SALUTE E BENESSERE   |   Tempo di Lettura: 5 min

Detox - Anteprima del libro di Cristopher Vasey

Stimolo l'intestino

Stimolo l'intestino

L'intestino è l'emuntore che evacua la maggior quantità di tossine dal corpo. Si tratta di particelle alimentari che l'organismo non ha assimilato o che non utilizza, tossine espulse dal fegato nella bile e tossine disassimilate dalle pareti intestinali.

Assieme, queste scorie formano le feci, che devono abbandonare rapidamente l'intestino. Il ristagno di feci è nocivo per tre motivi:

  • Una parte delle tossine viene riassimilata contemporaneamente alle sostanze nutritive (auto-intossicazione).
  • Le feci fermentano e imputridiscono, cosa che produce numerosi veleni.
  • Le scorie si depositano sulla parete del colon e vi si accumulano sotto forma di incrostazioni e di depositi, fino a formare in certe persone vari chili di materia.

Un intestino ben funzionante si vuota quotidianamente. Le feci sono leggermente umide e di consistenza molle. Hanno un odore tenue e non sono accompagnate da gas. Vengono espulse facilmente, non c'è bisogno di spingere.

La velocità del transito intestinale ha anch'essa la sua importanza. Gli alimenti devono essere eliminati attraverso le feci dalle 24 alle 36 ore dopo il loro consumo. Oltre le 48 ore le feci hanno la tendenza a fermentare o imputridire.

Misura la velocita del tuo transito intestinale

Durante un pasto consuma un'abbondante porzione di barbabietole rosse o di spinaci. Questi alimenti colorano le feci rispettivamente di rosso e di verde. Osserva le prossime feci; constaterai così dopo quanto tempo escono colorate.

Per determinare se il tuo intestino funziona bene o meno, rispondi alle seguenti domande barrando con una crocetta le caselle corrispondenti.

Cosa fare per favorire l'evacuazione intestinale?

Lo spostamento della materia organica nell'intestino avviene grazie alle contrazioni delle sue pareti. Queste ultime contengono dei muscoli a forma di anello. Contraendosi, riducono lo spazio disponibile alla materia, spingendola verso l'uscita. La ripetizione di queste contrazioni che percorrono l'intestino è ciò che chiamiamo peristalsi intestinale.

In molte persone i muscoli peristaltici sono deboli e mancano di tonicità. Il modo più semplice ed efficace per stimolarli a lavorare più attivamente è il ricorso a piante medicinali dalle proprietà lassative. Quelle in genere raccomandate sono malva, frangola, frassino e cassia...

Quale pianta?

Per questo programma di disintossicazione ti consiglio di utilizzare la frangola (Rhamnus frangula). Si tratta di una pianta dall'azione delicata ma sostenuta, in genere ben tollerata da tutti. La corteccia essiccata di questa pianta viene impiegata per fare infusi. Tuttavia, considerato il sapore amaro, ti consiglio di usarla sotto forma di tintura madre, un preparato alcolico.

Lascio a riposo il fegato

Durante questa prima settimana non ci occuperemo ancora del fegato. Il motivo è che il fegato secerne tossine nelTintestino. Se quest'ultimo funziona male, le tossine rimangono nel corpo e non vengono eliminate. Di conseguenza, prima di stimolare il fegato è innanzitutto preferibile ripristinare un corretto transito intestinale.

Bevo tanta acqua

L'acqua e i liquidi in generale rappresentano un importante fattore per la disintossicazione, perché costituiscono un supporto per il trasporto delle tossine.

L'attività cellulare produce inevitabilmente tossine, che vengono immesse nel siero extracellulare e nella linfa. Questi liquidi trasportano le scorie fino al sangue, il quale le conduce agli emuntori.

Gli organi escretori tuttavia non sono in grado di espellere i rifiuti così come sono. La concentrazione di sostanze irritanti e aggressive sarebbe troppa per le loro mucose, cosa che causerebbe lesioni. Per essere eliminate, le scorie vengono mescolate a del liquido, che diluisce il prodotto espulso e ne facilita il trasporto. Ciascun emuntore elimina le tossine diluendole nell'acqua: i reni nell'urina, la pelle nel sudore, il fegato nella bile. Nonostante il loro aspetto solido, le feci sono costituite per il 75% da acqua.

Per disintossicarsi è quindi indispensabile che il corpo disponga di parecchia acqua. Purtroppo, molti si trovano costantemente in uno stato di leggera disidratazione, perché non bevono abbastanza. Ne fai parte anche tu?

Quanto bevi quotidianamente?

Per stabilire la quantità di liquidi che bevi quotidianamente, calcola il volume di ciascuna bevanda che consumi nell'arco della giornata. Tre giorni di misurazioni sono sufficienti.

I bicchieri e le tazze che utilizziamo sono in genere sempre gli stessi. Se sul recipiente non è indicato il volume, lo si può determinare aiutandosi con un bicchiere graduato. Il volume delle bevande in bottiglia, lattina e brick è scrìtto sull'etichetta.

Certi liquidi possiedono un elevato potere idratante. Si tratta dell'acqua, degli infusi, dei centrifugati di frutta e di verdura.

Altri liquidi hanno un potere idratante basso, perché contengono troppe sostanze che richiedono esse stesse acqua per essere eliminate. Il corpo quindi non ne trae vantaggio. Si tratta del caffè, del tè, delle bevande al cioccolato, delle bibite gassate, del vino e della birra. Il loro volume va dimezzato, così da avere un quadro più vicino alla realtà. 

Questo testo è estratto dal libro "Detox".

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

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