SELF-HELP E PSICOLOGIA   |   Tempo di Lettura: 5 min

Diventa chi Vuoi Diventare

Codice Montemagno - Anteprima del libro di Marco Montemagno

Rispolvera il dono dell'inimmaginabilità

Qualche tempo fa guardavo delle vecchie foto. Quelle di una volta che ancora si stampavano. Ne ho trovata una che mi ha davvero colpito e che mi ha fatto riflettere. Ritrae un mio vecchio ufficio, dove lavoravo parecchi anni fa, quando facevo il webmaster Ricordo ancora il giorno in cui l'ho scattata.

Ricordo di essere entrato in ufficio e di essermi detto:

Guarda, voglio proprio immortalare questo cubicolo con le sbarre alle finestre e questa atmosfera triste, questo posto da cui un giorno sarò fuori”.

Ma a quei tempi uscire da lì era impensabile. Se all'epoca qualcuno fosse venuto da me e mi avesse detto: "Monty, guarda, la tua carriera avrà questo sviluppo e questi successi", per me sarebbe stato inimmaginabile.

Perché era un momento cupo, in cui niente girava per il verso giusto, né dal punto di vista professionale, né da quello personale.

Perché era un momento in cui non ero io. Perché quando camminavo per strada mi sembrava di avere i pugni di Hulk nello stomaco.

Avete presente i pugni di Hulk? Quei giocattoli grossi e verdi? Ecco, ogni volta che mi alzavo, la mattina, avevo la sensazione di avere quei due pugni di Hulk dentro che giravano dentro come trivelle, ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette. Quella sensazione così fottutamente fetente che prima o poi proviamo tutti.

E allora voglio mandare questo piccolo messaggio, semplice ma importante, a chi in questo momento si trova al buio.

E non perché non ha pagato la corrente. Se senti quel pugno di Hulk che ti logora dentro, il suggerimento è semplice: vai a rovistare nel tuo cassetto segreto e tira fuori il costume da supereroe che tieni gelosamente nascosto.

E poi attiva il superpotere dell'inimmaginabilità.

È questo il superpotere su cui fare leva. Ma come lo attiviamo? Muovendoci, muovendoci da subito.

Lo attiviamo facendo riflessioni, prendendo decisioni. Ve lo garantisco, tutti noi abbiamo questo superpotere.

Bisogna solo risvegliarlo. Va rimesso in circolo e a quel punto, solo a quel punto, succede... l'inimmaginabile.

Stai facendo quello che ami?

Stai facendo davvero quello che ami? Davvero? Senza girarci intorno.

E non parlo del pippone del “trova la tua passione", perché la passione può essere temporanea.

Certo, da bambino mi piacevano gli scacchi, ma non ero destinato a diventare uno scacchista. Intendo dire che fare davvero quello che ami è qualcosa di più intimo, più profondo.

Perché, secondo voi, così poche persone fanno davvero quello che amano? Perché è faticoso. Perché è doloroso tirarsi fuori il cuore, guardarselo, e dire: Be'? Come siamo messi, allora?”.

Mettersi a nudo è un gran casino, non siamo allenati, le nostre espressioni sono sempre contenitive, non servono a esprimere davvero qualcosa.

E lo stesso discorso vale anche per le aziende, che infatti comunicano senza comunicare. Alla fine ciò che fa la differenza, per te e per gli altri, è il cuore. Perché le persone vogliono vedere il cuore, lo premiano.

Stai facendo davvero il lavoro che ami? Stai facendo davvero quello che ti piace? Quanto sei disposto a metterti in discussione? Fino a che punto? La risposta ai mille dubbi, ai mille quesiti e alla nebbia che tutti noi abbiamo continuamente nella testa, è tutta qui.

Diventa chi vuoi diventare

Louis Kahn, uno dei più grandi architetti della storia, diceva: Anche un mattone vuole essere qualcosa. Anche una cosa semplice, come un mattone, ha ambizione”. Ed è così.

Una sana ambizione fa tutta la differenza del mondo.

Ricordo un giorno di qualche anno fa. Ero nel tribunale di Milano con un amico a fare l ennesima coda in cancelleria.

Mi mancavano sei mesi all’esame di avvocato;

vivevo a Gallarate, una delle città più brutte dell'universo (con tutto il rispetto per gli amici di Gallarate] e guadagnavo quanto guadagna un praticante avvocato: una mazza di niente.

Ogni giorno andavo in tribunale, il luogo più lontano da quello in cui avrei voluto essere.

A un certo punto guardai il mio amico e sbottai:

Ma io non voglio fare questa vita, lo sono di più. lo posso essere di più!”.

Poi aggiunsi:

Guarda, adesso tu vedi quello che sono oggi, ma io vedo già quello che sarò domani!

Lo vedi anche tu quello che sarò domani?”.

Il mio amico mi guardò e disse: "Monty, ma vaffanculo, dai!

Su che perdiamo il posto".

Ci vuole una sana ambizione. Mark Zuckerberg dice sempre:

"Noi non ci concentriamo su quello che Facebook è oggi, ci concentriamo su quello che Facebook può diventare domani”.

E Salvador Dall sosteneva che l'intelligenza senza ambizione è come un uccello senza ali.

Vi faccio un altro esempio. Una volta, qui a Brighton, in un ristorante, c'era un cameriere giovane, di ventidue anni.

Abbiamo parlato un po', lui era simpatico, un tipo "smart". A un certo punto mi ha portato il conto, è rimasto lì e abbiamo fatto altre due chiacchiere.

Finché non ho resistito e gli ho detto: "Senti, tu sei in gamba. Sei sprecato a fare it cameriere, apri un ristorante".

Lui mi ha fissato sorpreso, con Lo sguardo di chi non è ancora consapevole di cièche potrà diventare e non sa che l'ambizione può cambiare il corso dell'esistenza da un momento all'altro.

"Non ci ho mai pensato", mi ha risposto il ragazzo - ed è la risposta che viene data sempre in questi casi. Però, in effetti, prima o poi bisogna pensarci. Pensaci ora. Appena dicchi sul pulsante dell'ambizione.

Magic happens. Ti guardi allo specchio, lo specchio ti guarda e dice:

"Non posso riflettere la tua immagine. Adesso sei una persona completamente diversa, perché ti sei spostato, perché sei già diventato un altro!".

E questo succede solamente facendo entrare in gioco l'ambizione.

Nel momento in cui ti fermi per un momento e dici:

Ora basta, basta con quello che sono in questo momento. Quello che sono non mi sta più bene.

Divento chi posso diventare”.

Ecco, quello è un gran momento. No, è di più: è il momento.

Questo testo è estratto dal libro "Codice Montemagno".

Data di Pubblicazione: 3 ottobre 2017

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