Che cos'è un bambino dell’Era dell’Acquario? Chi sono i Bambini Indaco e come crescerli al meglio? Scoprilo leggendo l'anteprima del libro di Lise Bourbeau.
Che cos'è un bambino dell’Era dell’Acquario?
I Nuovi Bambini
I bambini dell’Acquario, detti “nuovi bambini” o “bambini nuovi”, sono quelli che nascono conoscendo già i parametri dell’era dell'Acquario che ho descritto prima. Sono chiamati anche “bambini di luce”, “bambini indaco”, “bambini teflon”, eccetera; in questo libro, mi riferirò a loro usando prevalentemente l’espressione “nuovo bambino” o “bambino teflon”.
Si tratta di anime antiche la cui missione è aiutare l’umanità a evolvere, a smettere di sprofondare sempre più nella materialità.
Tuttavia, hanno ancora del lavoro da svolgere per raggiungere il loro obiettivo finale: essere capaci di vivere ogni esperienza terrena nell’accettazione, cioè senza giudicare o biasimare; il che implica il vivere nell'amore incondizionato in ogni circostanza, senza alcuna eccezione.
Ecco perché l’anima deve tornare sulla Terra più e più volte. Il fatto di essere “nuove” e differenti può aiutare queste anime a portare a compimento il loro piano di vita più rapidamente, se scelgono l’accettazione anziché il giudizio.
D'altro canto, i bambini non sono tutti nuovi nella stessa misura, né lo manifestano tutti allo stesso modo. Non tutti i bambini che vengono al mondo oggi sono totalmente nuovi, ma ogni anno cresce il numero di coloro che corrispondono a tutti i parametri della nuova era.
Le ferite dell’anima nei Nuovi Bambini
Anch’essi hanno ferite dell’anima sulle quali devono lavorare, ed è per questa ragione che mostrano reazioni differenti nei confronti degli adulti che si prendono cura di loro: il bambino la cui ferita dominante è una ferita da rifiuto, per esempio, non avrà lo stesso comportamento di quello con una prevalente ferita da abbandono.
Tengo a precisare che il nuovo bambino non è più problematico di un bambino tradizionale; è semplicemente più aperto alle novità e non si lascia facilmente influenzare dai vecchi modi di vivere o di pensare.
Anche se nascono con ferite dell’anima non risolte, il loro temperamento li aiuta a procedere molto più rapidamente in questo lavoro dell’anima, specialmente se sono supportati da genitori che a loro volta lavorano sulle proprie ferite e che li rispettano.
Spesso mi sento domandare se possiamo riconoscere le ferite nei bambini. Poiché tutti noi abbiamo diverse ferite, una o due delle quali generalmente predominanti, è talvolta possibile individuarle nei più piccoli se quell’anima è venuta a risolverne una davvero importante.
Sarà poi sempre più facile scorgere le ferite via via che il bambino cresce, nel fisico e nel comportamento, fino a giungere alla maturità. Da parte mia, osservando i miei otto nipoti sono riuscita a individuare la ferita più importante fin dalla più tenera età soltanto per due di loro, grazie alla maschera che avevano già incominciato a indossare.
Rimando chi non avesse dimestichezza con il tema delle cinque ferite dell’anima, cui faccio riferimento nel mio insegnamento, ai due libri che ho scritto sull’argomento. Ti raccomando caldamente di leggerli, per poterne parlare a tuo figlio il prima possibile e farvi riferimento regolarmente.
Quali sono le caratteristiche dei Nuovi Bambini?
Vediamo ora quali sono le caratteristiche che si osservano generalmente nei nuovi bambini:
- amano comunicare in modo intelligente.
- Riconoscono immediatamente una persona intelligente.
- Vedono e sentono tutto.
- Sono refrattari a qualsiasi manipolazione emotiva.
- Ricorrono alla mancanza di rispetto nei confronti degli altri quando soffrono troppo.
- Non accettano in alcun modo la morale altrui.
- Hanno bisogno di coerenza.
- Vogliono essere naturali e non normali.
- Il loro cervello funziona più rapidamente rispetto ai bambini tradizionali.
- Hanno uno sviluppo psichico precoce: a tre anni possiedono la forza psicologica di un adulto.
- Non accettano le menzogne, neanche se dette per aiutarli.
- Vivono il momento presente.
- Non è possibile farli sentire in colpa.
- Considerano ogni persona umana come un “essere” e non come un “bambino”, un “adolescente” o un “adulto”.
- Conoscono intuitivamente la legge di causa ed effetto e il principio di responsabilità, hanno soltanto bisogno che qualcuno glielo ricordi.
Secondo Daniel Kemp, gli elementi fondamentali che sono sempre presenti in un bambino teflon sono i seguenti:
- intelligenza,
- assenza di senso di colpa,
- potenza psicologica,
- sviluppo precoce.
Ti accorgerai, proseguendo nella lettura, che a questi si aggiungeranno molti altri elementi, che però non appartengono a tutti i nuovi bambini.
Ho già parlato nel capitolo precedente dell’intelligenza e di quello che la differenzia dall’intellettenza; ci ritornerò più volte, fornendo vari esempi a seconda dell’età. Vediamo ora qualche dettaglio in più sugli altri tre elementi.
Assenza di senso di colpa
Il nuovo bambino ha una concezione del senso di colpa totalmente diversa da quella delle generazioni precedenti. Come la maggior parte di noi, anch'io sono stata educata da genitori che vivevano e ci facevano provare una gran quantità di sensi di colpa, ma allora non sapevo che è invariabilmente l’ego che parla quando ci si biasima o si biasima qualcun altro.
Perché proviamo così tanti sensi di colpa? Perché quasi tutti abbiamo imparato che se ci sentiamo colpevoli vuol dire che siamo una brava persona e che siamo intenzionati a non rifare la stessa cosa. Invece, in realtà, più ci sentiamo in colpa e più ripetiamo le stesse azioni.
Raramente un nuovo bambino si sentirà in colpa perché, grazie alla sua innata intelligenza, fin dalla nascita sa nel profondo di se stesso di essere totalmente responsabile delle proprie scelte, azioni e reazioni.
Nascendo in un ambiente in cui il senso di colpa — l’opposto della responsabilità — è purtroppo ancora molto presente, egli incontra delle difficoltà a rapportarsi con genitori o educatori che tentano di farlo sentire colpevole, poiché non riesce ad adeguarsi a un atteggiamento che non fa parte della sua natura.
Se nella sua vita manca del tutto un esempio di genitore responsabile, il bambino non sa perché soffre così tanto, né perché è così pronto a reagire quando il genitore lo biasima. Potrà anche decidere, consciamente o meno, di manipolare i genitori facendoli sentire in colpa, proprio come ha imparato da loro.
Il bambino non capisce perché mai dovrebbe sentirsi colpevole se la madre soffre per i suoi brutti voti a scuola: ritiene infatti che quella sofferenza derivi dalle aspettative della madre e non da lui; ciò che egli fa o non fa appartiene soltanto a lui e non riguarda altri che lui.
Se non sei d’accordo con questa affermazione, è perché fai parte di coloro che continuano a sentirsi in colpa per qualsiasi cosa. È una tua scelta! Fortunatamente, però, potrai sempre cambiare idea quando ne avrai abbastanza di una scelta che ti rende infelice.
Tornerò spesso sul concetto di responsabilità, poiché se è ben acquisito, compreso, messo in pratica e soprattutto ben assimilato può cambiare decisamente in meglio la nostra vita, a un punto tale che chi si sente più spesso colpevole anziché responsabile non può neppure immaginare.
Concludo questo argomento ricordandoti qual è la definizione della parola responsabilità: è il fatto di sapere che ogni essere umano è il solo artefice di tutto ciò che gli accade nella vita, e che dunque sta a lui assumerne le conseguenze; egli sa inoltre che anche tutti gli altri esseri umani hanno il medesimo potere di creare la loro vita, e che dunque sono loro a doversene assumere le conseguenze.
Potenza psicologica
Un bambino teflon nasce con una potenza psicologica tale che fin dall’età di tre anni può facilmente superare i genitori, se questi non sono a loro volta persone nuove; è in grado di manipolarli senza sforzo, anche se è troppo piccolo per esserne consapevole.
Come ho detto, possiede una grande intelligenza innata e dunque è difficilmente manipolabile da parte degli adulti: egli sa infatti intuitivamente se ciò che i genitori gli dicono viene dal cuore o se stanno cercando di controllarlo.
Più un genitore (o un educatore) vuole controllarlo, più il bambino oppone resistenza, al punto che potrebbe addirittura arrivare a chiudersi nei confronti di qualsiasi forma di educazione. Ricordati che le minacce, le promesse, la paura, le punizioni o i ricatti non lo piegheranno mai. Sarà l’adulto a cedere.
I genitori o gli educatori che si lasciano facilmente manipolare dai bambini teflon, io li chiamo “persone velcro”: sono individui a cui tutto si attacca, al contrario dei teflon su cui nulla fa presa. I “teflon” e i “velcro” sono costantemente in guerra, in competizione, alla ricerca del controllo reciproco.
Ho vissuto questa esperienza con il mio primogenito, per molti anni, e mi sarebbe piaciuto sapere, quando era ancora un bambino, quello che ho poi scoperto quando era ormai adulto. Fin da piccolissimo, quando gli parlavo mi guardava dritto negli occhi rimanendo immobile, calmo e in silenzio.
Era come se mi dicesse: quando avrai finito di blaterare, la smetterai. Finivo per perdere la pazienza e andarmene arrabbiata. È questo che intende Daniel Kemp quando parla di bambino teflon: uno su cui nulla fa presa. Mi sono chiesta spesso perché mi fossi attirata un figlio così senza cuore.
Lo credevo insensibile, quando invece era intelligente: non voleva imposizioni da me, bensì una ragione intelligente per accettare il mio modo di vivere.
I suggerimenti contenuti in questo libro aiuteranno il bambino teflon a opporre meno resistenza, ad adattarsi maggiormente al temperamento di un genitore velcro — senza per questo obbedirgli —, e aiuteranno il genitore che vuole migliorare il rapporto con il figlio a diventare sempre più nuovo.
Ciò è possibile perché grazie all’accelerazione che osserviamo in ogni campo con l’avvento dell’era dell’Acquario, abbiamo ora l’opportunità di vivere diverse incarnazioni in una sola vita. Possiamo quindi evolvere rapidamente e fare grandi cambiamenti nella vita che stiamo già vivendo, senza dover aspettare, come avveniva prima, di ritornare sulla Terra un’altra volta.
Io stessa ho potuto sperimentarlo grazie agli esempi dei miei tre figli, e sono molto felice di poter finalmente sentire quello che vive un nuovo bambino. Molti miei coetanei mi considerano un po’ “ribelle” perché non sono più disposta a seguire modelli prestabiliti, come chi vuole continuare a vivere secondo i vecchi princìpi.
Oggi sono certa di aver vissuto molte vite in questa vita, e di non essere ancora arrivata alla fine. Se stai migliorando la qualità della tua vita da molti anni, è assai probabile che anche tu abbia la stessa sensazione di stare vivendo diverse vite in una.
La potenza dei nuovi bambini mi fa ben sperare che in futuro, quando il potere sul pianeta sarà in mano loro, ci trasformeremo in una nuova società che essi sapranno governare con amore.
Per poterci riuscire, però, occorre che i nostri figli imparino fin da piccoli la differenza che vi è tra dirigere mediante il controllo e dirigere con amore; se non hanno modelli a cui fare riferimento, ci vorrà più tempo prima che l’insieme del pianeta si evolva.
Data di Pubblicazione: 13 giugno 2023