SELF-HELP E PSICOLOGIA   |   Tempo di Lettura: 9 min

Come Utilizzare il Potere della Chimica nelle Relazioni

come-utilizzare-potere-chimica-relazioni-speciale

Impara a creare mix chimici straordinari per influenzare le tue emozioni e quelle degli altri, leggendo l'anteprima del nuovo libro di Paolo Borzacchiello.

Come Utilizzare il Potere della Chimica nelle Relazioni

Le reazioni chimiche nelle interazioni quotidiane

Ѐ tutta chimica. Ѐ sempre e solo tutta chimica. Qualsiasi comportamento che voi possiate immaginare è il risultato di una particolare sequenza di mix chimici che comprendono adrenalina e cortisolo, serotonina e ossitocina, dopamina ed endorfine, testosterone e... chi più ne ha più ne metta.

Volete ottenere l'attenzione di un cliente, di un collega, di un collaboratore, di uno studente, o di un figlio? Servono due spruzzate di adrenalina e un pizzico di cortisolo (a parte per il figlio, in effetti, per il quale potrebbero servire anche minacce di un certo rilievo).

Volete rassicurare qualcuno che, magari, è un po' demotivato o non ha piena coscienza delle proprie capacità? Servono serotonina, un po' di testosterone ed endorfine come se piovesse. Volete richiamare, viceversa, qualcuno al proprio dovere perché magari sta galleggiando nella propria overconfidence (termine inglese che, per i puristi senza macchia della lingua italiana, traduco in "eccessiva confidenza in se stessi e/o nelle proprie capacità cognitive e comportamentali"): una doccia di cortisolo dovrebbe fare al caso vostro.

Ma attenzione, però, perché terrorizzare qualcuno con litri di cortisolo potrebbe inibire poi le sue capacità di ragionamento e soprattutto potrebbe paralizzarlo, proprio come capitava a voi quando andavate a scuola preparatissimi e poi vi pigliava il panico davanti all'insegnante e facevate scena muta, incapaci anche di muovere un solo muscolo facciale, salvo poi tornare a casa e ricordarvi tutto, per filo e per segno (ora sapete chi ringraziare, il signor cortisolo).

E allora che si fa? Si comincia con il cortisolo, poi si aggiunge serotonina, che regola l'umore e offre sicurezza nelle proprie capacità di riuscita (non la dopamina, così abusata dai formatori all'americana: quella eccita un sacco ma poi, appena svanisce, ti fa sentire peggio di prima), e poi, solo alla fine, si conclude con dopamina ed endorfine.

 

chimica-interazioni-dopamina

 

Le neuroscienze, il cervello e la comunicazione

Volete aumentare il numero di secondi che una persona dedicherà alla vostra pagina internet? Adrenalina o cortisolo. Volete che il vostro collaboratore o un vostro allievo capiscano il motivo per cui è importante che facciano quello che voi chiedete loro di fare? Ossitocina (niente empatia, mi raccomando, che quella rovina i rapporti di ruolo e vi fa perdere di credibilità: casomai, usate l'empatia cognitiva, che con l'empatia tradizionalmente intesa, tuttavia, ha ben poco a che vedere).

Volete mettere qualcuno di buonumore dopo averlo visto arrabbiato perché ritenete, correttamente, che quando una persona è di cattivo umore capisce di meno, ricorda di meno le informazioni e, soprattutto, è meno disponibile ad ascoltare e a cambiare eventualmente le proprie idee? Endorfine, vi servono endorfine.

E questo è quanto: la ricerca neuroscientifica oggi ci apre finestre su mondi meravigliosi, che ci permettono di conoscere molto bene il modo in cui noi esseri umani funzioniamo. E ci permette di scoprire come stanno davvero le cose in termini di relazioni con gli altri (interazioni, a voler essere precisi) e quando si parla, soprattutto, di crescita personale.

Grazie agli studi neuroscientifici sul cervello, sappiamo che - a puro titolo di esempio - guardare sempre il lato positivo delle cose non si può (il cervello è progettato per guardare anche e soprattutto il lato negativo), che essere sempre di buonumore non è possibile, a meno che siate ebeti (la dopamina, infatti, ha bisogno di ormoni dello stress, per poter funzionare), che la forza di volontà così incentivata da tanti leader e motivatori in realtà si esaurisce in fretta e poi fa peggiorare le performance... e tanto, tanto altro.

 

chimica-interazioni-crescita-personale

 

Influenzare gli stati emotivi con l'intelligenza linguistica

Come stanno davvero le cose? E che cosa possiamo fare per avere con i nostri interlocutori interazioni realmente efficaci, che si tratti di clienti, collaboratori, studenti, colleghi e così via?

A tali domande rispondo con questo libro, che presenta al lettore (a voi, cioè) uno strumento eccezionale, frutto dei miei oltre vent'anni di esperienza nel mondo delle interazioni umane, con particolare dedizione all'intelligenza linguistica, e che vi permetterà di sviluppare capacità immense in brevissimo tempo grazie all'applicazione di alcune semplici regole che vi basterà, per l'appunto, mettere in pratica.

Questo strumento si chiama Interactional Biochemical Matrix (Matrice Interazionale Biochimica) e sfrutta i risultati ottenuti dalle ricerche di HCE, la scienza che studia le interazioni umane, e dalla rispettiva e più ampia matrice Interactional Factor Matrix (IFM).

L'idea di utilizzare una matrice per comprendere e influenzare i processi chimici che danno origine a diversi stati emotivi nasce dallo straordinario successo di alcuni miei precedenti lavori, come il MICRO, un algoritmo che ho elaborato e che sfrutta una particolare combinazione di SLCC, ovvero strategie linguistico-comportamentali cognitive, e gli algoritmi linguistici, sequenze di linguaggio che grazie al calcolo combinatorio permettono praticamente a chiunque di ottenere testi ad altissima resa senza nemmeno aver studiato intelligenza linguistica: decine di migliaia di persone utilizzano questi strumenti con successo e le testimonianze che ogni giorno mi arrivano sono entusiaste.

 

chimica-interazioni-cervello

 

Al punto che, quando Michele Riva e Marcello Mancini mi hanno chiesto di scrivere per Roi Edizioni un nuovo libro, ho pensato di dover inventare qualcos'altro, per essere all'altezza delle aspettative e, ovviamente, superarle.

La Matrice Interazionale Biochimica è quindi questo: lo strumento che vi permetterà di giocare al piccolo chimico, di comprendere quali combinazioni di sostanze sono alla base dei comportamenti che potete osservare ogni giorno in chi vi circonda e, soprattutto, di orientare tali comportamenti verso nuove direzioni, lavorando appunto su strategie linguistiche e comportamentali che produrranno i mix chimici richiesti.

Volete, per esempio, far passare qualcuno da uno stato di apatia e di scarsa motivazione a uno stato di sicurezza e voglia di fare? Vi spiegherò quale mix chimico utilizzare e vi darò consigli semplici, efficaci e assolutamente pratici per ottenerlo: frasi da dire, frasi da evitare, comportamenti da mettere in campo e comportamenti da non mettere in campo, modifiche di variabili ambientali, tecniche di psicologia del comportamento e così via.

 

chimica-interazioni-emozioni

 

Imparare a interagire in modo efficace

Semplice come bere un bicchier d'acqua, o quasi. Prima di cominciare, tuttavia, vi devo raccontare - brevemente e in modo estremamente semplice - perché tutto quel che vi spiegherò funziona davvero, al netto delle opinioni personali che qualcuno potrebbe avere.

Vi devo raccontare, cioè, che cosa si intende per interazioni umane e il motivo per cui è meglio che iniziate sin da ora a familiarizzare con questo concetto. Naturalmente, ne parleremo in modo ampio e dettagliato, e vi fornirò strumenti molto pratici e molto precisi che vi serviranno per interagire quotidianamente in modo efficace.

Prima, però, è giusto che io faccia un'ultima premessa, utile sia a chi mi incontra qui per la prima volta (benvenuti nel Club!) sia soprattutto a chi, come me, ha già frequentato altri corsi e/o si è formato su altri libri.

Questo libro è il risultato di anni di lavoro, studio e pratica nel campo delle interazioni umane e si basa su un concetto fondamentale (sul quale, ripeto, torneremo in modo approfondito) che - se non ne siete ancora a conoscenza - ha il potere di cambiare per sempre la vostra vita e il vostro business (e... no, questa non è una delle solite promesse sparate con il cannone, si tratta di un'affermazione ben ponderata).

 

chimica-interazioni-leadership

 

Gli esseri umani, infatti, non comunicano: gli esseri umani interagiscono. Ѐ una differenza sostanziale, che fa prendere a questo libro una distanza abissale dagli approcci comunemente condivisi che basano il proprio funzionamento, quando va bene, su come usare le parole, la voce, i gesti.

Qui parleremo di tanto, tantissimo altro: in che modo potete usare, per esempio, il potere di colori, materiali, abbigliamento, spazi, chimica, per ottenere dai vostri interlocutori i risultati desiderati?

Questo libro, insomma, contiene una serie di idee e di principi che potrebbero mettere in discussione (e lo fanno) alcune idee stereotipate e un po' antiche che ancora oggi circolano nel mondo della formazione. Anticipo che non si tratta di mie opinioni, ma di idee supportate dalle più recenti ricerche scientifiche che, semplicemente, dimostrano che alcune altre idee non sono valide, o non sono valide così come ci hanno raccontato.

Da quando, anni fa, ho iniziato - con il mio amico e socio Luca Mazzilli - a divulgare i principi di HCE, qualcuno ha detto e ogni tanto ancora dice che io "parlo male" degli altri approcci, in particolare della PNL, la Programmazione Neurolinguistica, mondo peraltro dal quale provengo e nel quale ho insegnato con successo per anni.

Non parlo male di altri approcci: mi limito a rilevarne le lacune, e lo faccio con l'unico scopo di divulgare conoscenza che reputo necessaria per una vita più appagante e serena, poiché io per primo ne ho patito i danni.

Data di Pubblicazione: 22 marzo 2023

Ti è piaciuto questo articolo? Rimani in contatto con noi!

Procedendo con l'invio dei dati:

Lascia un commento su questo articolo

Caricamento in Corso...