SELF-HELP E PSICOLOGIA   |   Tempo di Lettura: 9 min

Il cuore emozionale... in un’ottica scientifica

Scopri come sviluppare un cuore leggero

Scopri come sviluppare un cuore leggero e libero di amare e ricevere gioia leggendo l'anteprima del libro di Carmen Di Muro.

Il cuore emozionale

«La scienza del cuore non è ancora nata, ciascuno la inventa come vuole».
Eugenio Montale, poeta

Siamo fatti di sensi e c’è un senso per tutto. Con i primi cinque cogliamo la bellezza concreta del mondo. Ma ne esiste un sesto, quello dell’intuizione e della magia, una condizione interiore che ci riporta a contatto con la nostra vera natura. È da lì che la vita ci parla, ma il più delle volte non siamo abbastanza pazienti e tranquilli per prestare attenzione al richiamo della sua potente energia. Non di rado cerchiamo di respingere questo invito, ma quando lo assecondiamo si rivela sempre corretto.

Da sempre ci è stato detto di ascoltare i sussurri della voce interiore quando discerniamo le cose che contano e quando ci si presentano situazioni in cui occorre prendere decisioni significative nella vita. La mente è la dimora del nostro intelletto, ma è il cuore a essere la casa dei nostri sensi intuitivi: una fonte di guida molto influente, collegata a un sistema di orientamento con capacità superiori, essenziali per la creatività, per generare soluzioni adeguate e, soprattutto, per stabilire relazioni più profonde e attente con gli altri. Il cuore è un centro di radianza e afflusso spirituale che ci connette, battito dopo battito, all’impulso evolutivo della vita, facendoci divenire compartecipi e co-creatori del miracolo dell’esistenza e del nostro essere qui, passo dopo passo.

Sebbene la gran parte delle tradizioni culturali di tutto il pianeta abbia suggellato nei secoli il potere di questo straordinario organo, oggi a darne conferma è la scienza che ha dimostrato che il cuore è molto più di una semplice pompa che sostiene la vita. Esso infatti rappresenta un punto di accesso a una fonte di saggezza e intelligenza che possiamo invocare per vivere con maggiore benessere ed equilibrio. Ricerche pionieristiche nel campo della neurocardiologia hanno stabilito che il cuore è un organo sensoriale e un raffinato centro di codifica ed elaborazione di informazioni sottili con un sistema nervoso intrinseco complesso e auto-organizzato che mantiene un dialogo bidirezionale continuo tra i centri neurali e l’intero corpo. Questa complessa configurazione è detta “cervello del cuore” (Armour, 1991).

Ma ciò non è tutto: attuali evidenze hanno messo in luce il fatto che il “cuore fisico”, oltre ad avere ampie connessioni afferenti ai centri corticali, ha anche canali di comunicazione che operano nel dominio della frequenza, al di là dei limiti dello spazio-tempo, e che lo collegano con il “cuore energetico”. Quest’ultimo può informare virtualmente, momento per momento, i circuiti del sistema biologico, nonché la realtà in cui siamo inseriti. Tutto ciò è straordinario ed è il segno che siamo finalmente sull’orlo di una rivoluzione! Biofotoni e campi elettromagnetici non sono solo termini scientifici, ma sono una parte profonda di noi, del nostro corpo.

Da cuore a cuore

La natura biologica vive di segnali e informazioni che agiscono non localmente e sincronicamente da cellula a cellula, da molecola a molecola, da mente a mente, ma soprattutto da cuore a cuore. Le neuroscienze e la biofisica fanno luce nelle pieghe sottili dell’animo umano svelandoci l’interazione tra cognizioni, corpo, Dna e dinamiche di campo. E le emozioni ne divengono la pietra angolare, gli aspetti più elevati del nostro essere uomini e donne, il vero potere capace di mobilitare le possenti energie e i relativi segnali prodotti dal nostro organo cardiaco. Emozioni che parlano il linguaggio dell’anima: un codice frequenziale, ma al contempo materiale. Si tratta di fenomeni concreti che guidano il nostro agire e che, al contempo, si sedimentano nel corpo e nella memoria cellulare, traducendosi in ondate di agenti biochimici che determinano la nostra fisiologia nel bene e nel male.

Queste conoscenze sempre più sofisticate su come funzioniamo ci danno, quindi, la possibilità di comprendere pienamente come la nostra natura intima viva di relazioni e che la vera rivoluzione, e l’unica possibile, è quella interiore! Una rivoluzione che accade quando permettiamo al nostro cuore di incontrare e sentire profondamente l’altro e le frequenze della vita che scorrono in noi, generando una luce unica, un flusso coerente capace di riallinearci a quel “Campo di Informazione Integrale” che tutto sostiene.

Quando mente e cuore risuonano all’unisono, si risvegliano le capacità mentali, emozionali e spirituali superiori che spesso giacciono dormienti, capaci di rivelare il nostro pieno potenziale come individui al servizio del pianeta e del cambiamento. E se c’è una possibilità di trasformazione nel mondo è semplicemente quella di iniziare a riscoprire il proprio potere nascosto partendo dal tracciato energetico del nostro organo cardiaco. I veri individui di potere sono, infatti, quelli che scelgono la via del cuore, quella della creazione nel dar vita con fiducia al bene, non nella resistenza e nei timori, ma nell’amore. Un essere umano di potere non combatte per rendere il mondo a sua immagine e somiglianza. La persona di potere segue la luce che alberga nella profondità della propria anima, senza remore e si rimodella. Asseconda il suo cuore, elemento centrale all’origine della circolazione delle emozioni.

Molti dicono che il cuore non segue nessuna logica. Al contrario, come vedremo, passando in rassegna le maggiori ricerche scientifiche svolte in questo campo negli ultimi anni, esso è un muscolo intelligente capace di condurci in quel luogo segreto dove alberga realmente la felicità. Il cuore batte e si contrae al di là della nostra volontà e al di là di questa, accada quel che accada, è sempre l’ultimo ad arrendersi. Che questo testo divenga, allora, per tutti noi, anime curiose, il cammino pratico per ritrovare quel punto felice, la via del pieno benessere, sapendo che, qualunque sia la strada che ci conduce nel nostro viaggio, il cuore la trasforma.

Una gabbia intorno al cuore?

«Il cuore dell’uomo è un grande enigma che le persone più esperte del mondo non hanno ancora risolto».
Bonaventure d’Argonne, scrittore

Quanto pesa il nostro cuore? A tutti capita a volte di vivere con un cuore pesante, talmente pesante che ci si sente impotenti, schiacciati e scoraggiati. Succede quando lo nutriamo con emozioni, pensieri, convinzioni e atteggiamenti che ci sembrano lievi, facili, rapidamente efficaci, ma che in realtà ci lasciano tristi, confusi e induriti. Il cuore umano ospita sentimenti contrastanti, una sorta di illogica ambivalenza. E allora ci vuole qualcosa che ci indichi come sviluppare un cuore leggero e libero di amare e ricevere gioia!

Spesso scambiamo la leggerezza con la superficialità e per questo abbiamo l’illusione che la realtà possa mutare senza la nostra minima partecipazione. Questa concezione greve ci inganna. In verità, essere leggeri è vivere con realismo, con la volontà e la fiducia di poter migliorare e cambiare partendo da se stessi per costruire con serenità e consapevolezza una dimensione superiore di vita. Avere un cuore libero significa credere nella forza rigenerante dell’amore e nella possibilità di ricominciare, ancora e ancora.

Ritornare a sé, oltre i muri di dolore che ci siamo costruiti, oltre le gabbie che ci proteggono chiusi nel nostro piccolo spazio interiore, ovattando la nostra vera natura. Una natura divina, ma al contempo sensibile, che necessita invece di un ampio spazio per esprimersi: il mondo. Ma non sempre è semplice muoversi senza paura. Il nostro cuore si imprigiona quando pone condizioni per amare, accettare ed essere se stesso. E così vive bloccato in una prigione inodore e incolore, attendendo il realizzarsi di situazioni migliori, ma al contempo sentendosi sempre più solo. Infatti, tutto ciò che nasce da noi è a noi che ritorna e, non di rado, quando ciò accade, ci si sente stanchi e sfiduciati, poiché raggiungere ciò che di magico è celato nelle pieghe sottili del nostro essere è frutto di un lavoro reale che esige coraggio.

Tuttavia, la vita è fatta di piccoli momenti, pochi indispensabili istanti di audace intuizione colmi di possibilità, non di negazioni, che ci riportano sul cammino dei sogni, quelli che hanno i piedi per terra e le radici fisse nell’anima. Essi generano risultati che solo chi non ha mai avuto il coraggio di rischiare disprezza. C’è chi vive tutta la vita lasciando decantare le ferite inflitte dalle relazioni finite, dalle occasioni perse, dai desideri mancati. Questi fallimenti vengono abbandonati nelle profondità dei fondali del cuore come se fossero colpe e addirittura colpevole diventa chi sa raggiungerli.

Tutto può cambiare

«I drammi più commoventi e più strani non si svolgono nei teatri, ma nel cuore degli uomini».
Carl Gustav Jung, psicanalista

Eppure, non potremo essere mai davvero felici se tentiamo di diventare qualcosa di diverso da ciò che siamo e se rifiutiamo una parte di noi, rimanendo in una situazione di stasi e attesa perenne. Nessuna storia di un essere umano è una linea retta, a partire dal tracciato del proprio battito cardiaco, ma converge verso un centro, espresso o inconfessato, conosciuto o inconsapevole, una spirale di energia potentissima che s’innalza sulle note delle frequenze emotive che parlano di noi e del rapporto che intessiamo con il flusso della vita nelle sue infinite sfumature.

Il viaggio è proprio questo: la comprensione che nulla è dato e che tutto può cambiare in virtù dell’energia emanata dal nostro mondo interiore, che origina dalle pulsazioni del nostro organo cardiaco. Esse muovono e compenetrano la nostra esistenza, la quale viene modellata a immagine e somiglianza di noi stessi e di ciò che in ogni attimo scegliamo di sentire, sortendo effetti prodigiosi sull’intera fisiologia e su tutte le dimensioni della nostra vita.

Avvicinarsi, quindi, al cuore con un’ottica scientifica, passando in rassegna le più recenti scoperte delle neuroscienze dell’ultimo secolo, comprendere la sua essenzialità, le sue dinamiche, imparare a riconoscere i processi fisiologici e biofisici che lo sottendono, non ottenebrerà le meraviglie che lo caratterizzano. Anzi, ciò potrà condurci verso un cambio di prospettiva capace di offrirci conoscenza e strumenti concreti per demolire la gabbia di sofferenza e sensazioni poco piacevoli che nel tempo abbiamo costruito.

Data di Pubblicazione: 27 maggio 2021

Ti è piaciuto questo articolo? Rimani in contatto con noi!

Procedendo con l'invio dei dati:

Lascia un commento su questo articolo

Caricamento in Corso...