SALUTE E BENESSERE   |   Tempo di Lettura: 10 min

Come insorge il fabbisogno di sali minerali?

I Sali Minerali del Dott. Schüssler - Richard Kellenberger - Friedrich Kopsche - Speciale

Come insorge il fabbisogno di sali minerali? Scoprilo leggendo l'anteprima del libro sui sali del Dott. Schüssler di Richard Kellenberger e Friedrich Kopsche.

Come insorge il fabbisogno di sali minerali?

Modelli comportamentali

Nei paesi industrializzati molte persone collegano la qualità della vita con la quantità di beni materiali e di denaro. Per proteggersi dalla perdita dei beni materiali sono state create le assicurazioni.

L'angoscia di perdere la salute ha condotto ad assicurare anche questa. Anche se gli uomini si credono in una situazione di apparente sicurezza, l'angoscia di perdere la salute non può tuttavia essere eliminata. Il timore della malattia rimane.

Poiché l'assicurazione copre i costi materiali che si vengono a creare con la malattia, molte persone ritengono di non doversi più preoccupare del significato della malattia e di non doversi assumere la responsabilità della propria salute. Ma possiamo mantenere o riacquisire la salute solamente tramite il nostro comportamento.

Può essere una grande soddisfazione ristabilire salute, creatività e gioia di vivere grazie a una condotta di vita appropriata e autodeterminata. Le condizioni per una condotta di vita adeguata devono tuttavia essere stabilite in modo estremamente duro, poiché vanno contro corrente rispetto al comportamento di massa della società consumistica. È importante trovare tranquillità e limitare lo stress quotidiano.

La rabbia, il cattivo umore, la tristezza, la collera e l’ansia portano ad un aumento di tensione muscolare e accrescono la produzione di acidi. Per abbassare le tensioni ed espellere gli acidi occorrono i sali minerali. Se la quotidianità è eccessivamente gravata dallo stress e dagli stati di ansia, si riduce anche la ricettività dei sali minerali e al contempo si ha un accresciuto fabbisogno di un determinato sostentamento.

Le conseguenze possono essere disturbi dalle tipologie più diverse che spesso non possono venire eliminati con la sola assunzione dei sali minerali del dott. Schüssler.

In molti casi è necessario cambiare la propria condotta di vita, dare più spazio alla costituzione e alla rigenerazione delle energie e dell'organismo.

 

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Alimentazione (I)

Sull’alimentazione vi è un’ampia letteratura. Qui si vuole richiamare l’attenzione solamente sui principi nutrizionali fondamentali.

Ogni singolo regime alimentare porta, dopo un determinato periodo di tempo, a fenomeni di carenza. Molte tra le diete proposte sono eccessivamente ricche di carboidrati oppure di proteine. Con tali diete si ha dapprima un miglioramento, che spesso non perdura a lungo, perché l'organismo non è più in grado di assimilare in modo adatto tali sostanze limitate e ingerite in eccesso.

Ancora oggi è valido il detto di Ippocrate: "I farmaci devono essere cibo e il cibo deve essere farmaco". Si deve tuttavia fare una distinzione tra cibo e alimenti. Ippocrate non si è dovuto ancora soffermare su tale distinzione perché allora non esisteva ancora l’industria alimentare.

Ciò che al giorno d’oggi viene somministrato come alimento riesce a malapena a sostentare gli uomini: ci si riempie lo stomaco e, dopo mangiato, ci si sente più o meno sazi. Ma nutrirsi significa rafforzare le energie vitali.

Ciò è possibile solo grazie a quel cibo che contiene esso stesso le energie vitali, per cui è possibile chiamarlo cibo nel vero senso della parola. Questo contiene tutte le sostanze che mantengono la vita e che costituiscono le energie vitali.

 

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I semplici alimenti, di contro, hanno spesso un alto valore di sazietà ma contengono a malapena quelle sostanze che favoriscono le energie vitali. Attraverso i processi di lavorazione e conservazione industriali vanno perdute molte sostanze importanti.

L'alimentazione dovrebbe essere abbondante di sostanze vitali. Per molte persone è difficile digerire un pasto completo, ricco di elementi basilari. Il loro organismo non è più in grado, a causa dell’abitudine a un'alimentazione denaturata, di digerire e trasformare sostanze complete, ricche di elementi vitali.

Un’alimentazione denaturata stimola sempre meno la forza dell’apparato digerente e non offre all'organismo quasi alcun vantaggio. Per poter assimilare un'alimentazione completa, l'apparato digerente deve produrre una determinata energia; l'energia così ricavata assomma a un multiplo ottenuto da un’alimentazione denaturata.

Le persone con qualche disturbo di salute, o che ne vogliano evitare qualcuno, dovrebbero fare attenzione all’equilibrio acido-basico. I forti acidificanti sono tutti alimenti e generi voluttuari saccariferi, praticamente tutti alimenti denaturati; allo stesso modo agisce l’assunzione di troppe proteine animali, che sono iperacidificanti.

Spesso si pone poca attenzione a ciò che si ingerisce nel corso della giornata. Al mattino il caffè, a pranzo un po’ di carne e un dolce, la sera del formaggio, inframmezzati da una o più bibite zuccherate: in questo modo l'organismo è sempre sommerso da acidi.

Questi gruppi di acidi consumano i sali minerali basici e ostacolano in tal modo un sano metabolismo e una buona eliminazione.

 

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Alimentazione (II)

Un altro punto importante è un'accurata masticazione. Si fa troppo poca attenzione ad essa. Grazie a una masticazione abbastanza lunga e intensa, il cibo viene ben "lavorato" dalla saliva e questa è una condizione per una buona digestione.

Quest'ultima ha inizio già nel cavo orale e non nello stomaco. Con la masticazione e la salivazione degli alimenti, i nervi gustatori dello stomaco vengono stimolati all’acidificazione e il pancreas alla produzione di succhi gastrici.

Una masticazione insufficiente porta ad una insufficiente preparazione di questi organi per il processo digestivo. In presenza di una masticazione insufficiente, dunque, i primi segni si fanno evidenti già nello stomaco perché, in relazione alle sue funzioni, gli viene chiesto troppo.

Nel chimo vi sono dei pezzi troppo grossi che possono essere scissi solo in modo incompleto dai succhi gastrici. Già nello stomaco ha inizio un processo di fermentazione che prosegue nell’intestino. Se a questa fermentazione si aggiunge anche dello zucchero, si può formare dell’alcool, difficilmente scindibile, che influisce pesantemente sul fegato.

La causa prima di una stanchezza diffusa dopo i pasti potrebbe essere una leggera presenza di alcool, dovuta all’autocombustione durante il processo di fermentazione o all’appesantimento delle funzioni digestive. In presenza di una masticazione ottimale, ogni boccone viene "bagnato di saliva" fino a quando si sciolgono le sostanze del gusto e tutto sa di saliva.

In tal modo è possibile gustare il cibo con una intensità per lo più sconosciuta.

 

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Nei processi appena descritti vengono consumati i più disparati sali minerali: nell’iperacidificazione l'idrogeno fosfato di sodio come inibitore degli acidi, in seguito anche il fosfato acido di calcio, il fosfato acido di magnesio, il fosfato di ferro e l’acido di silicio, nel caso in cui non sia possibile eliminare gli acidi.

Il solfato di sodio è utilizzato con frequenza quando nel tratto digerente si produce alcool. Possiamo influire efficacemente sul fabbisogno o sulla carenza di sali minerali anche attraverso il nostro modo di nutrirci.

Le nostre abitudini riguardo al bere possono favorire o addirittura appesantire la digestione. Se si assumono liquidi contemporaneamente agli alimenti solidi, i succhi gastrici vengono in tal modo diluiti e quindi la digestione è resa più difficile. Se i liquidi sono ingeriti prima dei pasti, passano dallo stomaco e vengono riassorbiti in primo luogo dall’intestino crasso. È dunque bene bere prima dei pasti oppure circa un'ora dopo.

Il fabbisogno giornaliero di liquidi dipende dal lavoro da svolgere, dal peso corporeo e dalla capacità di trasformazione dell'organismo. Non è raccomandabile per tutti bere dai tre ai quattro litri di liquidi al giorno. Per la maggior parte è sufficiente una media di un litro e mezzo.

Occorre dunque fare attenzione che i liquidi non siano carichi di molte sostanze eccitanti. Il caffè e il tè molto carichi fungono da consumatori di acqua. L’organismo deve diluire le numerose sostanze eccitanti per poterle eliminare e consuma quindi tutti i liquidi.

Vanno bene il tè leggero, l’acqua o, preferibilmente, acqua minerale naturale a basso contenuto di sali minerali. I liquidi devono poter assorbire le sostanze di scarto che risultano dal metabolismo e dalla digestione. Molte persone trovano difficile bere un litro e mezzo al giorno.

Assumendo i liquidi a sorsi, suddivisi durante la giornata, si riesce meglio a raggiungere la quantità necessaria.

 

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Sovraccarico di irradiazioni

Siamo sempre più esposti a un sovraccarico di irradiazioni. In primo luogo il carico di irradiazioni elettromagnetiche è aumentato moltissimo. Gli apparecchi radio, quelli televisivi, i radiotelefoni, gli apparecchi di controllo radar, funzionano tutti con raggi elettromagnetici che non possiamo evitare e ai quali siamo continuamente esposti.

Tra l’altro l'organismo umano è "azionato" anche da tempeste elettriche. Se regolarmente esposti a radiazioni di natura tecnica, si può giungere a disturbi del proprio equilibrio energetico. Inoltre, sulle persone influiscono le irradiazioni delle acque che scorrono nel sottosuolo, dei minerali e dei giacimenti minerari, come la griglia di Curry e Hartmann (griglia diagonale e a rete globale).

In primo luogo il permanere a lungo in campi geologici di disturbo è gravoso e ciò, attraverso il mutato campo bioelettrico della persona, porta a un consumo totale dei sali minerali o alla impossibilità ad assimilarli. È importante, dunque, per quanto possibile, evitare un sovraccarico di irradiazioni.

In particolare dovrebbe esserne priva la camera da letto, dal momento che in questo luogo si trascorre molto tempo e sempre nella stessa posizione.

Una buona posizione di riposo è quella con orientamento nord-sud, con la testa a nord, altrimenti è bene dormire con la testa rivolta verso est. I letti dovrebbero essere in una posizione tale da trovarsi all’interno della rete globale. Si dovrebbe evitare di fare incrociare le reti di Curry e di Hartmann con le vene d’acqua.

Una camera da letto arredata con materiali naturali e un letto privo di elementi di metallo favoriscono il riposo. Nei casi di disturbi del sonno, di stanchezza e affaticamento cronici che non si riesce a risolvere, occorre prestare attenzione a quanto segue: gli specchi e i mobili con superfici levigate e lucide possono riflettere e rafforzare le radiazioni.

Gli apparecchi televisivi e le radiosveglie emettono radiazioni e disturbi anche quando sono spenti. Nelle vicinanze della testa non dovrebbero esservi, se possibile, prese di corrente o interruttori, perché anche da questi potrebbero trasmettersi dei sovraccarichi. Sono da evitare i cavi anche con le prolunghe.

In caso di una sensibilità più accentuata occorre chiarire con l’elettricista se sia possibile installare un impianto senza fili.

 

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Data di Pubblicazione: 28 marzo 2023

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