Scopri la Zona Malva, i suoi strumenti e la magia misterica e le pratiche esoteriche legate ad essa, leggendo l'anteprima del nuovo libro di Kenneth Grant.
Le chiavi autentiche alla mistica Zona Malva
Vi è una formidabile serie di tecniche designate a facilitare l’investigazione di altre dimensioni, altri livelli di coscienza. Se viene compreso che tali tecniche sono semplicemente strumenti concettuali sarà più facile cogliere il loro meccanismo e le loro limitazioni.
La Magick, non meno che la scienza, ha eretto barriere efficaci che dissuadono gli individui, che alcune volte sono meglio equipaggiati degli stessi ‘specialisti’, ad intraprendere tali investigazioni.
L'artista, il poeta, il musicista, il sognatore, i cui sogni sono capaci di realizzare le verità del Grande Inane, sono, a volte, meglio dotati.
I quattordici campi di Sekhet-Aahru, le ventidue squame del serpente dei Qliphoth, i trenta Aethyr, i ventidue sentieri e sephiroth dell'Albero della Vita, i trentatré gradi della Massoneria, i quarantatré kala del Cerchio Kaula, le cinquanta Porte di Binah, le cinquantuno spire della Kundalini, le sessantadue Devata del Mandala Tibetano Demchog etc. sono alcune delle divisioni meglio conosciute dell'Universo Magico. Ognuna ha la sua propria formula, il suo guardiano, i suoi segni segreti e le sue parole d’ordine.
Ma i venditori di misteri, e i loro creduloni, si perdono in un labirinto di percorsi che possono essere attraversati con relativa facilità attraverso i Tunnel Tifoniani dietro l’Albero della Vita. I vantaggi di questo approccio sembrano ovvi a tutti a parte i teorici intransigenti che, quando privati del gioco di classificare all’infinito i nomi e gli attributi degli angeli, demoni, spiriti, e così via, si trovano a girare in un grande vuoto con nessuna altra opzione se non quella di saltare direttamente nello Sconosciuto.
Cercando di razionalizzare una situazione sostanzialmente non razionale, cercando di valutare il subconscio o la Vera Volontà, attraverso gli standard dello stato di veglia — chi è capace di fare entrambe? La propensione della Mente per la classificazione e l’analisi può portare a perdere legami essenziali.
Il nostro soggetto può non essere compreso a fondo dalla facoltà mentale ma produce una forma peculiare di ispirazione che può essere descritta come una percezione istantanea di un ordine sopra-razionale. Gli Hindu la chiamavano prajna.
Senza di essa nessun tipo di spiegazione può permettersi di addentrarsi nei cosiddetti misteri della magick e del misticismo. Noi dobbiamo quindi coltivare non un nuovo potere ma una facoltà che è rimasta latente nella maggioranza degli individui per un periodo molto lungo.
Essa può essere riattivata dalla formula di Lam, che copre ogni esigenza ed è una chiave a molte porte, perché coniuga la totalità dell’esperienza dell’uomo come compresa dalla sacra sillaba AUM.
La lettera iniziale di Lam è attribuita alla Bilancia, il fattore di equilibrio o del livellare. Nel contesto presente il livellare è tra lo stato di veglia diurna rappresentato da Horus - la cui lettera è "A" - e lo stato di sonno profondo rappresentato dalla lettera "M" (chandra-bindu) simbolo del tempo notturno e del dio Set.
La formula di Lam è quindi pertinente agli Eoni di Maat e agli dèi gemelli Set/Horus. Così, nell’Eone di Horus, Lam offre l’ingresso più diretto a tutte le dimensioni, perché lo stato di veglia è sempre nel presente.
Nel presente gli oggetti appaiono essere cose reali. Ma anche gli oggetti appaiono reali al sognatore quando li sta sognando. Quindi, parlando in senso stretto, la veglia e il sognare sono indistinguibili dal loro proprio profilo. Questo perché la nostra presenza illumina ogni momento del tempo.
Inoltre, la nostra presenza richiede tempo e spazio per la sua comparsa, perché per essere presenti noi dobbiamo essere estesi in entrambe queste categorie. Ma siccome non c'è né passato né futuro - perché noi siamo consci soltanto di un apparente presente - non vi è allo stesso modo alcun presente.
Vi è soltanto l’ora, e una consapevolezza di noi stessi che noi sperimentiamo come presenza. Ma chi o cosa è presente? La risposta a questa domanda non può riferirsi a qualsiasi ‘cosa’, o oggetto, perché ‘io’ sono, sempre, e può essere soltanto non oggettiva, ovvero io sono soggettività totale.
Il contributo di Aleister Crowley
Shen Hui (A.D. 686-760) dichiarò che “l'assenza dell’essere e del non essere è il vero essere”. Questa doppia assenza può essere soltanto intuita e richiede che noi ci risvegliamo dal tempo nella atemporalità, dagli stati di veglia e di sogno all'assenza di quegli stati, ovvero, nel sonno profondo, dove il senso dell’oggettività è annullato. Ma questa fusione con la ‘M’ (sonno profondo) deve essere realizzata conoscendo.
Soltanto allora il nostro vero stato può essere realizzato. Il sonno profondo è quindi la porta di ingresso alla nostra Realtà; noi non possiamo conoscere niente altro.
Il simbolo teomorfico di questa formula è Set-Tifone. Set indica una interiorità che è stata spesso fraintesa come una corrente diretta verso il basso. Essa è anche e con ignoranza confusa con il ‘male’ o il perverso; ma è semplicemente l'inverso o il contrario della corrente fenomenale della manifestazione.
È quindi importante comprendere che il concetto di Set nella Tradizione Tifoniana non ha connessione con alcun concetto popolare tale come Satana, che è una distorsione comparativamente tarda del simbolismo magico. Set è la Sede o Trono di Iside. Egli è alcune volte rappresentato come la parte anteriore della dea Tifone, che tiene di fronte a lei la asola o l'emblema Ankh dell’Esistenza.
Set è anche la proiezione o bambino di Tifone, una prefigurazione del ‘Bambino Coronato è Conquistatore’ rappresentato da Lam. Il "Liber AL" profetizza l’avvento sulla terra (manifestazione) di questo bambino, sebbene non umano in alcun senso.
Il ritratto originale di Lam come disegnato da Aleister Crowley mostra una entità che indossa un copricapo, possibilmente una corona. La corona è il tipo di Ankh, o ‘Colui che vive’, il Re, che indossa la corona per indicare la realtà (regalità) dell’Esistenza (Sat).
Come spiegato in "La Fontana di Ecate", il "Liber AL" fu in origine intitolato Liber L. Esso quindi potrebbe essere chiamato con eguale validità il Libro di Lam, ovvero il Libro del bambino o dio-nano, Hoor-paar-kraat. Una ulteriore analisi del nome di Lam rivela:
L = Bilancia = Maat = Bilancia = Sera (tramonto).
A = Leone = Horus = Stato di Veglia = Giorno = Attualità.
M = Scorpione = Set-Tifone = Sonno Profondo = Realtà = Notte.
Maat come il fattore del livellamento riconcilia gli Eoni di Horus e di Set. Lam, per paronomasia, è anche lo ‘zoppo’, quindi la sua identità con Har-pi-Khart o Hoor-paar-kraat, la divinità nana, il dio ‘menomato nelle sue membra inferiori’.
Questo è un modo di dire che egli è il dio sotto l’orizzonte, il dio in Amenti, il ‘dio senza testa’ degli Gnostici. Inoltre, come colui che è nell’oscurità, egli è equivalente a Samael, il ‘cieco’, e al ‘cieco’ Horus del Rituale Egiziano”.
Noi abbiamo, quindi, nel nome di Lam, un résumé della totale consapevolezza umana, che appare divisa in tre stati:
sogno (L)
veglia (A)
sonno profondo (M)
Chiunque abbia utilizzato con successo la formula saprà che l'Uovo di Lam serve come una capsula-spazio che invia il viaggiatore a qualsiasi piano desiderato o dimensione. Lui deve soltanto guardare attraverso gli occhi di Lam al fine di familiarizzarsi con il paesaggio-spaziale.
Questo metodo ha il vantaggio di proteggere il viaggiatore dal diretto contatto con i suoi abitanti, perché egli indossa la maschera di Lam.
Questo non vuol dire che egli non possa, quando propriamente preparato, scendere dall’uovo e condurre a suo proprio rischio qualsiasi investigazione che egli considera necessaria. Egli deve prendere le proprie decisioni dopo aver valutato la natura delle inevitabili relazioni generate dal karma con le zone che egli desidera esplorare.
Se cerca l’entrata nella Zona Malva stessa dovrebbe essere particolarmente attento a non abbandonare l’uovo a meno che egli abbia precedentemente attraversato a livello astrale la località interessata. Egli dovrebbe quindi procedere come segue:
"Dopo che l’identificazione con Lam è stata raggiunta e consolidata, il Lamanauta dovrebbe visualizzare il sigillo della Zona e lanciarsi obliquamente nella sua atmosfera. Se la discesa è prolungata una sensazione di vertigine può sopravvenire e può obbligarlo a ritornare alla terra (stato di veglia).
Non si dovrebbe resistere a questo segnale: egli dovrebbe semplicemente cedere alla forza che lo spinge verso il basso e lasciarsi portare il più gentilmente possibile. Se, durante successivi tentativi, egli è assalito da ripetuti attacchi di vertigini e nausea, questo di solito è un segnale che il livello di competenza magica è impari al compito, nel qual caso il viaggio dovrebbe essere tentato a gradi.
Per fare questo è consigliabile formulare - di nuovo a livello astrale - una "piattaforma di lancio", e assorbire la stessa con il metodo della meditazione quando essa ha servito il suo scopo. Se anche questo metodo si dimostra oltre i propri poteri il Lamanauta è avvisato di verificare il suo grado di competenza esplorando i tunnel inferiori di Set dietro l’Albero della Vita, e di intrufolarsi verso l’alto fino ad avvicinarsi il più possibile ai pilastri esterni della Zona Malva.
Se dovesse raggiungere questo livello egli può consolidare la sua posizione vibrando i mantra comunicati a lui durante la sua iniziazione nei Misteri di S’lba. È da incauti procedere ulteriormente a meno che egli riceva i segni inequivocabili che i mantra stanno invocando i necessari devata che fungeranno da guide oltre i pilastri."
Formule magico-mistiche
Pare che vi sia un fraintendimento in alcuni ambienti che l’Ordine Tifoniano Occulto sia interessato nel risvegliare un tipo di adorazione che si crede sia stata accordata a certe divinità della remota antichità. Questo è erroneo. Le divinità ‘Tifoniane’ indicano specifiche operazioni di alchimia psico-fisica che implicano essenze o elisir secretati dall'organismo umano sotto condizioni molto speciali.
Il sistema dei marma e zone di potere utilizzate dai Tantrici è probabilmente la più consistente sistematizzazione di una tale alchimia sopravvivente ai tempi presenti.
Gli dèi e le dee, Osiride, Iside e il bambino Horus, sono codici per le formule mistiche e magiche implicite nel sistema. Il nostro scopo non è di promuovere un risveglio di fedi esotiche ed antiche ma di comprendere e sviluppare una tradizione che è sempre nuova nel senso che essa forma la base di ogni genuino Ordine occulto, passato e presente.
Che alcuni dei processi coinvolti comportino il traffico con forme aliene di vita e di coscienza noi non lo neghiamo, ma i fattori del tempo - antichi o moderni - sono di importanza secondaria.
Essi ci riguardano soltanto in quanto formano parte della Gnosi di cui la Tradizione Tifoniana è la più completa ed efficace espressione. La tradizione è nota come Tifoniana, non perché promuove le dottrine di una natura ‘maligna’, come potrebbe essere supposto da quelli che non sono iniziati ai suoi Misteri, ma perché utilizza sostanze che sono di solito gettate via (vama) e considerate impure.
Un altro equivoco, forse non immediatamente apparente, e a cui Crowley stesso sfortunatamente contribuì sebbene non intenzionalmente, riguarda il lascito del suo sistema per l’instaurazione della Legge di Thelema. Io mi riferisco all'XI O.T.O., il cui modo corretto della formula implica specifici Kala che sono interamente assenti dall'organismo maschile. Riguardo la formula che Crowley attribuì a questo grado egli stesso sostiene che essa è un abominio se utilizzata in qualsiasi altro contesto che non sia magico".
Della vera formula di questo grado egli fu inconsapevole fino a tardi nella sua vita, troppo tardi per rettificare l’area della pratica riferita ai gradi superiori dell’O.T.O. che erano allora sotto la sua egida.
Gli insegnamenti interni riferiti a questi gradi non furono impartiti in pieno al predecessore di Crowley, Theodor Reuss, che aveva egli stesso ricevuto frammenti di essi dal rianimatore dell’Ordine, il Dottor Karl Kellner. Kellner a sua volta li aveva ricevuti da Adepti Tantrici dell’Anuttara Amnaya.
Sono questi insegnamenti nella loro interezza che sono stati riportati all'Ordine, lungo le linee del parampara originale, da parte del presente autore.
Data di Pubblicazione: 26 agosto 2022