SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO

Che cosa sono gli "Abduction"? Rivelazioni e analisi

Alieni o Demoni - Corrado Malanga - Speciale

Che cosa sono gli "Abduction"? Quali sono le razze aliene che si sono infiltrate tra noi? Scoprilo leggendo l'anteprima del nuovo libro di Corrado Malanga.

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Che cosa sono gli "Abduction"? Rivelazioni e analisi

Abduction-scenario: Le Risposte

Come avevo già avuto modo di annunciare, la ricerca sul fenomeno dei rapimenti alieni, definiti con il termine inglese abduction, e da me ribattezzati, in modo più corretto, interferenze aliene, è a una svolta. Il mio progetto di ricerca, che ormai si protrae da circa diciassette anni, è giunto alla conclusione di quella che definisco terza fase.

Facciamo ora un salto all'indietro nel tempo, a beneficio di coloro che non hanno mai sentito parlare del fenomeno abduction.

Il suo “debutto ufficiale” avviene nel 1957 in Brasile, nell’America Latina, e specificamente nello stato di Minas Gerais, con il famoso caso, ormai storico, del contadino Antonio Villas-Boas. È questo contadino, in seguito laureatosi, che per la prima volta racconta una sua strana esperienza di rapimento da parte di creature aliene.

Alla metà degli anni Sessanta lo scrittore John Fuller scrive di un altro evento strano: due coniugi americani, Barney e Betty Hill, sotto ipnosi, descrivono una loro esperienza analoga. Anche in quel caso, e con l'uso di tecniche di ipnosi regressiva, i due testimoni ricordano la vicenda che li aveva visti protagonisti di un rapimento alieno a opera di strani piccoli esseri, scesi da una specie di disco volante che aveva seguito la loro vettura durante una calda notte d'estate.

Negli anni Ottanta spetta al ricercatore ufologo Budd Hopkins scrivere alcuni libri che riportano numerose storie di statunitensi legate a esperienze di abduction. Anche in questo caso Hopkins fa ampio uso delle tecniche di ipnosi regressiva per far riaffiorare, nel cervello dei testimoni di questi strani episodi, i ricordi apparentemente dimenticati o nascosti nelle pieghe della loro mente.

È poi la volta dello scrittore Whitley Strieber, anch'egli statunitense, il quale racconta in un paio di libri, questa volta da testimone diretto, la storia della sua esperienza di rapimento.

In questo caso viene esposto un punto di vista completamente diverso dai precedenti: quello di un padre di famiglia che vede se stesso e i suoi cari fatti oggetto di strani interessi da parte di creature aliene provenienti da altri pianeti, da altre dimensioni oppure da chissà dove.

 

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Da chissà dove! Forse dalla parte del cervello che è preposta alla creazione di sogni fantastici, dicono i detrattori del problema abduction, tra i quali spiccano, in America, alcuni personaggi famosi, come l’illusionista James Randi del ciscop (un'organizzazione di scettici governativi, alcuni dei quali in stretti rapporti con enti di Intelligence di Stato, come la CIA o l'FBI) o l'omologo italiano Piero Angela, giornalista e divulgatore scientifico radiotelevisivo, dell'equivalente organizzazione nostrana (CICAP).

Intanto, comunque, l'attenzione al fenomeno abduction prende corpo e inizia a produrre ricerche indipendenti in altri paesi del mondo. Così assistiamo alla pubblicazione di un libro del tedesco Johannes Fiebag e di uno dell'inglese Philip Mantle, dal titolo che è un programma: Without Consent, cioè senza consenso!

Anche la psichiatra americana Karla Turner scrive un libro, tutto al femminile: si tratta della storia di otto donne addotte dagli alieni, dal titolo "Rapite dagli UFO", mentre lo psichiatra John Mack, della Harvard University, descrive i risultati delle sue analisi condotte su di una sessantina di casi.

Mack non è il solo, nel mondo accademico, a descrivere e avallare il fenomeno dei rapimenti alieni: anche la Temple University, con il professor David Jacobs, uno storico che conosce le tecniche di ipnosi regressiva, si espone alle critiche della comunità accademica americana.

Il libro di Jacobs che ottiene maggior successo, "The Threat", mette in relazione i progetti degli alieni con le esperienze subite dai rapiti e poi dimenticate dalla loro mente.

Si tratta del primo tentativo di fornire una risposta alla domanda: "Perché tutto questo?" Jacobs sostiene, pessimisticamente, che gli alieni non sono proprio degli stinchi di santo e che perseguono un progetto preciso: modificare biogeneticamente i terrestri per poter poi convivere con noi sul nostro pianeta.

Questo progetto dovrebbe concludersi tra circa quattro generazioni terrestri, quando, secondo l’autore, ormai tutta la popolazione terrestre avrà subìto almeno un'esperienza di abduction.

Testimonianze controverse, atteggiamenti fideistici di testimoni e inquirenti e critiche alla metodologia ipnotica impiegata acuiscono sempre più, durante tutti gli anni Novanta, le diatribe tra ricercatori-ufologi, organi di stato e capi religiosi, dei quali ultimi gli uni, per mantenere saldo il proprio potere, tendono a negare la presenza di tale fenomeno sul nostro pianeta, mentre gli altri si trovano a dover gestire una situazione in cui loro, la loro fede e il loro Dio non potrebbero più rappresentare il centro dell'Universo, poiché esso andrebbe invece condiviso con diverse altre entità intelligenti.

 

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Le prime ipotesi

Nonostante fossero passati quasi cinque decenni, nessuno degli studiosi del problema abduction era ancora riuscito a capirci gran che; nel frattempo, però, di ipotesi ne erano state fatte molte, e non sempre positive.

La seguente è, in sintesi, la situazione al termine del primo cinquantennio di studio.

Il pessimista Jacobs sostiene che noi siamo ormai nelle mani degli alieni e che questi non ci hanno chiesto il permesso di operare certe scelte su di noi. Secondo lui noi siamo proprietà aliena, perché inferiori sia dal punto di vista scientifico che biologico: ciò che gli alieni cercano è il nostro pianeta e, nella migliore delle ipotesi, ce lo prenderanno senza colpi di forza ma con un sottile inganno plurisecolare.

Lo psichiatra Mack, invece, è ottimista, e al termine dei suoi studi è propenso a ritenere che non si sa bene quale sia lo scopo degli alieni, ma sicuramente questi producono una sorta di ‘“allargamento di coscienza” in ogni addotto.

Tale effetto servirebbe all'umano prescelto per compiere, dentro di sé, un salto evolutivo e potere pertanto accedere al mondo del futuro, preparando il pianeta a sopportare e superare quei traumi che la nostra civiltà malsana ha prodotto e produrrà nei prossimi anni.

Questa versione alla “volemose bbene”, stile new age, è sostenuta da una corrente di psichiatri e psicologi americani, i quali vedono nella loro stessa civilizzazione la causa dei propri mali.

Non dobbiamo dimenticare che negli usa l'abuso nel ricorso a psicologi e psichiatri sembra rappresentare l’effetto di un malumore diffuso, che tende a portare gli americani a non essere più capaci di risolvere da soli alcun problema di contatto con i propri simili, poiché il loro mondo li spinge a diventare schiavi dell'avere e a ritenere che l'essere sia qualcosa di solamente esteriore, condizionato dal giudizio altrui.

Non a caso il loro inconscio tenta di ribellarsi proprio a questo vivere malsano e l'americano medio diventa obeso ingurgitando cibo per manifestare da un lato la sua voglia di possedere tutto (psicologicamente si possiede anche ciò che si mangia) e, dall'altro, ingrassando e inflaccidendosi, si oppone, inconsciamente, a quei canoni di bellezza fisica che lo vorrebbero magro e muscoloso, e così rifiuta il dogma che gli impone di essere ricco e bello.

Non per nulla i detrattori del problema abduction dicono che esso è prevalentemente americano (vedremo che non è per nulla vero) e deve essere considerato il frutto di psichismi malsani, sottoprodotti della frenetica civiltà consumistica.

 

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Dunque al professor John Mack si rimproverava di aver scritto un trattato su degli psicotici, credendo che fossero, in realtà, dei prescelti dagli alieni. Egli ha dovuto subire una vera e propria inquisizione da parte di un collegio di docenti della sua Università, per aver osato scrivere quel libro.

Tuttavia, l'anno precedente la pubblicazione del libro incriminato, Mack aveva vinto il premio Pulitzer per un trattato sulla psichiatria, creando così al mondo scientifico americano serie difficoltà a far sparire dalla scena questo psichiatra scomodo.

Il processo, almeno in apparenza, è stato vinto da Mack, ma è sicuramente lecito il sospetto che il suo secondo libro (mai pubblicato in Italia), sia stato edulcorato per esigenze “politiche”; esistono peraltro persino molti dubbi sulle cause della sua stessa morte, avvenuta in Inghilterra nel 2004 per un incidente (è stato investito da un'auto).

In conclusione, le opzioni risultanti sono solo tre:

  1. Gli addotti sono tutti schizofrenici psicotici.
  2. Gli alieni esistono veramente e sono cattivi.
  3. Gli alieni esistono veramente e sono buoni.

Tralasciamo, per ora, la prima opzione, che sarà esaminata ed esclusa più avanti.

Per la seconda opzione gli alieni sono cattivi, sottopongono i rapiti a terribili interventi chirurgici per prelevare sangue e sperma, operano innesti di ovuli fecondati in femmine della nostra specie e impiantano microchip sottocutanei in varie parti del corpo degli addotti, per poterli monitorare di continuo.

Per la terza opzione, invece, gli alieni sono buoni e fanno sì esperimenti chirurgici, ma per salvare gli addotti da alcune malattie, per migliorarne il corpo e la mente e per prepararli al grande giorno in cui la Terra entrerà nella Confederazione Stellare.

Uno degli aspetti più demenziali della terza opzione è rappresentato dalle nuove religioni, nate, guarda caso, sempre nel mondo anglosassone e soprattutto negli Stati Uniti, che descrivono gli alieni come salvatori dell'umanità.

Così Scientology negli USA e i Raeliani in Europa non si limitano a considerare gli alieni come creatori degli umani, ma soprattutto li ritengono dèi tecnologici e perciò superiori.

I Raeliani, che tra l’altro sono fondatori di Clonaid, una multinazionale tecnologicamente capace di effettuare i più efferati esperimenti biogenetici, hanno annunciato che cloneranno Hitler e che il futuro dell'umanità sta nella vita eterna ottenuta attraverso processi di clonazione.

 

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Tutto ciò perché Claude Vorillon, discusso personaggio francese, pilota automobilistico negli anni Sessanta e oggi chiamato Rael, avrebbe subìto un rapimento alieno in giovane età.

In quell'occasione gli alieni lo avrebbero eletto loro ambasciatore e gli avrebbero anche rivelato, tra l’altro, che loro sono i creatori della razza umana, che usano la clonazione per ottenere l'immortalità e tante altre cose decisamente simili a quelle descritte nelle testimonianze che gli addotti, in ipnosi regressiva, hanno rilasciato agli inquirenti di turno.

Dunque, l'ipotesi “tecnicista” della presenza aliena sulla Terra per Vorillon non è affatto priva di senso, perché avallata da decine di testimonianze, oltre che, ovviamente, dal suo personale racconto.

Accanto all'ipotesi “tecnicista” esiste quella “spiritualista”, tuttora sostenuta da molti famosi contattisti, per i quali l'abduction non sarebbe in realtà un rapimento vero e proprio, ma una specie di catarsi mentale, un momento in cui gli alieni parlano all'addotto e gli insegnano verità di tipo religioso, morale e scientifico.

L'idea che la mente faccia sì parte della nostra esistenza, ma rappresenti uno stato evoluto del corpo, con accesso a piani percettivi “superiori”, fa ritenere ad alcuni che un contatto con esseri totalmente differenti da noi dal punto di vista energetico possa avvenire soltanto tramite la percezione mentale.

Nascono così i Channeler o Canalizzatori di Entità che, da altre dimensioni, parlano e straparlano dei fatti loro e soprattutto dei fatti nostri.

Questo è un aspetto dell'ufologia che rende tale materia simile allo studio delle apparizioni mariane; quelle persone si sentono certe dell'esistenza di un dio tecnologico, rappresentato dall'alieno di turno.

Così come a una divinità, all'alieno vengono attribuiti gli atti della creazione e della distruzione; le profezie mistiche fanno la loro comparsa e, mentre chi dice di vedere la Madonna rivela che il mondo finirà con una catastrofe proveniente dal cielo, i Channeler ufologici raccontano di Nibiru, misterioso pianeta nascosto e abitato da alieni, del quale da tempo vagheggiano l'esistenza, che sfiorerà la Terra (o ci cadrà sopra) guarda caso negli stessi anni in cui, per i veggenti, avrà luogo la vendetta divina.

A ben vedere ci sono forti analogie di fondo e ciò, per me, significa che “dove c'è fumo, ci deve essere anche un po' d'arrosto”: forse non esiste una sola verità, bensì differenti tipi di interferenza aliena.

Data di Pubblicazione: 14 dicembre 2022

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