SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO   |   Tempo di Lettura: 5 min

Come arrivare a padroneggiare le parole magiche

Scopri come padroneggiare le parole magiche

Leggi l'anteprima del libro di Cristiano Tenca per rinfrescare i concetti basilari già citati nei primi cinque volumi per una buona riuscita delle formule.

Come'è la pratica?

Vediamo e rinfreschiamo ora i concetti basilari già citati nei primi cinque volumi, necessari a una buona riuscita nella recitazione delle formule.

Come arrivare a padroneggiare le parole magiche.

Il primo consiglio è quello di portare sempre con sé il compendio succinto che è allegato in fondo a ogni testo, onde poter recitare formule ogni volta che la situazione lo richieda. Chi ne è in possesso, porterà con sé anche la bacchetta magica.

Poche persone sono nate con la dimestichezza necessaria a padroneggiare questi o altri incantesimi e quindi occorre applicarli più e più volte per farli propri e per essere certi che funzionino.

Le formule vanno recitate solo a fin di bene, perché portano in sé la potenza della preghiera e quindi tendono a dirigere l’energia in una certa direzione, che si può definire positiva. Questa direzione è quella verso cui tende la creazione stessa. D’altronde essendo state create per il bene, non sarebbe possibile utilizzarle per altri scopi.

Occorre mettere in luce con precisione lo scopo per cui si recitano, visualizzando il desiderio come se si fosse già avverato, possibilmente nei minimi particolari e soprattutto, come già detto, con sentimenti ed emozioni positivi.

È necessario comunque che si lavori per parecchio tempo perché le parole magiche “diventino proprie” e perché più esse vengono utilizzate dal singolo e più si conferisce loro potere ed energia.

Sarete meravigliati dai risultati e dalla facilità con cui si conseguiranno!

Per indirizzarvi meglio, le singole parole saranno contrassegnate da asterischi, da 1 a 3 a seconda della difficoltà (le parole magiche con 4 o 5 asterischi sono definite impossibili, anche se sarebbe più esatto definirle molto improbabili). Quando accanto alla formula ci sono più asterischi (* o ** oppure *, **, *** o ancora ** o ***) significa che il risultato dipende dal punto di partenza, cioè dalla situazione al momento della recita, più o meno lontana dal desiderio.

  • Quelle contrassegnate da un asterisco hanno buone possibilità di funzionare sin dal primo momento, ripetendo l’incanto tre o quattro volte consecutive.
  • Anche le formule magiche contrassegnate con più di un asterisco iniziano a funzionare immediatamente, ma per ottenere dei risultati consolidati e duraturi nel tempo hanno spesso bisogno di molti pronunciamenti. Infatti quelle con due asterischi necessitano di almeno tre ripetizioni consecutive, tre volte al giorno, per qualche settimana.
  • Quelle con tre, invece, di solito necessitano di ancora più esercizio e di essere ripetute, consecutivamente, più volte in almeno tre momenti diversi della giornata, spesso per molte settimane.
  • Quelle con 4 e 5 asterischi occorre spesso ripeterle per sempre.

NOTA BENE: molti hanno difficoltà nel pronunciare queste parole; ricordate quindi che si pronunciano come in italiano, tranne in presenza di istruzioni (accenti o spiegazioni fra parentesi) riportate volta per volta.

Ricordate inoltre che:

  1. Queste parole magiche si possono pronunciare tenendo la bacchetta magica in mano, oppure anche senza bacchetta. Giova sapere che in questo secondo caso si usa la mano destra chiusa a pugno con l’indice puntato, come una bacchetta e quindi se la bacchetta dovesse toccare o indicare un oggetto o una persona, sarà l’indice della mano destra a farlo in sua vece.
  2. Prima di pronunciare la o le parole magiche l’unico eventuale rito, non obbligatorio, è quello di inspirare profondamente con il naso espirando dalla bocca, due o tre volte, per armonizzarsi e mettersi nelle condizioni migliori per emettere mentalmente le giuste frequenze.
  3. Ripetere da 3 a 5 volte consecutivamente, 3 volte al giorno, ogni incanto.
  4. Se è per se stessi basterà, mentre si pronuncia, dare un colpetto di bacchetta o di dito di fronte a sé.
  5. Se è per altri che sono presenti, occorrerà indicarli, altrimenti dire, meglio se ad alta voce e dopo le parole, il nome e cognome del beneficiario.
  6. Se vi sono implicati oggetti o altre persone, occorrerà pronunciare prima delle parole il nome del beneficiario e dopo le parole l’identificativo delle altre persone o oggetti.

Formula d'apertura e di ringraziamento

In molti, che hanno letto solo il primo libro delle parole magiche, mi hanno chiesto la formula di ringraziamento che non conoscevano. Altri che hanno letto solo il secondo libro mi hanno invece chiesto quella d’apertura. Onde evitare ulteriori disguidi di questo genere, le riporto entrambe.

Formula d’apertura

Per poter accedere a questi incantesimi e quindi utilizzarli al meglio, con gli occhi chiusi, pronunciate questa frase 3 volte ad alta voce per 3 o 4 giorni (poi potete sospenderla). Fate comunque la stessa cosa ogni volta che lo riterrete opportuno oppure per sintonizzarvi armonicamente con l’energia o per potenziare la vostra sensitività:

DÌEM EX DÌE FÀCULTÀTEM SENTIÈNDI (senzièndi) AÙGEO ET VÈNEFÌCIUM PENÌTUS DIDÌCO

Formula di ringraziamento

Ringraziamento per la buona riuscita degli incantesimi appena pronunciati. Da ripetersi possibilmente alla sera, dopo i pronunciamenti giornalieri. Questa formula è comunque facoltativa:

GRÀTIAS (gràzias) ÀGO RÒBORI TELLÙRIS, RÒBORI AÈRIS, RÒBORI FIÀMMAE (fiamme) ET RÒBORI ÀQUAE (àque) AUXILIO INKÀNTAMÈNTIS

Data di Pubblicazione: 22 dicembre 2020

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