SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO

Che cos’è la Magia e da dove viene?

Scopri cos’è la Magia e da dove viene

Scopri le orgini delle tradizione magica e della stregoneria popolare leggendo l'anteprima del libro di Jean de Blanchefort.

Che cos'è la Magia e da dove viene?

Posto e considerato che la Magia è l’Arte e la Conoscenza di come agire sulla realtà per mezzo di stati modificati di coscienza innescati dalla propria volontà, viene da chiedersi se essa è nata con il genere umano o se, viceversa, deriva da un «corpus» di conoscenze «aliene» che sono arrivate sul nostro pianeta da un «altrove» sconosciuto.

Mi spiego meglio. Secondo l’assioma di Ermete Trismegisto contenuto nella Tavola Smeraldina: «... ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli di una sola cosa», questo significa che tutto quello che esiste in natura ha una diretta relazione con l’universo intero.

Se ad esempio decido di evocare quello che in Magia si chiama una «entità» o un «demone» (io preferisco definirla «intelligenza»), opero su due livelli: l’entità verrà evocata nella mia mente (microcosmo) come può essere uno psichismo tratto dall’inconscio o dal subconscio, ovvero potrà manifestarsi in forma tangibile o anche invisibile come un’intelligenza che proviene da una realtà sconosciuta, che potrebbe essere un mondo lontano disperso nell’universo (macrocosmo).

La mente umana non conosce ostacoli legati al tempo e allo spazio; se un oggetto, tipo un veicolo spaziale, può viaggiare al massimo a 300.000 km al secondo, che è la velocità della luce, per compiere viaggi interstellari occorrerebbero diversi anni, un pensiero elaborato da una mente umana in un istante può attraversare l’universo intero e collegarsi — se si conoscono i meccanismi - con un’intelligenza aliena lontana milioni di anni luce.

Sono quasi convinto che la Magia sia in sé una scienza vera e propria, con le sue regole ed i suoi codici che ancora non sappiamo riconoscere. E se questa Magia-Scienza fosse stata portata sul nostro pianeta da esseri alieni provenienti da mondi lontanissimi o addirittura da altri universi multidimensionali e regalata a pochi umani? L’ipotesi non è così peregrina, del resto le antiche cronache e le varie mitologie dei popoli ci parlano tutte di una mitica «Età dell’Oro» presente sul nostro pianeta dai primordi, un’era in cui l’individuo viveva in prosperità e abbondanza, senza bisogno di leggi e senza la necessità di coltivare la terra poiché da essa cresceva spontaneamente ogni genere di pianta: una sorta di Paradiso Terrestre dove anche l’arte e le scienze erano espresse ai massimi livelli e, non ultimo, vi era una crescita spirituale per l’evoluzione dell’individuo. Poi ci fu la caduta, ma questo è un altro discorso.

La Magia viene dunque dalle stelle?

Streghe e Stregoni non facevano certo queste considerazioni, ma agivano più con l’istinto che con la ragione. Però, quando la fattucchiera biascicava le sue litanie durante i suoi riti e andava in trance, entrava in contatto con altre dimensioni mentre si trovava in uno stato di coscienza alterato; da quell’«altrove» traeva le sue conoscenze e le portava nel suo mondo, così era in grado di operare i suoi «miracoli». Un po’ come facevano gli sciamani durante le loro trance estatiche.

In questo libro non troverete i rituali della magia classica, la magia delle campagne non si avvale di tutti quegli orpelli e quegli strumenti che appartengono alla Magia Cerimoniale; essendo una magia istintiva a volte non serve nemmeno operare in determinati tempi e nelle ore magiche, tutto è regolato dai ritmi e dall’osservazione della natura. A volte si tratta di pratiche semplici e primitive, che possono anche far sorridere, ma con questo non si pensi che non siano efficaci. Qualcuno paragona la stregoneria popolare alla scuola elementare, mentre la magia sarebbe il liceo o l’università: non è vero, sono due facce della stessa medaglia.

In questo volume troverete, oltre a qualche episodio di vita vissuta, la descrizione di alcune pratiche magiche che riguardano i vari campi del vivere umano: riti per il benessere, per la prosperità, per l’amore, per la fortuna e via dicendo; alcuni di questi sono stati riadattati ai tempi moderni, quindi non aspettatevi di trovare rituali a base di occhi di rospo, bava di lumaca o ali di pipistrello! A volte, per operare magie, basta un pezzo di corda, una candela e un foglio di carta.

Nel libro troverete anche preghiere popolari, scongiuri e tradizioni legati alla religione, al cattolicesimo in particolare. Questo è inevitabile, non possiamo dimenticare che il cristianesimo in tutta Europa ha avuto una diffusione a macchia d’olio a partire dal terzo secolo d.C. La devozione verso la Beata Vergine e i tanti Santi del martirologio romano è stata, ed è ancora talmente diffusa, che risulta impossibile non tenerne conto. Del resto si pensi ad un santo come San Gennaro che nella tradizione popolare napoletana ha un ruolo predominante nelle invocazioni e nelle preghiere locali, tanto che viene spesso oltraggiato dal popolino quando il sangue miracoloso tarda a liquefarsi. Oppure anche alla figura di Padre Pio che fino a non molto tempo fa era considerato da molti una sorta di «stregone».

Questo sincretismo tra la religione ufficiale, la devozione popolare che a volte sconfina nelle preghiere e in atti che ben poco hanno a che fare con l’ortodossia cattolica, e la magia vera e propria delle campagne, è ormai un dato di fatto. Tuttavia l’amico lettore che fosse orientato verso un’altra tradizione religiosa o una visione pagana della vita, pur tenendo conto di quanto detto sopra, può organizzare i suoi riti e le sue pratiche magiche a seconda del suo orientamento spirituale.

Il mestiere più vecchio del mondo

La nostra storia comincia dai primordi dell’umanità, quando secondo la teoria evoluzionistica di Darwin - teoria che personalmente non condivido - ci fu il passaggio dalle scimmie ai primi ominidi, e successivamente all'Homo sapiens. Questo passaggio, non mi convince affatto perché secondo alcuni scienziati tutto è avvenuto troppo in fretta, il salto evoluzionistico dalla scimmia all’uomo avrebbe dovuto avere un lasso di tempo molto più lungo, ma anche questa è una mera ipotesi.

Sono propenso a pensare che il primo Homo sapiens sapiens, nella nostra tradizione cristiana Adamo, fosse in realtà una creatura geneticamente modificata. In altre parole, non venne creato da un Dio, ma fu il risultato di un esperimento genetico voluto da creature provenienti da un altro mondo. Adamo viveva come ben si sa nell’Eden - che in realtà non era il Paradiso Terrestre ma semplicemente un giardino recintato dove venivano coltivate specie vegetali e allevati animali - e dalla sua «costola» fu creata Eva. Anche qui, molto probabilmente, si trattò di un’operazione di ingegneria genetica per modificare il DNA.

Dopo la cacciata dall’Eden a causa della disobbedienza di Adamo ed Eva, la coppia si ritrovò a dover vivere in mezzo agli Homo sapiens, dotati di un quoziente d’intelligenza molto più basso rispetto a loro e ai figli che generarono.

È luogo comune sostenere che il «mestiere» più vecchio del mondo sia quello della prostituta.

Non è affatto vero.

Il «mestiere» più vecchio del mondo è quello della strega!

Adamo ed Eva, creature superiori, in mezzo a creature imperfette e primitive, furono i primi «maghi» mai apparsi sulla Terra. In virtù del fatto che appartenevano a una specie con un quoziente di intelligenza superiore, erano in grado di sopravvivere e di generare una stirpe di individui dai quali derivò tutto il genere umano.

Con il passare del tempo gli individui formarono dei gruppi e dei «clan» per vivere insieme in modo più o meno organizzato. Nelle varie tribù, vi erano due figure che primeggiavano su tutti: il capo e lo «sciamano», ovvero colui o colei che erano dotati di una conoscenza superiore agli altri. Se pensiamo che le prime tradizioni e religioni primitive ebbero una matrice matriarcale - la donna per il fatto di dare la vita era ritenuta superiore all’uomo che pure provvedeva quasi sempre al sostentamento - ne consegue che le sciamane o streghe che dir si voglia ebbero un ruolo centrale nel consorzio umano dell’epoca.

La stregoneria è dunque un corpus di conoscenze e insegnamenti derivati dall’osservazione della natura e delle sue leggi esclusivamente femminile. Fateci caso, se sfogliate un qualsiasi libro di magia vi troverete tra le pagine quasi sempre la parola «mago», difficilmente troverete il termine «maga»; viceversa leggendo un libro di stregoneria si parlerà generalmente di «strega» e quasi mai di «stregone». Ciò non toglie che le «leggi» che regolano la magia e la stregoneria sono pressoché le stesse.

Nel corso dei secoli...

Con il passare dei secoli presso tutte le varie tradizioni e religioni emersero nella mitologia figure, quasi sempre di natura femminile, preposte alle «arti magiche». Pensiamo solamente alle Norne della tradizione germanico-scandinava, alle Parche della religione romana, alle Moire della mitologia greca e alle Sibille dell’Appennino che profetavano il futuro. Da queste deità mitologiche cadute poi nel dimenticatoio o nella migliore delle ipotesi relegate nel folklore e nelle tradizioni popolari dopo l’avvento del Cristianesimo, derivò una corrente magica più o meno sotterranea che perdurò a lungo scontrandosi spesso con la nuova religione monoteista, ma anche mimetizzandosi in un sincretismo pagano-cristiano più o meno tollerato dalla religione dominante. Tutto questo almeno fino all’avvento della Riforma, quando la caccia alle streghe promossa dalla Santa Inquisizione sterminò migliaia e migliaia di streghe e stregoni in tutta Europa, e non solo. La corrente magica fu costretta a nascondersi e ad agire nell’ombra, tanto che si ritiene che ad un certo punto si interruppe.

Giova qui ricordare che con il termine stregoneria mi riferisco ad un insieme di riti e di pratiche che nulla hanno a che fare con la magia nera; tali pratiche comprendevano anche l’utilizzo di erbe e vegetali, e a volte anche di parti di animali volti a procurare la guarigione da certe malattie. Streghe e Stregoni agivano spesso e volentieri per aiutare gli abitanti dei villaggi e del circondario dove vivevano; a volte curavano anche gli animali, cercavano con i loro rituali di interferire sulle condizioni atmosferiche in caso di siccità e, non da ultimo, praticavano fatture d’amore per le giovani in cerca di marito.

Alcune Streghe e Stregoni moderni, di qualsivoglia tradizione, ritengono ancora oggi di essere depositari dell’antica sapienza, ma è diffìcile dimostrare che la linea originaria sia pervenuta fino ai giorni nostri come sosteneva ad esempio Charles Godfrey Leland autore del celebre testo : Aradia, il Vangelo delle Streghe, libro che è divenuto un vero e proprio cult in America dando origine alla moderna Wicca. Leland, che viveva a Firenze, sosteneva di essere entrato in contatto con una certa Aradia, una strega che viveva in un paesino dell’Appennino toscoemiliano, dalla quale aveva ricevuto alcuni insegnamenti riportati in parte nel suo testo. Purtroppo non ci è dato di sapere se la cosa fosse davvero avvenuta o se invece è frutto di fantasia.

La cosa però non è determinante: la stregoneria come ben si sa è basata più sull’istinto che sulla ragione - la magia invece è l’esatto opposto - per cui molto è lasciato all’individuo che la pratica e soprattutto ai suoi poteri.

La tradizione stregonesca è quindi quasi esclusivamente un corpus di insegnamenti tramandato «da bocca a orecchio» e quasi mai in forma scritta. Questo significa che nel corso dei secoli la tradizione orale si è inevitabilmente persa in gran parte, mentre in altri casi può aver subito delle modifiche che a volte possono avere travisato o inficiato l’insegnamento stesso. E tuttavia, essendo un insegnamento basato soprattutto sull’istinto, la cosa non assume un significato rilevante ai fini delle sue pratiche.

Data di Pubblicazione: 4 febbraio 2021

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