Come diventare padroni dello spazio e del tempo così da viaggiare nel passato e nel futuro? Scoprilo, leggendo l'anteprima del nuovo libro di Fred Alan Wolf.

Come diventare padroni dello spazio e del tempo

Una mente che ricorda il passato... e il futuro

"Non vi capisco", disse Alice. "È tutto spaventosamente confuso!".

"È l’effetto che fa vivere a ritroso", disse gentilmente la Regina: "all'inizio ci si sente sempre girare un po’ la testa...".

"Vivere a ritroso!", Alice ripeté nel più grande stupore. "Non ho mai sentito parlare di una cosa del genere!".

"...ma c'è un grande vantaggio, che la memoria funziona in entrambe le direzioni".

"Sono certa che la mia funziona in una direzione sola" osservò Alice. "Non riesco a ricordarmi qualcosa prima che accada".

"È una memoria ben misera quella che funziona soltanto all'indietro", commentò la Regina.

Lewis Carroll, "Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo Specchio"

La maggior parte di noi dà per scontato, come Alice, che tutto ciò che possiamo ricordare sia già successo. Se ci venisse chiesto perché non ricordiamo scene del nostro futuro, potremmo rispondere: "Perché non sono ancora accadute, sciocco!". Ma come suggerisce la regina nel delizioso libro di Lewis Carroll, forse noi abbiamo dei ricordi del futuro, per quanto assurdo ciò possa sembrare.

Considerate comunque la possibilità radicale che la Regina abbia ragione: che la memoria funzioni veramente in entrambe le direzioni; ovvero, che voi siate perfettamente in grado di ricordare il futuro allo stesso modo in cui potete richiamare alla mente il passato. Inoltre, tenete conto del fatto che avere una memoria bidirezionale potrebbe decisamente essere vantaggioso.

Per esempio, potrebbe aiutarvi ad affrontare le sincronicità e le esperienze di déjà vu, a evitare i problemi di salute, a fare previsioni significative sulla vostra vita, e offrirvi molti altri benefici, come forse diventerà chiaro con il dispiegarsi di questo libro.

Per iniziare a esplorare quest'idea, pensiamo innanzitutto alla natura della memoria come la conosciamo comunemente, cioè relativa agli eventi del passato. Certamente vi ricorderete le vostre ultime vacanze, come il ristorante preferito dove siete andati, o uno spettacolo a cui avete assistito, e via dicendo.

E sono altrettanto sicuro che ci sono alcune esperienze del passato che non rammentate, anche se magari se le ricorda vostro marito o vostra moglie, come quando vi viene chiesto: "Oh, non ti ricordi quel giorno a Parigi quando abbiamo visto quei fiori sulla riva della Senna?" e voi avete un vuoto di memoria.

Non vi siete mai domandati perché il vostro compagno o la vostra compagna si ricorda di cose che voi non ricordate? L’idea comune, basata sulla ricerca sul cervello, è che sia che riusciate a richiamare alla mente un qualsiasi dettaglio, sia che non ci riusciate, la vostra memoria contiene una registrazione completa del vostro passato, come se fosse un film; tuttavia, sarà più facile che ricordiate soltanto quegli eventi che vi hanno colpiti.

Quel giorno a Parigi, il problema era che semplicemente non stavate facendo attenzione e quei fiori lungo la Senna hanno prodotto un’impressione più profonda sulla vostra o sul vostro consorte che su di voi.

Indubbiamente, a volte dimentichiamo anche degli eventi che ci hanno profondamente colpiti. Di solito si tratta di eventi traumatici e non vogliamo ricordarli. In tali casi, tuttavia, la psicanalisi del profondo può aiutarci a migliorare la nostra capacità di ricordare.

Ciononostante, ulteriori analisi degli esperti della memoria indicano che il popolare adagio è falso: la memoria non è limitata soltanto a quanto ci ha colpiti, positivamente o negativamente. Al contrario, risulta che un lavoro attivo sulla memoria può decisamente aumentarla; e che questo lavoro può portare a ricordare non solo il passato, ma anche il futuro. Come scopriremo, questo sforzo gioca un ruolo chiave nello yoga della mente che rende possibile il viaggio nel tempo.

Così, supponiamo che siate andati nel futuro e che quanto avete visto fosse così privo di eventi particolari che semplicemente non ci avete fatto caso, o così terrificante che avete deciso di ricordarlo. Secondo quello che scopriremo in questo libro, la vostra capacità di ricordare il futuro dipende dalla vostra capacità di prestare accurata attenzione a questi eventi futuri e non dal gettar loro un'occhiata indolente come potete aver fatto con i fiori del lungosenna.

Con l’aiuto di una guida e di una certa analisi, forse potreste imparare a richiamare alla memoria il futuro con lo stesso successo con cui tali procedure vi consentono di ricordare gli eventi passati.

Ho sentito dire che alcuni terapisti fanno uso di una tecnica chiamata “rievocazione della vita passata” per aiutare i pazienti ad affrontare i traumi e i problemi psicologici inspiegabili che incontrano in questa vita. Ho anche sentito parlare di una tecnica che permette alle persone di “richiamare alla mente” le vite o gli eventi futuri in modo da prepararle più efficacemente all'incontro con quello che appare ineluttabile o inevitabile nel futuro prossimo o remoto.

Se si tratti di pura immaginazione o di pio desiderio è difficile a dirsi. Naturalmente se credete soltanto al momento presente, di qualunque cosa si tratti, una discussione del genere sembra priva di senso e forse non scientifica. Ma supponiamo che esista una ragionevole base scientifica per credere all’esistenza concreta sia del passato che del futuro, coesistenti con il presente in un modo ancora da determinarsi. E allora?

In tal caso, tanto il futuro quanto il passato, per voi sarebbero altrettanto reali del negozio di alimentari sull’angolo o del Polo Nord, anche se mentre sedere sulla poltrona a leggere questo libro non vi trovate in nessuno di quei luoghi.

Non vi ricordereste certo il Polo Nord se non ci foste stati, non è vero? Ma questo non significa che il Polo Nord non esista. Allo stesso modo forse il futuro è altrettanto reale e l’unica ragione per cui non ne serbiamo alcun ricordo è che non l'abbiamo ancora visitato.

Ma supponiamo che “ci siate stati e l’abbiate fatto”, come si suol dire. Che cosa vorrebbe dire avere una memoria del futuro? Una memoria non è forse una registrazione di quello che avete fatto in passato? Ma se nel “passato” siete andati nel futuro, come vi porreste di fronte a un suo ricordo? Provare a pensare in questo modo fa “girare un po’ la testa, all’inizio” come dice la Regina.

In effetti, idee del genere possono sembrare fantascientifiche, ma se esaminiamo quello che gli scienziati stanno facendo in questo periodo in termini di realizzazione del viaggio nel tempo e della manipolazione del tempo, vedrete che la fantascienza si è trasformata in scienza di fatto.

La mia speranza è che, dopo aver letto questo libro, se non altro capiate semplicemente che cosa si intenda per viaggio nel tempo e perché gli scienziati ormai lo stiano prendendo sul serio.

Per quanto sorprendente possa sembrare, una base scientifica per il viaggio nel tempo venne stabilita più di cent'anni fa: Herbert George Wells ne scrisse nel 1895 e Albert Einstein e Hermann Minkowsky ne dimostrarono la possibilità nel 1905 e nel 1908.

Di fatto, più di cinquant'anni fa, gli scienziati dimostrarono la realtà del viaggio nel tempo. Esiste una documentazione riguardante accurati esperimenti di laboratorio nel corso dei quali sono stati osservati oggetti che hanno letteralmente ridotto la loro velocità nel tempo, al punto che la vita di alcuni di essi si è prolungata per un tempo pari a nove o dicci volte quella naturale?

Sembra incredibile? Presto dirò di più riguardo a quegli esperimenti. Nel frattempo, lasciate che vi riveli un segreto: alcune delle persone eccezionali che incontrate nella vita sono viaggiatori del tempo. Qualcuno di loro lo sa; gli altri viaggiano nel tempo senza rendersene conto, ma lo fanno comunque.

Sono quelle persone che sembrano più vecchie della loro età, oppure, sì, piuttosto spesso appaiono considerevolmente più giovani. Anch'io viaggio nel tempo. In effetti, lo faccio quasi ogni giorno, specialmente quando mi trovo immerso nell’attività creativa: perso nel mio lavoro, come si suol dire. Più avanti esamineremo più in profondità anche questo fenomeno.

Alcuni serpeggianti preliminari nel flusso temporale

Pensate semplicemente a che cosa vorrebbe dire vivere nove o dieci volte più a lungo dell’ottantina o più di anni che potreste aspettarvi, magari fino a ottocento anni! O immaginatevi di vivere per dieci anni mentre chi vi circonda sperimenta soltanto il passaggio di un secondo, oppure di essere voi a sperimentare il passaggio di un secondo mentre le persone intorno a voi invecchiano di dieci anni.

Nel secondo caso, durante quei dieci anni ciascuna di quelle persone farebbe esperienza della rotazione quotidiana della Terra sul proprio asse e noterebbe il suo movimento annuale attraverso il sistema solare, ma voi no.

Viaggiando a rotta di collo attraverso il tempo a questa “velocità” invecchiereste di un giorno mentre il mondo intorno a voi invecchierebbe di oltre 86.000 anni. In dieci anni della vostra vita vissuti a questo ritmo, un numero quasi incalcolabile di generazioni umane invecchierebbe di oltre 315 milioni di anni, un tempo sufficiente per consentirvi di osservare l'evoluzione su una scala al di là dell’immaginabile.

Il primo caso sarebbe altrettanto strano, dal momento che il mondo e tutti i suoi processi rallenterebbero terribilmente, al punto che il mondo intorno a voi diventerebbe sempre più stranamente silenzioso, buio e immobile.

Persino la luce si muoverebbe molto lentamente dal vostro punto di vista. La luce viaggia a più di un miliardo di chilometri all'ora, ma quell’ora per voi si allungherebbe fino a diventare trentasei anni, riducendo la luce a un lento movimento strisciante alla velocità di trentadue chilometri all’ora o poco più: potete camminare più velocemente voi!

Siccome non vedreste la luce fino al momento in cui colpirebbe i vostri occhi, sperimentereste il mondo a lampi, come uno spettacolo di luci stroboscopiche.

Tuttavia, nemmeno questo scenario è completo. Esso presuppone che possiate continuare a fare affidamento sulla normale distribuzione nel tempo dei vostri processi corporei e pensare come normalmente fate, con la piena collaborazione dei vostri neuroni alla vostra normale velocità di funzionamento. Ma se anche i vostri processi corporei rallentassero, le cose si farebbero ancora più interessanti.

Considerate il vostro senso della vista: se la velocità della luce rallentasse, lo stesso farebbe il suo ritmo vibratorio, il che significa che i colori cambierebbero così drasticamente che sarebbe impossibile vederli con i vostri occhi.

Anche tutti i fenomeni fisici intorno a voi subirebbero un rallentamento simile. In altre parole, se invecchiaste di dieci anni in un secondo, molto probabilmente il mondo per i vostri sensi svanirebbe.

Ma sono ancora di più le stranezze che attendono il viaggiatore capace di spostarsi a ritroso nel tempo. Nuovi paradossi compaiono all’improvviso, a seconda di chi si sta muovendo relativamente a chi. Se, ad esempio, vi spostaste a ritroso nel tempo mentre il mondo intorno a voi entra nel futuro al normale ritmo di un secondo al secondo, diventereste via via sempre più giovani mentre quelli che vi circondano invecchierebbero.

Se viaggiaste all’indietro nel tempo ancora più velocemente, incorrereste nel paradosso di quello che vi accade quando raggiungete il momento della vostra nascita. Avreste ancora bisogno che vostra madre fosse presente? Ancora peggio, supponete di spostarvi nel periodo appena precedente al momento in cui lo sperma incontra l’ovulo che vi ha creati. Poiché non sareste ancora un “qualcuno”, che cosa starebbe accadendo? Che cosa accadrebbe alla vostra coscienza in un tempo precedente al vostro concepimento?

Data di Pubblicazione: 24 novembre 2022