Cure naturali e nutrizionali
Capitolo 5
Cure naturali e nutrizionali
Alimentazione
"Come abbiamo visto, il beneficio sulle patologie osteoarticolari passa sicuramente dalla salute e dall’equilibrio dell’apparato digerente.
Le abitudini nutrizionali moderne costituiscono la causa principale dell’alterata permeabilità del tenue e sono anche responsabili delle numerose tossine e scorie alimentari che passano attraverso le “maglie allargate” intestinali per diffondersi nell’intero organismo.
Inoltre, quasi tutte le malattie croniche sono accompagnate da una flora intestinale alterata per cui è indispensabile fare di tutto per riequilibrarla.
La flora intestinale, come abbiamo visto, oltre che a causa di una cattiva alimentazione, si può alterare anche per il consumo di farmaci, per lo stress e per altre condizioni di varia natura. L’alimentazione deve, pertanto, avere alcuni requisiti per poter ricoprire un ruolo fondamentale sia nelle patologie reumatiche che nello stato di salute generale.
Questi requisiti sono rappresentati dalla capacità antinfiammatoria, antiossidante, alcalinizzante e riequilibrante nei confronti della flora intestinale.
Oltre a ciò, dobbiamo avere cura di eliminare tutte le sostanze dannose che introduciamo attraverso l’alimentazione.
Queste sostanze, nella nostra epoca e nel nostro mondo occidentale, sono molto numerose e diffuse.
Dobbiamo imparare a prediligere la qualità degli alimenti rispetto alla loro quantità o alle forme nelle quali ci vengono presentati."
Questa attenzione al cibo ci deve condurre a scegliere alimenti biologici, cioè privi di sostanze inquinanti, coltivati (se sono vegetali) in terreni completamente disinquinati e resi naturalmente fertili, senza uso, cioè, di fertilizzanti chimici.
Infatti, molte malattie croniche, tra le quali quelle reumatiche, risentono negativamente della presenza di tossine chimiche negli alimenti, che stimolano la produzione di una reazione immunitaria abnorme la quale permette la permanenza e l’amplificazione della malattia stessa. Oltre al fattore biologico organico, dovrebbe essere seguita anche la stagionalità dei cibi vegetali.
Infatti il nostro organismo è predisposto in modo da trarre i maggiori vantaggi dagli alimenti specialmente nelle loro stagioni di maturazione spontanea anziché in stagioni diverse e con maturazioni indotte chimicamente.
La natura non produce a caso i suoi frutti ma tutto è collegato in modo che le nostre funzioni biologiche possano trarre il massimo profitto da un cibo consumato in una determinata stagione. Le industrie alimentari ribatteranno sia che un alimento fa bene sempre (se è buono, diremmo noi) e, inoltre, che le sostanze inquinanti sono in forma e misura tale da non presentare particolari effetti tossici sull’organismo umano.
Purtroppo la storia è piena di sostanze chimiche considerate innocue che poi, con il tempo e le sperimentazioni successive (di fronte all’evidenza della loro tossicità), sono risultate molto nocive (dal famoso DDT, all’amianto, alla talidomide ecc.). Ma, oltre a queste evidenze, davanti agli occhi di tutti, ne esiste un’altra, normalmente misconosciuta e volutamente ignorata: l’interazione tra le varie tossine chimiche per la quale non sono mai stati fatti studi seri.
Infatti, ogni sostanza viene studiata singolarmente ma noi, nel nostro quotidiano, ingeriamo decine di composti tossici e della loro combinazione e interazione nessuno se ne è mai occupato, forse per paura di scoprire fatti molto più inquietanti per la salute umana della potenziale o reale tossicità del singolo elemento. Anche per quanto riguarda gli animali, la maggior parte degli allevamenti (bovini, suini, pollame ecc.) è caratterizzata da sovraffollamento in ambienti innaturali e dal largo consumo di farmaci chimici, i quali, passando nelle carni e nel latte, arrivano all’individuo, inquinandolo ulteriormente.
Oltre all’assenza di composti chimici che favoriscono le reazioni infiammatorie e autoimmunitarie del nostro organismo, dobbiamo segnalare un altro importante fattore utile per la salute del corpo e cioè l’integrità degli alimenti, soprattutto vegetali atti a non impoverirarla di quei micronutrienti indispensabili per l’equilibrio biochimico e immunitario del corpo umano. In un ambiente nel quale gli alimenti hanno perduto la gran parte delle loro capacità nutritive, consumare prodotti biologici e integrali rappresenta, sicuramente, un passo avanti verso la salute, la prevenzione e la cura delle malattie degenerative e autoimmuni.
Ogni alimento rappresenta un complesso biochimico integrato che raccoglie in sé migliaia di componenti nutrizionali ed extranutrizionali. Se l’alimento è stato raffinato, molto poche di tali sostanze si renderanno disponibili all’assorbimento.
Le tecnologie alimentari di raffinazione, cottura ad alte temperature e sterilizzazione privano l’alimento della maggior parte delle sostanze utili all’organismo rendendolo inerte e poco funzionale alle esigenze biologiche del corpo. Non solo, la componente amidacea, unica superstite della raffinazione dei cereali, contribuisce allo stato infiammatorio cronico e alla eccessiva produzione di muco che, a livello dell’apparato digerente, ostacola il corretto assorbimento e scambio a livello della mucosa.
Non c’è paragone tra un frutto fresco, ricco di vitamine, enzimi, oligoelementi e le stesse sostanze sintetizzate in laboratorio e aggiunte come integratore alimentare in una dieta povera. Il frutto, infatti, è una delicata sinergia di micronutrienti che possiedono la chiave giusta per entrare rapidamente nel metabolismo umano e svolgere le loro funzioni fisiologiche.
Continua a leggere il capitolo 5 del libro "Curare i Reumatismi con Metodi Naturali"
Data di Pubblicazione: 3 ottobre 2017