivo.

Un auspicio di metodo

A proposito dell’avviamento e del mantenimento nel tempo del processo Leader in me, gli Autori osservano acutamente come lo stesso possa essere equiparato al lancio di un satellite. Se la spinta iniziale deve essere forte e decisa per vincere le resistenze dell’atmosfera, una volta raggiunta una determinata altitudine, il satellite si assesta sull’orbita prevista, richiedendo per la sua gestione solo aggiustamenti minimi di traiettoria e velocità.

Molti degli istituti scolastici citati in queste pagine si trovano già in orbita e stanno implementando la resa del programma con piccoli aggiustamenti e ricalibrature. Anche sul nostro territorio ci sono realtà pronte a lanciare il proprio satellite, manca solo il propellente giusto e ci auguriamo che questo libro offra alle menti desiderose di un reale miglioramento gli spunti adatti per rendere Il leader in me un processo educativo sempre più diffuso.

Le 7 abitudini delle persone molto efficaci

Mentre si trovava in mezzo a dirigenti d'azienda, Muriel non poteva fare a meno di pensare: "Se i bambini imparassero le 7 abitudini sin da piccoli, quanto potrebbero essere diversi la loro vita e il mondo!''. Leggi il seguente riassunto delle 7 abitudini scritte in un linguaggio semplice e vedi se giungi alla stessa conclusione.

  • Abitudine 1 - Sii proattivo
    Sono una persona responsabile. Prendo l'iniziativa. Scelgo le mie azioni, i miei atteggiamenti e il mio umore. Non incolpo gli altri dei miei errori. Mi offendo solo se scelgo di offendermi.
  • Abitudine 2 - Comincia pensando alla fine
    Programmo in anticipo e stabilisco gli obiettivi. Faccio cose significative che fanno la differenza. Sono un membro importante della mia classe e contribuisco alla missione e agli obiettivi della mia scuola, cercando anche di essere un buon cittadino.
  • Abitudine 3 - Dai la precedenza alle priorità
    Dedico il mio tempo alle cose che contano di più e dico no a quelle che so di non dover fare. Stabilisco le priorità, creo un programma e seguo il mio piano. Sono disciplinato e organizzato.
  • Abitudine 4 - Pensa vincere/vincere
    Trovo un equilibrio tra il coraggio di ottenere ciò che voglio e il rispetto per ciò che vogliono gli altri. Effettuo depositi nei conti correnti emotivi altrui. Quando sorgono i conflitti, cerco di mediare.
  • Abitudine 5 - Prima cerca di capire, poi di farti capire
    Ascolto le idee e i sentimenti delle altre persone. Cerco di vedere le cose dal loro punto di vista. Ascolto gli altri senza interrompere. Quando esprimo le mie idee, sono sicuro di me. Quando parlo guardo le persone negli occhi.
  • Abitudine 6 - Sinergizza
    Do importanza ai punti di forza degli altri e imparo da loro. Vado d'accordo con gli altri, anche con chi è diverso da me. Lavoro bene in gruppo. Cerco di conoscere le idee degli altri per risolvere i problemi, perché so che lavorando insieme in gruppo possiamo creare soluzioni migliori di quanto potremmo fare ognuno per conto proprio. Sono umile.
  • Abitudine 7 - Affila la lama
    Mi prendo cura del mio corpo mangiando in maniera corretta, facendo attività fisica e dormendo a sufficienza. Trascorro del tempo con la mia famiglia e i miei amici. Imparo in molti modi e in molti luoghi diversi, non solo a scuola. Trovo modi significativi per aiutare gli altri.

Data di Pubblicazione: 3 aprile 2019

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