SALUTE E BENESSERE   |   Tempo di Lettura: 10 min

Cos'è l'Intestino Permeabile? Abbi Cura della tua Salute e Proteggiti dalle Patologie Autoimmuni

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Anteprima del libro "Dieta Reset" di Dario Polisano

Premessa - Sulla sindrome dell’intestino permeabile e le patologie autoimmuni

Dagli anni ’50 a oggi, l’aumento di patologie autoimmuni unito alla comparsa di nuove patologie, praticamente sconosciute, sta mettendo in crisi la ricerca scientifica, che spesso non riesce a spiegare ciò.

Posso affermare con molta serenità che la causa è proprio sotto i nostri occhi ed è ovviamente proprio il nostro regime alimentare. Sembra semplice, vero? Ma la scienza, per una serie di motivi legati a false intuizioni dettate dai “centri di potere”, non ha interesse a risolvere tutto semplicemente, seguendo le leggi imposte da Madre Natura. Difficilmente in natura, un animale si ammala di patologie autoimmuni, l’unico “animale” che si ammala è l’uomo, che ha fatto tanto per evolversi in termini di intelligenza superiore, ma che arretra di parecchio se gioca e sfida le leggi della natura. Certo è che le patologie autoimmuni, anche se complesse, nei loro meccanismi, hanno in realtà un’origine ben nota: l’intestino. Anche una patologia extraintestinale, come ad esempio la sclerosi multipla, nasce in realtà da un cattivo funzionamento intestinale che favorisce la nostra predisposizione genetica a sviluppare questa patologia.

Il tratto gastrointestinale

Prima di capire come l’alimentazione sia la causa di tutte le patologie autoimmuni, dobbiamo conoscere bene come è fatto e come funziona il sistema più importante del corpo: il sistema gastrointestinale. Dovete comprendere che il vostro apparato gastrointestinale non è una pattumiera dedicata alla raccolta indifferenziata, dove prima si introduce qualsiasi genere di cibo e poi si pretende di stare bene. Molto spesso, mi ritrovo a discutere con persone per le quali sono più importanti le abbuffate in compagnia che lo stare bene con se stessi. Il cibo sta diventando più importante della vostra salute ed è un fatto preoccupante.

Quando noi inseriamo un alimento all’interno della nostra bocca, siamo istintivamente portati alla masticazione, processo che ci permetterà la triturazione del cibo e, grazie all’azione della lingua e della saliva, anche alla sua amalgamazione per la formazione del bolo. La saliva è una sostanza importantissima che, non solo contiene enzimi che servono per avviare la digestione degli amidi, ma contiene anche degli anticorpi che cominciano ad attaccare batteri, virus e soprattutto proteine che non dovrebbero esser presenti all’interno del tratto gastrointestinale. Sappiate che la natura ci dà la possibilità di riconoscere con la sola masticazione il cibo non adeguato al nostro organismo. Gli animali allo stato brado lo fanno tutti i giorni, noi lo abbiamo dimenticato.

Una volta formato il bolo alimentare, quest’ultimo viene ingerito e tramite l’esofago arriva fino allo stomaco. In questa sede, il bolo viene amalgamato all’acido cloridrico, il cui compito è quello di cominciare la digestione delle proteine, la liberazione del calcio dagli alimenti e l’eliminazione di eventuali batteri o virus presenti nell’alimento stesso.

L’introduzione di sostanze sbagliate può comportare un cattivo funzionamento dello stomaco, causando gastrite e quindi emicranie e cervicalgia, entrambe patologie derivate da un’infiammazione della mucosa gastrica. I disturbi non si fermano qua: proteine estranee causano l’esofagite. La causa di questa patologia non è il reflusso come è stato detto per anni, ma l’infiammazione operata dal nostro sistema immunitario, che deve difendersi da qualcosa ovvero delle proteine presenti in alcuni alimenti che non dovrebbero entrare all’interno del nostro organismo. A volte, l’infiammazione della mucosa gastrica e dell’esofago è così potente che il cuore subisce uno scompenso, andando incontro a episodi di tachicardia. Ho visto molte persone, sofferenti di tachicardia ed extrasistole, risolvere il proprio problema rimuovendo alcuni alimenti, in primis i latticini, responsabili dell’esofagite e della gastrite. Che dire di alcuni soggetti sofferenti della cosiddetta ansia, molto spesso trattati con ansiolitici, che risolvono anch’essi il loro problema una volta sfiammato lo stomaco? Cominciate a seguire le proposte alimentari successive per riequilibrare il vostro organismo e vedrete che i risultati non tarderanno ad arrivare. Il vostro medico vedendo le vostre condizioni di salute non potrà fare altro che dichiarare la vostra guarigione.

Il viaggio del nostro bolo non si ferma qua: adesso, ben amalgamato di acido cloridrico, è pronto per entrare nel vostro intestino dove subirà i processi finali di digestione, dagli amidi verrà liberato glucosio, dai grassi gli acidi grassi e dalle proteine gli aminoacidi. Queste sostanze, successivamente, verranno assimilate dalla nostra mucosa intestinale, ricca di “peli”, detti villi, la cui estensione è paragonabile a quella di un campo da tennis. Nell'intestino, e soprattutto nel colon, i detriti degli alimenti verranno attaccati dalla nostra flora batterica che opererà una successiva digestione, permettendo anche la liberazione di vitamine e minerali. Successivamente, le scorie verranno espulse sotto forma di feci.

L’intestino permeabile

Normalmente tutti gli alimenti, come abbiamo visto, vengono digeriti nelle loro parti più semplici: glucosio, acidi grassi e aminoacidi. Purtroppo le cose non vanno sempre come si spera. Infatti, la nostra alimentazione è caratterizzata molto spesso da proteine per le quali non disponiamo degli enzimi necessari alla loro digestione. Di quali proteine stiamo parlando? Ovviamente di caseina (proteina del latte) e glutine (proteina del frumento). Normalmente, il nostro intestino permette il passaggio di aminoacidi, del glucosio e degli acidi grassi, ma mai di sostanze di peso molecolare superiore. La presenza di caseina e di glutine porterà a un’infiammazione costante e continua della mucosa intestinale, causando l’aumento della cosiddetta permeabilità intestinale e, quindi, il passaggio di sostanze nel sangue che il sistema immunitario non riconosce. L’infiammazione che porta allo sviluppo della permeabilità intestinale è avviata dal nostro sistema immunitario, ma ricordate “l’infiammazione è benefica!”. Questo apparente paradosso sta a significare che il nostro sistema immunitario svolge egregiamente il suo lavoro. L’infiammazione diventa un problema quando si cronicizza. Questo concetto, abbastanza chiaro, smonta le convinzioni di chi pensa che la cronicizzazione infiammatoria sia dovuta a una risposta immunitaria errata!

La causa della cronicizzazione della risposta immunitaria viene determinata dall’introduzione continua e ripetuta, anche più volte al giorno, di proteine sbagliate. Come mettere benzina sul fuoco! L’infiammazione, che porterà all’aumento della permeabilità intestinale, oltre che alla presenza di queste proteine anomale, viene incentivata dalla ricchezza di zuccheri nella nostra alimentazione, che saranno di nutrimento per la flora batterica intestinale fermentativa, la quale aumenterà di numero e porterà alla formazione di gas, anidride carbonica, ma soprattutto incentiverà ancora di più la risposta immunitaria. La nostra mucosa intestinale, fin dalla nascita, è costretta a subire tutta questa cascata di processi.

Pensate ai neonati che non possono ricevere il latte materno e che dovranno consumare il latte formulato di origine vaccina e, quindi, abbondante caseina fin dal primo giorno di vita. Nei primi mesi, l’intestino è molto sensibile e, purtroppo, potrebbe subire maggiormente i danni di questo alimento che non appartiene alla specie umana. Una soluzione a tutto questo e il latte d’asina che è un ottimo sostituto del latte materno, poiché povero di caseina. Ma a causa degli elevati costi di vendita non tutti possono permetterselo. C’è da aspettare, quindi, che al nostro bimbo compaiano i primi dentini, così non avrà più bisogno di latte e quindi potremo garantirgli una migliore qualità di vita.

Anche le solanacee (pomodori, peperoni, melanzane, patate, peperoncino, bacche di Goji) e gli alimenti ricchi di conservanti e di coloranti sono tra i responsabili dell’apertura delle maghe intestinali.

La sindrome dell’intestino permeabile

Che succede dopo che le maglie intestinali si aprono più del dovuto? Si crea una vera propria reazione a catena: alcune molecole con un peso superiore al normale, una volta penetrate nel sangue, vengono esaminate dal sistema immunitario che tenterà inizialmente, in maniera “pacifica” e silente, di annientarle. L'afflusso continuo di queste sostanze, però, porterà a due condizioni, un aumento dell’infiammazione e una soppressione immunitaria.

Queste sono due condizioni opposte, ma che realmente accadono nel nostro organismo, poiché il sistema immunitario è caratterizzato da due “controllori” che lavorano uno alternativamente all’altro, ma per uno scopo comune. Queste sono le risposte immunitarie note come Th1 e Th2. La risposta immunitaria Th1 viene espletata contro virus, batteri e cellule tumorali, la risposta Th2 porta il sistema immunitario a reagire contro gli allergeni. Come detto in precedenza, questi due sistemi lavorano uno alternativamente all’altro e significa che una volta presente la permeabilità intestinale, spesso e volentieri sarà attivo il sistema immunitario 1 e 2 con la soppressione del sistema immunitario Th1 e, quindi, potremo favorire da un lato lo sviluppo di intolleranze alimentari e di patologie autoimmuni, dall’altro, per la mancata funzionalità del sistema Th1, saremo in balia di batteri, virus, ma soprattutto di cellule tumorali. L’intestino con una elevata permeabilità è la causa delle peggiori malattie presenti nella specie umana e i responsabili siamo noi, non il fato o il destino. La sindrome dell’intestino permeabile si identifica con una condizione caratterizzata da diverse manifestazioni come intolleranze alimentari, emicranie, astenia, allergie multiple, dolori muscolari e articolari, ritenzione idrica, aumento di peso, per poi sfociare in vere e proprie patologie autoimmuni, e, nei casi più gravi, patologie tumorali. C’è una soluzione per la riparazione della mucosa intestinale, la risoluzione dei sintomi e la prevenzione di tutto questo? Assolutamente sì, è questo l’obiettivo che si prefigge il Metodo Reset da me creato.

Casi clinici

  • G.P: donna di 50 anni. Era da mesi che non trovava soluzione all aumento di volume della sua lingua, alla gastrite e al colon irritabile. Dopo pochi giorni dall’inizio del Metodo Reset non ha più avuto disturbi.
  • M.M: uomo di 28 anni con una candidosi intestinale importante, i trattamenti antimicotici non riuscivano a fermare l’infezione. Dopo due mesi di Metodo Reset, il risultato dei test fu negativo per candida.
  • C.O: donna di 37 anni, con il viso molto turbato da un’acne dovuta a un allergia al nikel. Da mesi faceva un alimentazione basata sull’esclusione degli alimenti contenenti nikel, ma la sua condizione non migliorava. Si rivolse a me e, modificando la flora batterica intestinale, pur consumando alimenti ricchi in nikel e integrali, siamo riusciti a favorire la guarigione del suo viso.
  • C.A: uomo di 30 anni affetto da sindrome dell’intestino irritabile i cui sintomi erano caratterizzati da diarrea, dolore addominale, dimagrimento. In un mese con il Metodo Reset è riuscito a bloccare la diarrea e pochi giorni più tardi non ha avuto più nessun disturbo.

Questo testo  estratto dal libro "Dieta Reset".

Data di Pubblicazione: 19 febbraio 2018

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