Scopri come i bambini dai 7 ai 12 anni possono limitare i problemi di attenzione, concentrazione e memoria, ansia, aggressività attraverso la pratica meditativa.
L’attenzione è la forma più rara e più pura della generosità
Caro adulto,
se stai sfogliando questo libro è perché sei molto probabilmente alla ricerca di strumenti per aiutare tuo figlio o tua figlia, un tuo alunno o una tua alunna, un tuo paziente o una tua paziente a trovare un modo per affrontare lo stress.
Da sempre si è soliti associare lo stress al mondo degli adulti; al contrario colpisce molti bambini che possono avere comportamenti negativi legati proprio a esso: pressioni scolastiche, impegni extra, bullismo, eccesso di attività, mancanza di un rapporto profondo con i genitori li predispongono alle conseguenze negative legate allo stress.
Sono proprio i bambini del nostro tempo a confrontarsi continuamente con una quantità eccessiva di stress, tanto da portare gli studiosi a definire la società odierna come “generation stress”, come a voler indicare un sistema sociale (soprattutto familiare) che produce frustrazioni e problematicità da risolvere e gestire ogni giorno.
Stress prolungato nel tempo può comportare effetti collaterali persistenti, come sbalzi di umore, problemi di attenzione, concentrazione e memoria, ansia, aggressività, disturbi gastrointestinali, disturbi respiratori, indebolimento del sistema immunitario, disturbi del sonno, disturbi alimentari e peggioramento del rendimento scolastico. In alcuni casi, i bambini possono andare incontro anche a veri e propri disturbi psicologici, come depressione, ansia, autolesionismo, disturbi della condotta e del comportamento. Purtroppo non sono neanche rari il ricorso a stupefacenti e alcolici, la dipendenza da internet, televisione e videogiochi.
Insomma, l’infanzia è un periodo decisamente complesso e da quelle prime esperienze consegue la visione del mondo che i bambini avranno da adulti; in altre parole, l’infanzia è il suolo sul quale andremo a camminare per tutta la vita.
La mindfulness è un ottimo antidoto allo stress dei bambini.
Erroneamente si pensa che la mindfulness riguardi solo gli adulti, al contrario anche i bambini necessitano di maggiori spazi di silenzio, di una minore esposizione a un livello troppo elevato di stimoli, di più capacità di ascoltarsi.
Ma che cos'è la mindfulness?
Il termine mindfulness fa riferimento alla consapevolezza di pensieri, azioni e motivazioni e deriva dagli insegnamenti del buddhismo. Tale consapevolezza viene raggiunta attraverso un percorso di conoscenza che si radica nell’esperienza del corpo, delle sensazioni, dei pensieri, delle emozioni e della mente stessa.
Già da piccoli i bambini possono manifestare la tendenza, tipica di noi adulti, a compiere gesti e azioni quotidiane senza esserne davvero consapevoli. Possono attivare il cosiddetto “pilota automatico”: mangiano distrattamente, non prestano attenzione a ciò che stanno facendo, la loro mente è altrove.
Ma altrove dove? Sicuramente al passato e al futuro, ma non al presente, al qui e ora. I bambini perdono così il contatto con le proprie emozioni e adottano schemi di comportamento rigidi, statici, perdendo tutta la loro creatività e abilità di risolvere con leggerezza (che non è superficialità) i problemi di ogni giorno.
E in tutto questo la mindfulness dove si colloca? Innanzitutto è importante dire, anche a gran voce, che la mindfulness funziona! E diventata oggetto di approfonditi studi ed è stata sdoganata dalla scienza. Così è entrata in luoghi chiave, come la scuola e gli ospedali, ed è stata introdotta come parte del curriculum scolastico, con ottimi risultati.
La mindfulness può essere insegnata ai bambini per promuovere uno sviluppo sano e armonico, per consentire alle loro potenzialità di esprimersi al meglio, per aumentare la capacità di impegnarsi attivamente nella piena realizzazione di sé, in un mondo accelerato, caotico, frenetico ed eccessivamente stressante. La consapevolezza è uno strumento straordinario per sviluppare nei bambini la capacità di promuovere la pace in se stessi e nel mondo che li circonda. Secondo il buddhismo, la consapevolezza è la fonte della felicità e della gioia.
Da un punto di vista esclusivamente cognitivo, lo stato mentale mindfulness è molto più vicino alle caratteristiche della condizione naturale della mente infantile di quanto non lo sia a quelle della mente adulta. I bambini hanno dentro di loro un potenziale enorme per la pratica della mindfulness: sono particolarmente predisposti ad avere un legame più autentico e spontaneo con la propria esperienza, dal momento che tendono perfettamente a custodire il contatto con il momento presente e comunicano più direttamente le emozioni senza temere il giudizio degli altri. Chiunque avrà visto bambini talmente presenti nel gioco che stavano facendo, attenti e focalizzati nell’azione del qui e ora, da investire tutta la loro energia nel momento presente, nel respiro presente. Sono totalmente in quello che fanno. Con il tempo, purtroppo, perderanno questa qualità innata, assorbiti dalle mille attività e dai molteplici impegni del loro quotidiano, e diventeranno come noi adulti, distratti dal bombardamento continuo di input a cui veniamo sottoposti.
Migliorare la “funzione esecutiva”
La mindfulness migliora il processo cognitivo chiamato “funzione esecutiva”, cioè l’abilità di organizzare compiti, gestire il tempo, stabilire priorità e prendere decisioni.
Da un punto di vista psichico, la mindfulness può aiutare i bambini a mantenere la calma, a migliorare la qualità del sonno, a riconoscere le emozioni e a percepirle nel corpo, a raggiungere un maggiore equilibrio emotivo, a ridurre le emozioni negative e sviluppare quelle positive, a potenziare una maggiore consapevolezza di sé, a migliorare la resilienza, il benessere, la motivazione, la fiducia, la competenza e l’efficacia, a incrementare l’ottimismo, ad alleviare i sentimenti depressivi e ansiosi.
Da un punto di vista comportamentale e relazionale, aiuta a rilassarsi fisicamente, ad affrontare vari tipi di situazioni, comprese quelle conflittuali, a comunicare in modo assertivo e ad ascoltare in modo più attivo ed empatico, a entrare in contatto con se stessi e con l’altro in modo compassionevole, a diminuire l’aggressività e il comportamento oppositivo e provocatorio.
La mindfulness, inoltre, promuove nei bambini miglioramenti nel comportamento, nella memoria, nell’attenzione, nella concentrazione e, perciò, nelle abilità scolastiche e nella creatività, nel controllare i comportamenti impulsivi e iperattivi, nella gestione della timidezza, nell’autostima, nel trattamento della sintomatologia del disturbo da deficit dell’attenzione, nella riduzione dello stress nei genitori. Infine, promuove il funzionamento globale e la qualità della vita in bambini con varie psicopatologie.
La pratica della mindfulness con i bambini risponde a una pròfonda aspirazione: il desiderio di ri-centrarsi, trovare un equilibrio, gestire le pressioni del quotidiano per raggiungere una serenità interiore ed esteriore, calma mentale e fìsica. La mindfulness, infatti, porta a un rilassamento fìsico cui si accompagna un rilassamento mentale. Attraverso la pratica i bambini imparano a rieducare il corpo, liberandolo dalle tensioni fìsiche che attanagliano già l’infanzia, conducendo a dolori muscolari, che noi conosciamo bene, nell’età adulta.
Ai bambini cerchiamo di non far mancare nulla - dalle cose essenziali al superfluo - e proviamo con tutte le nostre forze a istruirli al mestiere della vita. Perché, allora, non educarli alla vita e alla felicità attraverso la mindfulness? Una volta presa coscienza della presenza di fattori di stress o di un problema psicologico nei bambini, è quanto mai saggio prendere in considerazione le varie soluzioni disponibili. La mindfulness rappresenta una di queste possibilità: nasce con l’intento di rispondere e prevenire i disturbi da stress, ma si rivela uno strumento prezioso anche per il trattamento sintomatologico dei disturbi psicologici più frequenti nei bambini: ansia, depressione, iperattività, autolesionismo.
Per i bambini dai 7 ai 12 anni
Questo libro si rivolge direttamente ai bambini dai 7 ai 12 anni, ma tu adulto puoi accompagnarli in questo viaggio all’interno della consapevolezza, tenendoli per mano, evitando giudizi e aiuti impropri. Puoi aiutarli a completare le varie schede e a svolgere le pratiche proposte, soprattutto i più piccoli, non ancora in grado di scrivere.
Per i bambini vedere noi adulti meditare è uno stimolo a partecipare anche loro. Così, qualche volta, perché non condividerlo? Non c’è cosa più bella per noi adulti che meditare insieme a loro.
Quello che puoi fare è creare un interesse verso la mindfulness, coinvolgere il bambino in modo che la sua attenzione sia completamente catapultata in questa nuova attività.
Il volume include, nelle otto settimane di allenamento, numerosi esercizi, giochi, schede da completare, storie per riflettere e mandala da colorare, per insegnare ai più piccoli l’importanza della consapevolezza e della presenza mentale, per crescere più sereni, felici e sicuri di sé.
Esercitandosi a entrare in se stessi, i bambini impareranno l’arte di fermarsi un po’, riprendendo il loro respiro e sentendo ciò di cui hanno veramente bisogno: una piccola pausa per impedire che gli eventi prendano il sopravvento.
Lo scopo della mindfulness non è aggiustare qualcosa di rotto, ma costruire qualcosa sui punti di forza già esistenti.
Oggi i bambini possono essere nuvole, domani splendenti arcobaleni e il nostro compito è aiutarli a prendersi cura per sempre dei loro bellissimi colori.
Data di Pubblicazione: 27 settembre 2018