SELF-HELP E PSICOLOGIA   |   Tempo di Lettura: 9 min

Destino o Libero Arbitrio?

Destino o libero arbitrio?

Scopri un modo rivoluzionario di considerare te stesso e il tuo cammino di vita leggendo l'anteprima del libro di Andrea Zurlini.

Due visioni della vita

Assistendo a eventi che vanno al di là dei confini della scienza riconosciuta, risvegliamo la memoria di un potere che è sopravvissuto in noi per centinaia di generazioni.

Porsi le domande giuste è molto più importante che trovare risposte soddisfacenti. Una risposta, seppur profonda e vasta, è sempre qualcosa di limitato e chiuso. Sono contenuti psichici racchiusi all’interno di un contesto, non si muovono! Lo stesso non vale per la domanda. Una domanda continua nel tempo; le domande non hanno limiti, la domanda crea spazi sempre aperti. Le risposte le puoi contenere. Le domande stimolano la crescita di tutte le cose. Ed è quando non ci facciamo più le domande giuste che iniziamo a invecchiare. La mente si chiude e non svolge più la sua funzione di indagatrice del reale. Non assolvendo alla sua funzione, si sostituisce ad altri centri nel nostro corpo che sono preposti alla vita, alle decisioni importanti, al controllo della nostra esistenza e al mantenimento della nostra salute.

Anziché porre domande e aprirsi alle risposte dell’universo infinito, inizia a dirci «che cosa» dobbiamo fare e «chi» dobbiamo essere. Prende il controllo sulle nostre scelte, ci fa vivere una vita racchiusa dentro risposte confezionate, già date dalla società o dalla famiglia, ci conforma e ci omologa in un tutto omogeneo e stereotipato. Persino a cent’anni un uomo deve continuare a chiedersi qual è il senso della vita, lo scopo delle relazioni, il mistero dell’Anima e il miracolo dell’amore. Per questo siamo stati progettati. Siamo creature «alla ricerca di scopo e significato». Nessuno deve spegnere questo fuoco sempre acceso.

Abbiamo certamente bisogno di risposte che indirizzino e guidino la nostra vita. Ma non per sempre. Solo per un pezzetto del nostro cammino. Le risposte che troviamo nei libri o nei maestri spirituali ci aiutano e ci fanno crescere. Sono dei compagni di viaggio spirituali. Il nostro compito è soltanto quello di fare un pezzettino di strada mano nella mano con le risposte che abbiamo trovato. E poi prepararci a nuove domande che attrarranno nuovi compagni di viaggio. E questi ci condurranno ancora più avanti lungo il sentiero.

Quando una o più persone si fossilizzano su alcune risposte spirituali sul senso della vita e l’identità di Dio, bloccano il loro percorso. Si fermano nel loro cammino. Diventano quindi dei «fanatici». Tutti devono accettare quelle risposte universali. Se qualcuno si pone nuove domande e non accetta quelle risposte limitate, allora viene visto come un nemico e avversato per questo motivo. Questo è quello che ci ha insegnato la storia, in ogni tempo, con le religioni, gli Stati, i partiti politici e le rivoluzioni culturali.

Gli esseri umani si identificano in certe idee, in certe «risposte » sulla vita, e combattono persino per esse! Eppure nel corso dei millenni abbiamo visto nascere e tramontare religioni, culti, Stati, nazioni, idealismi politici ecc. Questo ci dimostra chiaramente che siamo esseri in evoluzione e che più progrediamo sia come singoli sia come umanità, più abbiamo bisogno di nuove risposte, adatte all’era che stiamo vivendo. È bene che il lettore lasci da parte tutte le risposte che già possiede sull’argomento che stiamo per affrontare. Ed è bene che si apra a nuove domande e nuovi stimoli che saranno forieri di rivelazioni innovative, utili e benefiche per la sua vita.

Le domande

Può essere considerato l’uomo il modellatore del suo destino? Il libero arbitrio concesso all’uomo gli permette di realizzare qualsiasi desiderio e obiettivo si ponga?

Ogni essere vivente si trova a seguire una strada preordinata, un cammino già tracciato e dunque un destino stabilito per lui già prima della nascita?

Tutto quello che viviamo e sperimentiamo nella nostra esistenza, tutto quello che accade nella nostra vita, che è impresso nella nostra memoria, che constatiamo nel nostro presente, è frutto del caso?

C’è un senso e un significato in tutto ciò che accade ed esiste? Vi è una Legge della Sincronicità all’opera?

Viviamo forse seguendo un copione preesistente? Come attori interpretiamo solamente ruoli di destini già scritti?

La nostra esistenza è autodeterminazione o predestinazione?

Alla ricerca di risposte

Adesso vorrei che il lettore, insieme a me, pensasse alla sua vita. Non a qualche evento in particolare, ma ai meccanismi che ha visto all’opera nell’infinita concatenazione di eventi. Non sono forse innumerevoli le volte in cui abbiamo avuto la percezione e la sensazione netta di stare vivendo qualcosa che era a noi destinato e altrettante volte ci è passata per la testa l’idea di essere in un caos e una confusione totale? Quante volte nella nostra vita abbiamo usato i termini «fortuna» e «sfortuna»?

Quante volte abbiamo avuto la netta sensazione di aver creato tutto noi? La nostra situazione di vita, il nostro lavoro, la famiglia, il nostro conto in banca… tutto determinato dalla nostra capacità di afferrare certe situazioni e respingerne altre. E quante altre volte ci siamo detti: «Se non avessi incontrato quella persona, che cosa sarebbe successo? Dove sarei oggi? E ancora: se non avessi fatto quella scelta, se non avessi preso quel treno, se non fossi salito su quell’aereo, se non avessi scelto quel giorno di incamminarmi su quella strada… come sarebbe la mia vita?».

Molte persone sono assolutamente certe che esista un ordine preciso nell’universo. E non è forse vero che anche noi, in momenti di forte lucidità, abbiamo quantomeno percepito l’esistenza di un equilibrio divino, di cui ogni singola Anima è partecipe, giocando un ruolo e occupando un posto specifico e contribuendo a generare l’armonia cosmica? Vi sarà sicuramente capitato di pronunciare le famose parole: «Era destino che dovesse succedere!».

Allo stesso tempo però (chi lo può negare) ci sono state occasioni in cui, affranti dal dolore, tristi a causa di certi avvenimenti o semplicemente molto confusi, abbiamo provato rabbia, abbiamo lottato contro la vita, contro gli eventi, contro gli altri, contro la famiglia, contro il partner, contro noi stessi o contro Dio, dissociandoci profondamente dal nostro vissuto. E abbiamo pensato fosse ingiusta e sbagliata la nostra condizione. Siamo andati a caccia di responsabili e li abbiamo più che puniti con i nostri giudizi, pensieri e parole. E abbiamo convenuto che, se nel mondo avvengono cose del genere, ciò indica soltanto che è la legge del caos a governare; la legge del più forte; la legge dove chi è debole subisce e dove è necessario lottare per raggiungere risultati consistenti. Il mondo della disarmonia e della competizione arrivistica. Un mondo dove nessuno regala niente a nessun altro.

Ebbene, tutte queste considerazioni sono lo specchio della nostra dualità, che entra in conflitto cercando di raggiungere un punto di equilibrio. È la coscienza che cerca la via di mezzo, e vuole quella comprensione che ci può liberare da queste due tendenze contrarie al nostro interno. Ed è una cosa del tutto naturale, fa parte di ognuno di noi.

Due diversi atteggiamenti

  • Una tendenza la chiameremo sincronica, perché vede in ogni avvenimento, in ogni vissuto e in ogni momento della nostra esistenza un traguardo da raggiungere, uno scopo, un senso profondo che unisce tutto. Secondo la Legge della Sincronicità, gli eventi della nostra esistenza sono correlati da un significato più grande. Noi seguiamo un cammino evolutivo che è fatto di tappe «necessarie» che dobbiamo vivere obbligatoriamente. Il caso non esiste, tutto ciò che ci accade è un messaggio per noi, al fine di far crescere la nostra consapevolezza. Tutto ciò che accade è inevitabile!
  • L’altra tendenza la chiameremo diacronica, poiché è quella in cui l’uomo determina il suo destino, quella del libero arbitrio, della volontà personale. Quest’ultima inevitabilmente metterà in dubbio il profondo significato di ogni avvenimento, poiché si fonda solo su variabili empiriche secondo le quali le conseguenze dell’agire non possono che portare in maniera meccanica a determinati risultati. Gli eventi non sono necessariamente connessi da significati profondi, sono solo conseguenze delle nostre azioni. Il caso esiste perché nell’infinita serie di circostanze quotidiane noi non possiamo controllare tutto. Una miriade di eventi accadono perché devono accadere. E talvolta sono anche del tutto casuali.

Prima parlavo del punto di equilibrio. Vi è un’armonia tra la tendenza sincronica della nostra vita e quella diacronica? Certamente. Questo libro parla proprio di ciò, e vuole insegnarti un modo rivoluzionario di considerare te stesso e il tuo cammino di vita. Pensare al tuo passato, presente e futuro in modo nuovo e straordinario. Quando comprendi il funzionamento delle Linee della vita, che è semplice come il volo di una colomba e complesso come un’equazione di meccanica quantistica applicata, e ne accetti il paradosso, allora hai trovato davvero una strada di realizzazione del tuo potenziale. E questo ti fa sentire estremamente libero.

Tu puoi scegliere il tuo destino. A me non piace il fatto che qualcun altro lo faccia al posto mio. Non mi piace essere semplicemente una marionetta. La vita non è passività e accettazione di un destino già scritto; oppure essere attori di un copione inalterabile. No, davvero, le cose non stanno così. Però non puoi scegliere qualsiasi destino. Tu non puoi ottenere tutte le cose. Non puoi avere tutto quello che vuoi. Anche se qualcuno ti ha persuaso che la forza di volontà può arrivare a tanto. Non crederci, perché non è vero, e ti risparmierai un bel po’ di delusioni.

La verità è esattamente al centro: hai facoltà di scelta perché l’universo ti ha donato il libero arbitrio, eppure non puoi realizzare tantissime cose perché la tua libera volontà non arriva a concretizzare quello che è estremamente «lontano» dal tuo percorso spirituale. Perché? Perché tu stai vivendo questa vita sulla terra per fare delle esperienze materiali che hanno una finalità spirituale. Comprendi?

Data di Pubblicazione: 17 maggio 2021

Ti è piaciuto questo articolo? Rimani in contatto con noi!

Procedendo con l'invio dei dati:

Lascia un commento su questo articolo

Caricamento in Corso...