SALUTE E BENESSERE   |   Tempo di Lettura: 5 min

Scopri Come Riconoscere, Classificare e Usare le Erbe Medicinali

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Anteprima del libro "La Pelle" di Maria Treben

Riconoscere e classificare le erbe medicinali

Renderete già il migliore servizio alla vostra salute uscendo all’aria aperta alla ricerca delle piante officinali del Giardino del Signore, facendo moto nella natura, lontani dal traffico stradale e da zone affollate e inquinate. Col tempo noterete che il vostro corpo ne trarrà beneficio e avvertirete sempre più la necessità di queste lunghe passeggiate. I neofiti delle erbe medicinali dovrebbero limitarsi, inizialmente, a scoprire la natura cercando le piante officinali nei luoghi descritti, imparando a riconoscerle ed esplorando il circondario. Chi non si sentisse ancora sicuro, partecipi a escursioni e passeggiate alla ricerca delle erbe sotto la guida di un esperto in materia, meno per una questione di rischio per la salute che di tutela della natura: molte varietà di piante medicinali sono infatti protette e alcune assomigliano ad altre prive di proprietà terapeutiche che sarebbe inutile raccogliere.

Cominciate a raccogliere le erbe medicinali solo una volta che avrete acquisito l’indispensabile sicurezza per distinguere le piante.

Raccolta delle erbe medicinali

Le erbe fresche che possiedono maggiore efficacia terapeutica di quelle essiccate, si trovano da fine febbraio a fine novembre. Negli inverni più miti si possono trovare fresche, persino la piantaggine minore e maggiore, il gallio e la celidonia. Le erbe vanno raccolte possibilmente in un giorno di sole perché la pianta sviluppa la massima forza curativa. Fate anche attenzione a raccogliere solo erbe che crescono lontano da luoghi inquinati, da strade con traffico elevato e da impianti industriali. Le specie vanno tagliate ad almeno due dita sopra il suolo e non vanno strappate con le radici! Il contenitore ideale sarà un cesto di vimini o un sacchetto di carta. Inadatti, invece, i sacchetti di plastica. Un’ultima raccomandazione: raccogliete con moderazione!

Tenete anche presente che la raccolta di fiori ed erbe è proibita nelle zone protette, allo scopo di mantenere allo stato naturale i luoghi degni di tutela. Attenetevi strettamente al divieto!

Conservazione delle erbe

Ove possibile, sarà bene utilizzare erbe fresche e fare scorta di quanto raccolto in eccedenza, sempre badando a raccogliere con moderazione. Le erbe vanno sminuzzate e possibilmente essiccate senza lavarle. Per l’essiccazione, le piante vanno stese su teli puliti o carta da imballaggio da sistemare all’ombra in un luogo ventilato. Quando le erbe saranno ben essiccate vanno conservate in scatole di cartone, sacchetti di carta o vasetti di vetro scuro. Scatole di latta, contenitori e sacchetti di plastica sono inadatti. Le erbe per la preparazione di tisane possono essere conservate per un anno intero.

Le scorte più vecchie, conservate per più di un anno, si potranno utilizzare per bagni. Osservazione importante: qualora le ricette, le tisane, le essenze e i bagni non producessero effetti benefici, sarà opportuno consultare un rabdomante che potrà individuare con una verga o un pendolo eventuali campi geopatici presenti in casa o sul posto di lavoro. Col suo aiuto si potranno individuare luoghi privi di radiazioni in cui sistemare ad esempio il letto o la scrivania, evitando l’esposizione del paziente a radiazioni nocive.

Uso e miscelazione delle erbe

Per quanto riguarda le miscele di tisane non esistono restrizioni neppure quando le erbe utilizzate servono per la cura di diverse malattie. Le erbe medicinali non sono in concorrenza tra di loro, non possono dunque annullare reciprocamente la loro efficacia se assunte contemporaneamente. Neppure le quantità prescritte possono essere dannose in quanto i reni necessitano ogni giorno circa 2 litri di liquidi. Tuttavia va evitato anche l’estremo opposto assumendo, cioè, tisane in quantità eccessiva. Le erbe medicinali vanno impiegate in ogni caso con accortezza. Una quantità maggiore di erbe nella tisana, nel bagno o nel semicupio non aumenta l’effetto curativo. Molto più importante è invece modificare la nostra disposizione d’animo nei confronti dell’azione curativa delle erbe che usiamo. Ascoltate il vostro corpo, cercate di entrare in sintonia con esso e apritevi all’efficacia terapeutica anziché lasciarvi condizionare psicologicamente dalla malattia. Il vostro atteggiamento interiore e le vostre sensazioni sono altrettanto importanti per la guarigione quanto il giusto dosaggio e la corretta applicazione delle erbe medicinali.

Le quantità indicate nelle ricette si riferiscono sempre a erbe essiccate che potrete acquistare in farmacia, in erboristeria e in negozi di prodotti naturali. Chi invece raccoglie personalmente le erbe medicinali fresche, che superano per efficacia quelle essiccate, prenderà, al posto del cucchiaino prescritto, tante erbe quante ne possono cingere le dita di una mano. Non importa se una mano più grande può contenere qualche foglia in più. Molto più importante è invece seguire scrupolosamente il metodo di preparazione. Per quanto riguarda le infusioni, si raccomanda di limitarsi a coprire le droghe con acqua bollente, senza mai farle bollire in quanto si potrebbe annullare l’effetto dei principi attivi. Sudare in seguito a un bagno o un semicupio è determinante per il processo di guarigione.

Continua a leggere l'estratto del libro "La Pelle".

Data di Pubblicazione: 4 maggio 2018

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