SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO   |   Tempo di Lettura: 9 min

Che cosa è realmente lo Sciamanesimo?

Scopri cosa è realmente lo Sciamanesimo

Scopri le reali caratteristiche che si evidenziano in uno sciamano e che lo differenziano da altre figure apparentemente simili leggendo l'anteprima del libro di Ulfgalder Valtysson.

Che cosa è realmente lo Sciamanesimo?

Era passato qualche anno. Emilio non era più così presente, ma continuavo a frequentarlo. «Stai crescendo», mi disse un giorno. «È quasi ora di tornare al nord, devi incontrare qualcuno».

Secondo viaggio: destinazione Tromsø, Norvegia.

Quando chiesi ad Emilio chi dovessi incontrare, fece un sorrisino sornione: «Tu vai e non ti preoccupare». Ero abbastanza abituato ai suoi modi, burberi ed enigmatici, ma Tromsø non era proprio dietro l’angolo. Ma del resto Emilio, pur con il suo strano carattere e modi di fare, era per me una garanzia. Avevo da tempo imparato che non era sempre necessario sapere tutto a priori. Viaggiai da solo. Arrivai e presi una camera in un ostello. Passai due giorni a girare la cittadina e vedere il suo lago di acqua dolce al centro dell’isola. Curioso.

Seppi solo dopo che Tromsø era un’isola di origine vulcanica. Ero un po’ deluso: sono qui da solo, parlo poco inglese e non ho incontrato nessuno. .. al tempo i cellulari non esistevano... non sapevo cosa pensare.

Mi addormentai. Un grande fuoco. Tamburi. Uomini che corrono in cerchio come in preda ad un delirio di gruppo. Hanno pelli di orso sulle spalle e cappucci di lupo. Una figura si avvicina: ha un mantello grigio e un grande cappello calato sul viso. Non riesco a scorgere gli occhi. Si ferma davanti a me mentre gli altri uomini continuano a correre in cerchio intorno al fuoco.

Le loro grida adesso però sono in sottofondo, solo il suono ritmato del tamburo è sempre presente e sempre più forte. Di colpo il tamburo si azzittisce. La figura con il grande cappello e con il viso coperto è di fronte a me con la testa leggermente china quasi non volesse farsi vedere in viso.

«Io ti conosco», gli dico.

«Mi hai già incontrato tanti anni fa» risponde nella mia mente. Si riferisce all’evento di quando avevo tredici anni.

Di colpo alza la testa. Il suo solo Occhio è penetrante, quasi terrificante. Apre la bocca e ne esce una sola parola: “Asssss”. Il suono è così penetrante che è come se venissi investito da un turbine. In quel momento immagini si alternano in rapida successione davanti ai miei occhi: un uomo che corre tenendo una sorta di telo con entrambe le mani, un cappuccio di lupo, un salice, un lago, parole incomprensibili, tre grandi tumuli e spiriti che escono da questi...

Mi sveglio gridando...

Lo Sciamanesimo: fenomeno magico-religioso

Possiamo definire lo Sciamanesimo di qualunque area del mondo un fenomeno magico-religioso sviluppatosi in epoche remote e con caratteristiche tribali ben precise.

Tale fenomeno non ha nulla a che vedere con la religione propriamente conosciuta oggi, o almeno con ciò che essa richiama. A tale proposito è interessante la distinzione che fa Davide Melzi nel suo pregevole libro «La Via dello Sciamanesimo Boreale», dove opera una scissione, qualora si volesse fare una forzatura usando il sol termine “religione”, tra una religione del credere e una del conoscere. Un ulteriore approfondimento sottolinea «come dal punto di vista spirituale, l’uomo reale e naturale è tale perché conosce la dimensione del divino, mentre l’uomo decaduto ha la necessità di credere in essa».

Lo sciamano è stato probabilmente il primo essere spirituale a calcare questo pianeta ed è stato il tramite attraverso il quale l’uomo comune ha potuto beneficiare di un contatto concreto e pragmatico con il mondo del sacro.

L’uso della parola essere e non uomo in questo caso s’impone, ricordando che nell’epoca arcaica: «i miti accennano a relazioni più intime esistenti tra gli Esseri supremi e gli sciamani, specialmente nei riguardi del Primo Sciamano inviato dall’essere celeste sulla terra per difendere gli umani contro le malattie e contro gli spiriti malvagi». Verosimilmente il dio che scende sulla Terra ha un duplice compito: proteggere e tracciare la strada per acquisire la condizione divina.

Ciò avveniva prima della Caduta (termine che identifica la perdita della condizione privilegiata dell’uomo), quando l’Albero veniva usato non come mezzo per viaggiare attraverso i mondi, ma come collegamento con l’Alto per comunicare direttamente con esso. Da migliaia di secoli l’uomo ha perso tale privilegio e a causa di ciò gli stessi sciamani si sono trovati in una condizione ben diversa, dovendo ricorrere a pratiche ed aiuti (Spiriti) per poter espletare al meglio il compito a loro affidato.

Il passare dei millenni non ha concorso a riportare l’individuo allo stato di grazia delle origini, benché molto si sia tentato per permettere all’uomo di riconquistare la sua condizione originaria. Anzi è accaduto proprio il contrario. Persino gli sciamani, già in epoche relativamente recenti, sono dovuti ricorrere a pratiche alternative per provocare l’estasi e il conseguente Volo: l’uso di alcolici, tabacco e sostanze psicotrope per raggiungere determinati stati di coscienza sono, secondo Eliade, l’evidente segnale del decadimento del loro status. Malgrado ciò, lo sciamano è e rimane un elemento fondamentale per la società umana poiché il suo agire è di vitale importanza anche nell’epoca attuale.

Il vero sciamano

Poiché egli è sempre stato fin dall’antichità un operatore del sacro che non può essere paragonato ad altre figure estatiche o magiche, individuiamo quali sono le reali caratteristiche che si evidenziano in uno sciamano e che lo differenziano da altre figure apparentemente simili. Innanzitutto è bene dire che allo sciamanesimo non si accede per scelta, ma attraverso una Chiamata che arriva dall’Alto, anche se in epoche più recenti questo onere ha contemplato anche elementi ereditari che devono comunque essere sempre confermati dagli spiriti preposti.

La Chiamata, alla quale l’individuo non si può sottrarre, si manifesta tradizionalmente attraverso caratteristiche ben precise (malattia, sogni ed eventi particolari spesso traumatici) ed è sempre mediata dagli spiriti il cui compito poi, insieme ad uno sciamano anziano, è quello di addestrare il neofita e prepararlo per l’incarico che lo attende: quello di diventare a tutti gli effetti uno Sciamano.

Tale addestramento avviene su due strade che corrono parallele: mentre all’Anziano è delegato il compito tradizionale dell’insegnamento della mitologia, nome e funzioni degli Spiriti Ausiliari, agli spiriti è invece demandata l’istruzione estatica attraverso sogni e trance, mediante i quali il neofita apprende il Linguaggio Segreto, le tecniche e le pratiche strettamente personali.

Per il neofita sono gli spiriti tribali stessi a scegliere, decidere e istruire nelle forme e metodi che essi ritengono più consoni. Nonostante alcune pratiche dell’addestramento impartito dall’anziano siano a tutti gli effetti delle Iniziazioni, non è possibile affermare che questa figura possa dare le investiture, in quanto, per la loro caratteristica spirituale ed energetica, esse arrivano solo dagli spiriti.

Il vero sciamano è inevitabilmente legato ad una tradizione spirituale e magico-religiosa ben precisa e gli spiriti che intervengono sono appartenenti a tale tradizione. Attraverso di loro egli interiorizza e sperimenta i princìpi della spiritualità e della religione tribale e li applica durante le sue funzioni e nel corso di tutta la sua vita.

Lo sciamano inoltre non ha solo il compito di recuperare l’anima del malato attraverso la trance e il Volo relativo, ma svolge l’importante e particolare funzione di psicopompo, cioè di colui che accompagna l’anima del defunto a destinazione una volta conclusa l’esperienza terrena, soprattutto se l’anima in questione pone resistenza a questo cambiamento. Anche per far ciò, come per espletare la maggior parte dei suoi compiti, ricorre agli spiriti ausiliari per valutare le diverse situazioni ed intervenire: «Esercitando la sua professione di guaritore o di psicopompo lo sciamano fa uso delle conoscenze tradizionali relative alla topografia infernale (sia questa celeste, marina o sotterranea)», «egli comprende che la vita è potere. La sua missione è entrare in comunione con le sorgenti del potere, la sua vittoria è la padronanza del potere, che, sia pur invisibile, è ovunque».

Funzione essenziale di difesa

Lo sciamano svolge inoltre una funzione essenziale in difesa dell’integrità psichica della comunità: «Egli è un vero baluardo anti-demoniaco per la sua gente: combatte i demoni e gli spiriti negativi, le malattie, i maghi neri; non è casuale la presenza nel suo equipaggiamento, di molti elementi guerrieri come una lancia, una corazza, un arco, una spada» che ne sottolineano la funzione difensiva. Ha la capacità inoltre di dominare il fuoco, di procurarsi il volo magico attraverso tecniche estatiche per espletare azioni a proprio favore o a favore di chi le necessità. È guaritore e mago, ha capacità divinatorie e di chiaroveggenza. Media con gli spiriti e le divinità alle quali è legato, sia per il singolo individuo sia per la comunità.

La peculiarità dello Sciamano è quella di essere tutto questo.

Da quanto detto sinora, possiamo facilmente dedurre che lo sciamano è un uomo-medicina, ma per contro non possiamo asserire che un uomo-medicina, senza nulla togliere all’importante funzione di quest’ultimo, sia a sua volta uno sciamano. Questo è ciò che afferma anche Alce Nero (Hehàka Sàpa) Uomo-Medicina Sioux-Lakota.

Uno sciamano è contemporaneamente sia un chiaroveggente sia un estatico, ma questi ultimi non possono dire di essere sciamani malgrado la loro capacità sia assimilabile ad elementi appartenenti allo sciamanesimo.

Molte pratiche attuali discendono dallo sciamanesimo: per esempio la stregoneria (si legga magia naturale, ben lontana dal concetto dell’ossessione demoniaca così tanto amata dalla religione monoteista cristiano-cattolica), la divinazione e la chiaroveggenza, la “possessione” degli Spiriti, la trance, il viaggio fuori dal corpo, la conoscenza delle erbe e la capacità di curare e guarire con metodi naturali. Tutte queste peculiarità, utilizzate oggi da molti operatori, sono elementi di una certa importanza che discendono dallo Sciamanesimo, ma malgrado ciò non si può sostenere che chi possieda una o più capacità in tal senso sia uno sciamano.

Analogamente possiamo dire che Collodi ha creato Pinocchio e in Pinocchio c’è lo spirito di Collodi. Ma può Pinocchio affermare di essere Collodi? No, ovviamente. Stessa relazione vale per tutte quelle pratiche che discendono dallo sciamanesimo.

Data di Pubblicazione: 22 luglio 2020

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