SELF-HELP E PSICOLOGIA   |   Tempo di Lettura: 10 min

Desiderio e Motivazione sono la Chiave della Vittoria

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Anteprima del libro "Nato per Vincere" di Zig Ziglar e Tom Ziglar

Voler vincere

HO SEMPRE DETTO che l’uomo è stato progettato per realizzarsi, programmato per il successo e dotato del seme della grandezza. Credo in questo quanto credo in Dio. Ciò che intendo dire quando faccio questa affermazione è che l’uomo ha l’opportunità di raggiungere la grandezza ed è programmato per riuscirci. Ogni persona ha doni unici e questi le conferiscono il potere e l’opportunità di compiere grandi cose, se apprende come usarli e orientarli nella giusta direzione. Ora dirai: “Zig, se è vero, perché non tutti raggiungono la grandezza?” In realtà, la risposta è facile. Non tutti vogliono essere grandi, e molti di quelli che lo vogliono non sono disposti ad adoperarsi per renderlo possibile!

Il famoso allenatore dei Green Bay Packers, Vince Lombardi, ha detto saggiamente: “Vincere non è tutto, ma voler vincere lo è. La semplice verità e che devi voler davvero fare qualcosa prima di avere la minima possibilità di farlo! Se non lo desideri abbastanza, ti garantisco che non sarai disposto a pianificare e prepararti per ottenerlo.

Gli psicologi ti spiegheranno nell’arco di un minuto di New York (che, per tua informazione, equivale a trentadue secondi) che tendi invariabilmente e inevitabilmente a procedere verso la sensazione più forte nella tua mente. Le sensazioni più vivaci nella tua mente sono le cose che vuoi fare. Ecco perché il desiderio è così potente e svolge un ruolo importante nella pianificazione. Se vuoi davvero fare qualcosa, si tratterà di qualcosa a cui pensi per la maggior parte del tempo. Quando pensi costantemente a qualcosa, ne parli sempre e ti vengono molte idee su come fare per realizzarlo. Quando hai molte idee riguardo a qualcosa, la pianificazione si semplifica e si fa più divertente. Inoltre, il desiderio ti predispone a diventare responsabile del tuo piano, e questo ti rende maggiormente propenso a creare il piano di cui hai bisogno per vincere.

Il desiderio è la madre della motivazione

Nel mio primo libro, Ci vediamo sulla cima, ho scritto. Il desiderio è l’ingrediente che trasforma l’acqua calda della mediocrità nel vapore di un successo straordinario”. Ciò significa che il desiderio è il catalizzatore che consente a una persona mediamente dotata di competere e avere la meglio rispetto ad altri soggetti caratterizzati da un maggiore talento naturale. Vedi, amico mio, essere un vincente è molto diverso dall'avere il potenziale per vincere. Tutti hanno il potenziale; è ciò che fai con quel potenziale che conta davvero. Nulla è più stimolante dell’esempio di una persona con un talento apparentemente mediocre che va contro ogni probabilità e diventa un campione grazie al duro lavoro, l’impegno e la perseveranza verso i propri obiettivi. Ovviamente, il talento naturale è importante, ma la differenza tra il primo e il resto della mischia la fa generalmente il desiderio.

Ho trascorso la mia vita a studiare, riflettere, insegnare, vivere e condividere la motivazione. Ho imparato perché alcune persone fanno meglio di altre. Infatti, ho scritto trenta libri sull’argomento che sono stati tradotti in quaranta lingue e dialetti diversi, e ho parlato davanti a milioni di persone. Negli anni il team Ziglar ha prodotto più di cinquanta programmi audio e centinaia di presentazioni audio personalizzate. Sono grato di avere potuto assistere alla trasformazione di così tante vite grazie a tutti questi metodi di comunicazione. Il cuore della mia filosofia sul successo e sulla motivazione si riassume nell’affermare che sei nato per vincere; ma per diventare il vincitore che sei destinato a essere, devi pianificare di vincere e prepararti a vincere prima di poterti aspettare di vincere. La vita non è un gioco alla pari, e per competere ti serve un mezzo per livellare le disparità. Nel vecchio West era la rivoltella, che permetteva anche a un ragazzino di abbattere un omone.

Anche il desiderio è un mezzo per livellare le disparità - e oggi è fortemente consigliato rispetto alla rivoltella! Il desiderio crea un vantaggio. Il desiderio produce l’energia che ti fa alzare dal letto quando non te la senti. Il desiderio ti dà la forza di correre gli ultimi cento metri di una maratona quando credi che anche un solo passo oltre sia impossibile! Il desiderio ti dà la volontà di fare le cose difficili che i tuoi concorrenti potrebbero non essere disposti a fare. Il desiderio è la madre della motivazione, perché è dove nasce la motivazione. Il desiderio ti farà tagliare il traguardo e ti consegnerà la vittoria!

A questo punto, potrebbero sorgerti due domande: come si crea il desiderio e cosa ha a che fare con la pianificazione per vincere? Dato che sono qui per aiutarti con gli scogli più duri, risponderò a questi due quesiti nel corso del capitolo.

Il desiderio nasce con la visione

Per cogliere il collegamento che esiste tra il desiderio e la pianificazione, bisogna capire come nasce il desiderio. Il desiderio nasce quando nella tua vita accade qualcosa che cambia improvvisamente il modo in cui vedi te stesso in relazione al futuro. Tutti affrontiamo dei momenti nella vita che rappresentano dei punti di svolta, incroci in cui succede qualcosa che può forgiare la direzione del nostro futuro. Alcuni di questi punti di svolta possono essere plateali e altri possono essere discreti. Voglio incoraggiarti a cercare questi punti di svolta e a individuare il tuo scopo e la tua passione mentre sei impegnato nel processo di pianificazione, preparazione e aspettativa della vittoria.

Ricordo vividamente l’esatto giorno in cui uno di questi punti di svolta si è presentato nella mia vita professionale. Provengo da una famiglia di dodici figli cresciuti da una donna rimasta vedova a Yazoo City, nel Mississippi, durante la Grande Depressione. Faticavamo e lavoravamo duramente per arrivare alla fine del mese e, pur non avendo mai avuto molti lussi, non ci è mai mancato nulla. Da ragazzo facevo dei lavoretti nel vicinato e a nove anni lavoravo in un negozio di alimentari in città. A quel punto della mia vita, mi vedevo come un ragazzino di una piccola comunità che sarebbe sempre vissuto a Yazoo City. Quel modo di pensare derivava dalla mia esperienza di crescita. Non avevo idea che esistessero altre possibilità per me. Ho considerato l’eventualità di possedere un mio negozio, una macelleria per l’esattezza, ma non mi ha mai esaltato veramente la cosa. Non ero entusiasta perché non era la mia visione: era solo un’idea che mi era stata presentata dal mio capo come una possibilità. Potresti dire che brancolavo nell’approssimazione, anziché definire con attenzione i dettagli. Stavo vagando senza direzione e nessun piano per vincere.

Quando sposai la mia bella Rossa, Jean Abernathy (che io chiamo “Sugar Baby”), ottenni un lavoro come venditore porta a porta di pentole. Nei primi due anni e mezzo ho venduto tantissimo: i nostri mobili, la nostra porcellana, l’argenteria, il cane... sto scherzando! Ma non c’era molto da scherzare sul fatto che avessimo dei problemi dal punto di vista finanziario e che navigassimo sempre in cattive acque. Una mattina fredda e nevosa andai a una riunione in cui il signor EC. Merrell, il direttore della divisione del Tennessee, si interessò a me. Il signor Merrell disse: Zig, hai le capacità per essere un grande”. Francamente, non avevo mai sentito parole simili. Per chi era cresciuto durante la Depressione, quello che contava era sopravvivere - non certo essere “grandi”. Ed ora ecco un uomo di cui avevo il massimo rispetto, un uomo che rappresentava il mio eroe, un uomo di integrità, che sottolineava di credere davvero che potessi essere il miglior venditore di pentole nel Paese. Ma aveva anche qualche critica costruttiva da farmi. Mi disse: Sai, Zig, ti osservo da due anni e mezzo e non ho mai visto un tale spreco”. (Adesso, amici, fate attenzione!) Un po’ sorpreso, chiesi cosa intendesse. Mi spiegò: “Hai molte capacità. Potresti essere un grande e forse anche diventare un campione nazionale”. Naturalmente ero lusingato, ma un po’ scettico, quindi chiesi cosa intendesse veramente. Mi assicurò: Zig, non nutro alcun dubbio sul fatto che se davvero iniziassi a lavorare a un programma organizzato e a credere in te stesso, potresti arrivare fino in cima”.

Le parole di Merrell mi fecero sperare che sarei potuto cambiare e mi fecero credere per la prima volta nella vita che forse avrei avuto da offrire più di quanto avessi mai immaginato. Guardandomi indietro, posso dire che le parole di Merrell mi hanno aiutato a prendere le decisioni che hanno cambiato la mia vita. Le sue parole continuavano a girarmi nella mente e mi esaltavano ogni minuto di più. Quel giorno, per la prima volta nella mia vita, improvvisamente ebbi la chiara visione di un futuro che volevo veramente, e notai anche che qualcos’altro stava lavorando dentro di me. Era il desiderio... cominciava a crescere il desiderio di farlo accadere! Merrell aveva piantato un seme nel momento in cui mi disse che avrei potuto essere grande in qualcosa e io gli credetti. La mia visione del futuro cominciò a cambiare immediatamente e io volevo quel nuovo futuro. Mentre il mio desiderio cresceva, cominciai a stare male e a stufarmi di stare male e di essere stufo. Volevo cambiare e, soprattutto, mi sentivo autorizzato a trasformare questa nuova visione in realtà. Ho agito immediatamente.

Leggendo questo libro potresti pensare: “Zig, io non ho un signor Merrell nella mia vita”. Sì che lo hai. Sono io il tuo signor Merrell. Credo sinceramente di aver provato le tue stesse sensazioni, di essere stato nei tuoi panni. Hai commesso qualche errore e forse non ti trovi dove vorresti essere, ma questo non ha niente a che fare con il tuo futuro. Continuerò a ripeterlo: puoi partire da dove sei con ciò che hai e arrivare dove vuoi.

Sì, sei letteralmente nato per vincere. Il mio obiettivo è darti una nuova speranza in questo gioco della vita e trasformare quella nuova speranza in una nuova brillante immagine per il tuo futuro. Voglio che tu sappia che quando ti prepari, puoi aspettarti il successo.

Sono trascorsi dei decenni da quando le parole di Merrell mi hanno regalato una nuova visione della mia vita e il forte desiderio di diventare ciò che lui diceva che sarei potuto essere. Guardandomi indietro, mi rendo conto che anche se abbiamo una visione e un forte desiderio di realizzarla, vederne il compimento non è sempre possibile. Possiamo vedere solo fino a dove siamo arrivati, perché la nostra esperienza ci limita. Ma ho anche imparato che dovremmo abbracciare la visione e alimentare il nostro desiderio. Mentre lavoriamo con risolutezza e perseguiamo la nostra passione, saremo in grado di vedere più lontano, e quando ci arriveremo saremo in grado di vedere ancora più avanti!

Nel mio caso, prima ho avuto la visione di diventare un campione nazionale delle vendite, e l'ho realizzata in pochi anni. Nel processo per la realizzazione di questo obiettivo, ho sviluppato un’altra visione ancora più potente. Volevo diventare un oratore. Anche con questa è andata piuttosto bene.

Questo testo è estratto dal libro "Nato per Vincere".

Data di Pubblicazione: 15 febbraio 2018

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