EDUCAZIONE E FAMIGLIA   |   Tempo di Lettura: 7 min

Che cos’è il Metodo Montessori? - Gli Alti e Bassi dell’Educazione

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Anteprima del libro "Come Crescere un Bambino Eccezionale con il Metodo Montessori" di Tim Seldin

L'educazione dei bambini e i suoi andamenti

I figli sono uno dei più grandi doni della vita, ma allevare bambini felici e premurosi nel mondo attuale può essere difficile per qualsiasi genitore.

Il legame con i nostri figli si instaura prima della loro nascita e dura per tutta l’esistenza. Nel corso degli anni, stiamo loro accanto mentre imparano a sorridere, a gattonare, a pronunciare le prime parole e a muovere i primi passi e, insieme segniamo le tappe del loro viaggio verso l’età adulta.

La vita con i piccini non è sempre semplice. Talvolta, oltre agli abbracci e alle coccole, condividiamo i loro capricci, le loro notti insonni, i loro periodi di malattia, i litigi tra fratelli e tutte le altre difficoltà del mestiere di genitore. Crescendo, sembra che arrivino a conoscerci meglio di quanto ci conosciamo noi stessi. Sanno quali tasti premere per mandarci su tutte le furie e come manipolarci per ottenere ciò che vogliono. Ci sono occasioni in cui vorremmo che fossero venuti al mondo con un manuale di istruzioni.

Non è insolito che i genitori abbiano qualche incertezza su come crescere, nel mondo moderno, bimbi sereni. Tutt’intorno, i nostri figli vedono e sentono i loro coetanei che rispondono male ai loro padri e alle loro madri, che si azzuffano al parco giochi e che si insultano a vicenda. I consigli educativi non

Un legame per la vita

Dall’attimo in cui vengono al mondo, i nostri figli diventano il punto focale della nostra attenzione, creando un legame che si protrae nell’età adulta.

mancano, ma non sembrano funzionare poi così bene. Ciò dipende dal fatto che spesso propongono un metodo manualistico, con indicazioni dettagliate su come comportarsi in situazioni specifiche, anziché un approccio completo e sistematico all’educazione.

Un approccio diverso

La mia vita è stata condizionata profondamente dall’opera di un donna straordinaria: Maria Montessori. Da piccolo ho frequentato una scuola meravigliosa che si ispirava alle sue teorie e, da grande, ho avuto il privilegio di insegnare in quella stessa scuola e poi di dirigerla per venticinque anni. Il suo messaggio, le sue intuizioni e le sue strategie pratiche hanno influenzato centinaia di migliaia, se non addirittura milioni, di genitori e figli in tutto il mondo. Il metodo Montessori è conosciuto soprattutto nelle scuole che portano il suo nome, ma è altrettanto utile e facile da adottare nell’ambito domestico.

I principi montessoriani per lavorare con i bambini si basano su un criterio olistico che inizia alla nascita (o il prima possibile) e che si consolida negli anni, via via che i piccini crescono. Se applicato correttamente, ha il vantaggio di essere efficacissimo per un’ampia gamma di soggetti. Si tratta di un sistema completo che è stato testato negli ultimi cento anni e che può essere attuato in tutto o anche solo in parte. Provatelo. Scoprirete che funziona anche nel vostro caso.

Per farlo, non dovrete diventare insegnanti montessoriani né creare una scuola montessoriana a casa vostra. Se metterete in pratica nella vostra vita domestica e familiare il maggior numero possibile dei suggerimenti contenuti in questo libro, sono convinto che diventerete genitori più abili e più capaci di creare un ambiente pieno di amore, calore, rispetto e gentilezza.

Maria Montessori e il suo metodo

Un secolo fa, una giovane italiana ideò un nuovo approccio educativo basato su un principio di rispetto e incoraggiamento.

Maria Montessori nacque nel 1870 in Italia, un Paese che, all’epoca, era particolarmente conservatore nel suo atteggiamento verso le donne. Nonostante i numerosi ostacoli che dovette superare, fu la prima italiana a diventare medico. Insegnò alla facoltà di medicina dell’Università di Roma e tramite opere assistenziali entrò spesso in contatto con figli di poveri e disadattati. Lavorando, maturò la convinzione che

“Il lavoro di Maria Montessori continua a vivere ancora oggi. Il suo approccio sistematico può essere adottato e attuato in quasi tutte le situazioni”.

tutti i bimbi nascono con uno straordinario potenziale umano, che può svilupparsi soltanto se gli adulti forniscono loro la giusta stimolazione nei primissimi anni di vita.

Impaziente di dimostrare la sua tesi, nel 1907 la dottoressa cominciò a dirigere un asilo per figli di famiglie operaie ancora troppo piccoli per andare a scuola. Situato in uno dei quartieri più poveri di Roma, l’istituto divenne la sua prima ‘Casa dei bambini’. Cresciuti con poche attenzioni e in condizioni terribili, molti piccoli ospiti erano aggressivi, impazienti e indisciplinati.

Maria Montessori si mise al lavoro insegnando ai più grandicelli a dare una mano nelle attività quotidiane, constatando con stupore che i bimbi di tre e quattro anni si divertivano molto ad apprendere quelle capacità pratiche. Ben presto, i bambini cominciarono a occuparsi della scuola, contribuendo a preparare e a servire i pasti e collaborando alla pulizia dei locali. Si erano trasformati da ragazzacci di strada in modelli di garbo e cortesia.

I periodi sensitivi dell’apprendimento

I bambini attraversano ‘periodi sensitivi’ in cui sono più predisposti ad apprendere, e alcune di queste occasioni non si presentano due volte.

Maria Montessori notò che i bimbi attraversavano fasi di interesse e curiosità intellettiva (che denominò ‘periodi sensitivi’) in cui erano attirati da particolari aspetti del loro ambiente. Comprendere questo processo è importante, perché ciascuno stadio rappresenta un’opportunità che, se sfruttata appieno, può influenzare profondamente lo sviluppo dei nostri figli.

Maria Montessori individuò vari periodi sensitivi tra la nascita e il sesto anno di età, ciascuno dei quali si riferisce a una predisposizione che conduce i piccini ad acquisire determinate caratteristiche. Un periodo sensitivo è un tipo ben preciso

“Durante un periodo sensitivo, i bambini sono incuriositi da particolari aspetti del loro ambiente.”

di pulsione, che motiva i piccini a concentrarsi intensamente su alcuni aspetti particolari del loro ambiente, giorno dopo giorno, senza stancarsi o annoiarsi. Per esempio, nei primi anni di vita, i bimbi conoscono un periodo sensitivo del linguaggio, durante il quale prestano molta attenzione a cosa diciamo e a come lo diciamo e, prima che ce ne rendiamo conto, iniziano a parlare la nostra stessa lingua con un accento analogo. Ovviamente, si tratta di un meccanismo biologico preimpostato, utile per aiutarli a sviluppare capacità e facoltà che sono parte integrante della nostra eredità di esseri umani.

La base dell’apprendimento

Poiché è inevitabile che l’inizio e la fine di ogni periodo sensitivo siano spesso diversi da soggetto a soggetto, dobbiamo osservare con attenzione i nostri figli e rispondere nella maniera più idonea per ciascuno di loro. Ricordate che l’apprendimento del vostro bambino in questi stadi iniziali getterà le basi per gran parte del suo sviluppo successivo. Riconoscendo e sfruttando i periodi sensitivi dell’infanzia, i genitori e gli insegnanti possono diventare più abili nel favorire l’apprendimento e lo sviluppo.

Un’opportunità limitata

Durante un periodo sensitivo, i bimbi imparano nuove cose, acquisiscono nuove capacità o sviluppano determinate facoltà cerebrali senza fatica e quasi inconsapevolmente. Ma queste fasi sono transitorie. Una volta che i piccini si sono impadroniti della facoltà o del concetto su cui si erano concentrati, il periodo sensitivo sembra svanire; perciò, se non vengono esposti alle giuste esperienze e stimolazioni al momento giusto, perderanno un’opportunità di apprendimento. Potranno ancora acquisire quelle capacità, ma con anni di allenamento e duro lavoro. Ecco perché, per esempio, imparare una o più lingue è relativamente facile per i bambini di due o tre anni, che si trovano nel periodo sensitivo del linguaggio, mentre è più difficile per gran parte degli adulti.

Questo testo è estratto dal libro "Come Crescere un Bambino Eccezionale con il Metodo Montessori".

Data di Pubblicazione: 6 marzo 2018

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