SALUTE E BENESSERE   |   Tempo di Lettura: 7 min

Che cos'è la Programmazione Neurosonica?

Programmazione Neurosonica - Riccardo Tristano Tuis - Speciale

Che cos'è la Programmazione Neurosonica? Impara come migliorare la tua salute con questa tecnologia, leggendo l'anteprima del libro di Riccardo Tristano Tuis.

La tecnologia della Programmazione Neurosonica

Il senso dell’udito è il senso umano che musicalmente lavora con più ottave di frequenza; mediamente il cervello riesce a elaborarne dieci, mentre dal senso della vista l’uomo riesce a estrapolare una sola, l'ottava dello spettro cromatico con il suo do rosso e il suo si violetto.

A metà strada tra questi due sensi, c'è il senso del tatto, con cui il nostro cervello riesce a elaborare alcune ottave che vanno dalla banda di frequenza materica degli oggetti solidi ai liquidi e ai gas, fino all'ottava superiore: il calore.

Il senso del tatto è intimamente collegato al senso dell’udito, poiché la pelle e la lingua captano anche le vibrazioni acustiche e fungono da “orecchie occulte”. Il mondo dei suoni e delle sue ampie lunghezze d’onda è il “mondo” spazialmente tra i più vasti in cui l’uomo è immerso, e forse è per questo che il nostro udito viene protetto da uno degli ossi più resistenti del nostro corpo: la porzione pietrosa dell’osso temporale.

Persino il senso dell'equilibrio è collegato al nostro organo dell'udito. C'è un adagio in cui si dice che “tutte le strade portano a Roma”; ebbene, questo proverbio è vero per i nervi craniali, poiché quasi tutti conducono all’orecchio.

 

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Tutti i sensi portano all'orecchio

L’orecchio ha un particolare legame con il decimo nervo cranico (nervo vago) responsabile delle nostre reazioni istintive. Anche per questo la musica ci emoziona ed è l’arte che più di ogni altra influenza l’umore e l'architettura sinaptica del nostro cervello.

Questo vi fa capire perché rivolgiamo tanta attenzione e ricerca al suono nella Programmazione Neurosonica e alla sperimentazione degli effetti delle frequenze nell'attività cerebrale umana. La neuro-tecnologia della PN si basa su oltre mezzo secolo di ricerca sulle induzioni cerebrali.

I movimenti sonori progressivi dell’opera si basano sulla sequenza di Fibonacci e, contemporaneamente, sono impiegati i battiti biauricolari, noti anche come battimenti binaurali o più semplicemente toni binaurali, portando il suono differenziale (che a breve sarà spiegato) anche nelle importanti frequenze degli 8 hertz.

 

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Toni binaurali

C'è una estesa ricerca in ambito dei battimenti binaurali e su questi non si è evidenziata alcuna controindicazione, assuefazione o altri effetti indesiderati nel loro impiego, anzi c'è un’ampia documentazione sui loro effetti benefici che, spesso, aumentano in base al tempo di ascolto.

Nonostante questo sono stati definiti “droghe digitali” in alcuni siti e testate giornalistiche online che impiegano titoli sensazionalistici e ingegneria sociale utile agli interessi lobbistici che finanziano gli stessi siti e testate.

Questo epiteto gratuito è stato dato solo perché neurologicamente alcune frequenze impiegate nei battiti binaurali ad uso ludico possono generare risposte simili a quelle in cui il cervello risponde ad alcune sostanze stupefacenti che hanno effetti rilassanti.

Questa demonizzazione attraverso l'etichetta di “droghe digitali” è innanzitutto falsa, visto che i toni binaurali non creano assuefazione né danni fisici. Detto ciò tale modus operandi è molto sospetto, in primis perché tali operazioni di disinformazione alle persone arreca un subdolo condizionamento mentale che inevitabilmente porta il lettore al sospetto, precludendolo da una potenziale esperienza che potrebbe cambiare in meglio la sua vita.

I toni binaurali generano solitamente un effetto psicofisico benefico giacché stimolano le nostre ghiandole endocrine ad emettere specifici neurotrasmettitori e neurormoni legati al benessere fisico ed emotivo.

Se proprio si vuole demonizzare qualcosa lo si dovrebbe fare con la musica mainstream che sovrastimola il sistema nervoso e porta alla produzione di una maggior quantità di adrenalina e altre sostanze che non sono sane per il corpo, ed è risaputo che l'adrenalina crea dipendenza ma, guarda caso, questi siti, testate giornalistiche, ecc. non muovono mai alcuna critica in questa direzione visto gli interessi in gioco del music business e dell’entertainment.

 

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Il battito binaurale

Per questo motivo e altri che spiegheremo in seguito riteniamo che ci sia in atto un vero e proprio depistaggio affinché i toni binaurali non vengano usati su vasta scala, troppi gruppi non trarrebbero vantaggio da una popolazione meno stressata, malata, ecc.

Detto ciò presentiamo ora qualche breve accenno alle ricerche scientifiche effettuate sui toni binaurali. Nella meta-analisi intitolata "Efficacia dei battiti uditivi binaurali nella cognizione, nell'ansia e nella percezione del dolore: una meta-analisi" a firma dei ricercatori Miguel Garcia-Argibay, Miguel A. Santed e José M. Reales i risultati suggeriscono che il tempo di esposizione ai toni binaurali è significativo, indicando che sono consigliabili periodi più lunghi di ascolto per garantire la massima efficacia.

I tre ricercatori confermano la crescente evidenza che l'esposizione al battito binaurale è un modo efficace per influenzare i processi cognitivi, ridurre i livelli di ansia e la percezione del dolore senza previo allenamento — dunque anche da soli creano un effetto evidente senza l’impiego di tecniche, meditazione o altro per potenziarne l’effetto — e che la direzione e l’entità dell’effetto dipende dalla frequenza impiegata, il tempo di esposizione e il momento in cui avviene l’esposizione!

Tra le numerose ricerche c'è ne una in particolare che ci ha particolarmente incuriosito perché lo scopo di questo studio clinico prospettico era di “indagare l'efficacia dei battiti binaurali e della musica ad una frequenza di 432 Hz e confrontare quale metodo sia più efficace per ridurre l'ansia dentale preoperatoria nella chirurgia del terzo molare incluso”.

 

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Guarire con la musica

Questo nostro interesse a questa specifica ricerca nasce dal fatto che per quanto ci sia dato sapere la Programmazione Neurosonica (Neurosonic Programming) resa disponibile al pubblico nel 2013, dopo quattro anni di sperimentazioni sul suo protocollo e realizzazione, sia stata la prima ad impiegare l’intonazione a 432 hertz o l'intonazione basata sulla Risonanza Schumann nella creazione dei toni binaurali.

I ricercatori D Menziletoglu, A-Y Guler, T Cayir e B-K Isik in "Battiti binaurali o musica a 432 Hz? quale metodo è più efficace per ridurre l'ansia dentale preoperatoria?" presentano i risultati provenienti da novanta pazienti, selezionati casualmente nel gruppo dei battiti binaurali, nel gruppo musicale e nel gruppo di controllo.

Si è impiegata la scala analogica visiva per valutare l'ansia dentale prima dell’anestesia locale nella prima misurazione. L'anestesia locale è stata applicata a tutti i pazienti. I pazienti del gruppo musicale hanno ascoltato musica sintonizzata a 432 Hz utilizzando gli auricolari per 10 minuti.

I pazienti nel gruppo dei battiti binaurali hanno ascoltato i battiti binaurali utilizzando gli auricolari (per l'orecchio destro, 220 Hz e per l'orecchio sinistro 210 Hz) per 10 minuti. Nessun trattamento speciale è stato applicato ai pazienti del gruppo di controllo.

Nella seconda misurazione, l’ansia dentale è stata misurata nuovamente in tutti e tre i gruppi. Per l’analisi delle differenze tra i tre gruppi è stato utilizzato il test One Way Anova e Kruskal Wallis. Le conclusioni dello studio sono state che “i battiti binaurali e la musica intonata 432 Hz sono un valido coadiuvante non farmacologico per ridurre l’ansia dentale nella chirurgia del terzo molare incluso”.

Data di Pubblicazione: 5 gennaio 2024

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