Come si crea un Sigillo? In che modo sigillare l'Intento? Scopri l'arte segreta dei sigilli e delle forme, leggendo l'anteprima del libro di Max Vetrano.
Creare Sigilli: Come sigillare l'Intento
Arte in Divenire
I cenni di storia appena visti dimostrano come nell’esoterismo ci sia sempre stata una particolare attenzione verso la creazione dei sigilli e quanto di magico ed intrigante possa celarsi dietro di essi.
Nel corso degli ultimi decenni inoltre sembra esserci un incremento dell'interesse verso questo argomento anche grazie ad una letteratura piuttosto ampia che va da Spare alla Chaos Magic e oltre.
Ovviamente tutte le idee, comprese quelle in questo testo sono spesso figlie dei tempi e sono soggette ad un naturale sviluppo che a volte comprende anche dei tentativi di ritornare alle origini.
Mi piace pensare che il sapere magico sia come una staffetta, ogni occultista prende il testimone da chi lo ha preceduto nel tentativo di conservare una tradizione, ma anche guardando alle esigenze del tempo presente e anche a quelle del tempo futuro.
Il processo di creazione
La creazione di un sigillo è sempre un procedimento intenzionale, voluto.
In primo luogo vorrei sfatare il mito che un sigillo possa essere creato accidentalmente: fare uno scarabocchio su un foglio non vuol dire creare un sigillo. Se così fosse, avendo l'abitudine di disegnare su ogni foglio bianco che trovo, credo che nella mia vita avrei creato centinaia di sigilli.
Le rune ne sono un esempio, hanno forme molto semplici (immaginiamo anche solo Isa-I o Gebu-X), ma ciò non vuol dire che se disegno una X o una I, io stia creando un sigillo. Quindi state tranquilli, non accadrà mai che inconsapevolmente invochiate Belzebù!
La chiave per la creazione di un sigillo efficace è, dunque, l’intenzione: una volta che sai cosa vuoi ottenere con il tuo sigillo, puoi iniziare a progettarlo e realizzarlo. Certo, ci sono altre cose essenziali, ma l'aspetto più importante è l’intenzione che metti nel processo di creazione.
Si tratta di dare forma a un'idea, di creare qualcosa che rappresenti un intento, un concetto, 0 anche un’emozione, in modo concreto. Questo è quello che rende speciale il sigillo: la sua capacità di rappresentare qualcosa di per sé intangibile in modo tangibile. La sua tangibilità è proprio il sigillo impresso fisicamente su qualcosa di materiale.
Da quanto detto si comprende che ogni sigillo è composto da due parti, una prettamente fisica, tangibile, ed una concettuale.
Quella fisica si divide, un po' come una moneta, in una parte anteriore e una posteriore: in quella anteriore andranno posti il nome e la raffigurazione grafica che rappresentano una specifica entità sigillo; nella parte posteriore si trovano i numeri personali e le tavole gematriche ad essa riferiti e che, come per la parte anteriore, saranno specifiche per ogni sigillo.
Non necessariamente, tuttavia, va creata la parte posteriore, questo dipende molto dalle conoscenze, dalle idee e dalle credenze dell’operatore: non tutti, ad esempio, si sentono affini alla Cabala e alla sua dottrina.
La parte concettuale invece è la progettazione del sigillo a partire per esempio da un intento, con tutti principi, le idee e i concetti che sono dietro alla sua creazione.
Entità Sigillo
Qualche rigo sopra, ho utilizzato il termine entità sigillo, ma che cos'è? Un'entità sigillo nella mia personale concezione è qualsiasi ente incorporeo generato nella creazione volontaria di un sigillo. È l’anima del sigillo.
Queste entità hanno delle similitudini con le forme-pensiero che sono una vibrazione irradiante che diventa per il momento una specie di essere vivente, del quale l'energia mentale sarà l’anima e la materia vivificata il corpo. La materia vivificata di una forma pensiero è quella che viene dal piano corrispondente verso cui il pensiero è diretto.
A differenza delle entità sigillo non tutte le forme pensiero sono intenzionali, inoltre l’entità sigillo è una particolare forma pensiero incarnata nella materia e nell'aspetto del sigillo.
Un sigillo quindi analogamente ad un essere umano ha un corpo fisico, un aspetto e un'anima. La materia di cui è fatto il sigillo è il suo corpo (carta, ecc.), l'aspetto è la forma grafica che assume il sigillo, la sua anima è l'entità sigillo.
L'entità sigillo come forma-pensiero complessa esiste in relazione alla rappresentazione grafica e fisica del sigillo stesso e non è possibile determinarla indipendentemente dal sigillo: semplicemente sono un tutt'uno.
La forma fisica sostiene quella concettuale e quella concettuale sostiene quella fisica: i sigilli sono forme-pensiero intenzionali incarnate. Questo rende i sigilli e le loro "anime", le entità sigillo, qualcosa di più permanente di una forma-pensiero.
Le forme pensiero infine sono alimentate da quegli stessi pensieri da cui sono state concepite. Sta dunque all’individuo continuare a sviluppare questi pensieri per far sì che tali forme-pensiero non svaniscano come il suono della voce a mano a mano che si allontana da chi l’ha emessa.
Trovo questo concetto di fondamentale importanza poiché se l’entità sigillo, creata dal mago in modo volontario tramite la tecnica di realizzazione dei sigilli, rappresenta, ad esempio, un nostro intento, vuol dire che siamo noi stessi a perpetuare la sua esistenza tramite il nostro stesso intento e pensiero, o anche attraverso l'inconscio.
Anche se l’entità sigillo e quindi il sigillo stesso, a differenza della forma pensiero, ha una sua autonomia.
Proprio parlando di intento, ad un primo gruppo di sigilli ho dato il nome di sigilli d'intento: essi sono prodotti da un intento magico, da un desiderio, ma anche da un incanto o da una formula magica. La tecnica generale di creazione di questi sigilli e analoga a quella che vedremo anche per altri gruppi.
Creare un Sigillo d'Intento
Come abbiamo già detto, la creazione di un sigillo è sempre un procedimento intenzionale, parte sempre dalla volontà del mago, da un bisogno o, con parole più vicine ad un linguaggio New-Age, da una richiesta che facciamo al Cosmo.
L'universo non interpreta, ma prende ciò che gli viene chiesto così come viene formulato. Fondamentale quindi è esprimere tale richiesta nel modo più semplice, chiaro e diretto possibile.
Formulazione della richiesta
Ciò che va elaborato deve essere scevro da ogni termine negativo, da ogni pensiero, idea ed immagine mentale che contenga e racchiuda in sé la “mancanza di qualcosa”. Sarebbe ancora meglio formulare delle frasi come se si fosse già ottenuto ciò che viene richiesto.
Prendendo ad esempio una richiesta molto materiale: io ho un lavoro che mi gratifica economicamente, oppure il partner mi ama e mi fa star bene.
La frase che esprime l’intento che soddisfa il mio bisogno non deve contenere l'elemento negativo che voglio allontanare (povertà, abbandono), dato che sarebbe percepito esattamente l'opposto, quindi, sono assolutamente da bandire frasi del tipo non voglio essere povero, non voglio che il mio partner mi abbandoni e via di seguito.
Anche frasi dubbie del tipo io desidero... o un semplice voglio... non vanno bene dato che il desiderare o il semplice volere non implicano necessariamente che ciò che viene desiderato o voluto sia poi reso concreto, realizzato.
Molto utile è trascrivere in due o tre modi differenti ciò che si vuole ottenere, far passare qualche giorno pet poi rileggerli e valutarli nuovamente decidendo così quale intento sia meglio espresso, strutturato, semplice e di facile comprensione e che venga incontro alla mia necessità nel migliore dei modi.
Personalmente, quando devo ottenere qualcosa, formulo la frase nel modo seguente io voglio, comando e ottengo... in questo modo parto dalla mia volontà (io voglio), passo dalla mia fermezza (io comando) fino a giungere alla realizzazione della richiesta (io ottengo).
Partendo da questo principio, potete formulare la frase come meglio credete purché, appunto, ne rendiate chiaro il senso.
Data di Pubblicazione: 21 giugno 2023